L'ascolto attivo per evitare i conflitti

L'ascolto attivo per evitare i conflitti

Comunicare deriva dal latino communis, ovvero comune. Communicare indicava infatti l’azione di mettere in comune

Il Verbo Comunicare, ha assunto nel senso comune, il significato di trasmettere messaggi e parlare.

Se pensiamo alla comunicazione come a qualcosa da mettere in comune, dobbiamo allora considerare l'ascolto.

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L’ascolto è la vera premessa per mettere in comune opinioni o emozioni con l’altro, accettando che il nostro interlocutore possa avere idee diverse dalle nostre ma comunque meritevoli d’attenzione.

Per comunicare in modo efficace è fondamentale saper ascoltare in modo attivo e per farlo è importante mobilitare il 90% della corteccia cerebrale e parlare il 10% al massimo, immedesimandosi nell'altro, per apprendere meglio i sentimenti emersi durante la conversazione.

È inoltre essenziale, esprimersi in modo corretto e assertivo e utilizzare il linguaggio del corpo per mettere a proprio agio l’interlocutore che ci troviamo davanti.

L’ascolto può essere arricchito mediante domande aperte, sincera curiosità e con un atteggiamento non aggressivo.

Saper ascoltare in modo attivo significa:

  • smettere di parlare
  • immaginare il punto di vista delle altre persone
  • osservare e agire mostrando interesse
  • osservare il comportamento non verbale altrui
  • non interrompere e non giudicare
  •  parlare in termini affermativi
  • discutere la propria interpretazione del messaggio
  • negoziare un accordo sul significato di ciò che si sta ascoltando

Dedicare attenzione ai comportamenti che esprimono emozioni, atteggiamenti e intenzioni è essenziale per comprendere le parole di colui che ci sta parlando e per fornirgli una risposta adeguata sia in termini di comunicazione verbale che non verbale.

Non fermiamoci davanti alle sole parole ma analizziamo attentamente i comportamenti dell’interlocutore che veicolano emozioni, atteggiamenti, intenzioni. Prestiamo quindi attenzione al tono di voce, ai silenzi-assensi, alla gestualità, alla postura, allo sguardo e ad eventuali espressioni mimiche.

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Ma quali sono in concreto i vantaggi del buon ascolto?

1.      Maggiori opportunità di acquisire informazioni

2.      Possibilità di eseguire in modo ottimale l’evoluzione dei problemi e delle situazioni

3.      Migliore conoscenza delle persone e del modo in cui pensano

4.      Possibilità di scoprire il modo migliore di trattare le persone

5.      Aiuto nella soluzione e nella prevenzione di problemi e malintesi

6.      Maggiori occasioni di miglioramento delle nostre capacità

7.      Migliore qualità nelle decisioni

8.      Possibilità di conoscere punti di vista nuovi e originali

9.      Maggiori probabilità di essere ascoltati dagli altri

Una delle competenze comunicative più importanti relative all’ascolto consiste nel riconoscere ciò che il nostro interlocutore dice, anche se non siamo d’accordo con lui, prima ancora della nostra esperienza o di esprimere il nostro punto di vista.

Nell’imparare a coordinare meglio le nostre attività di vita con quelle degli altri, è bene evitare due diffusi ma terribili modelli di comunicazione:

1.      Difendere a tutti i costi la nostra causa come in un tribunale;

2.      Dibattere;

Uno strumento efficace dell’ascolto attivo è infatti la riformulazione. Il tempo necessario a risolvere un conflitto, infatti, si dimezza quando ciascuno negoziatore ripete, prima di rispondere, ciò che il suo interlocutore ha detto.

È importante ricordarsi sempre che l’ascolto attivo si fonda sui tre elementi fondamentali quali empatia, considerazione positiva e autenticità.

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