ASCOLTARE E SENTIRE: ECCO LA DIFFERENZA

ASCOLTARE E SENTIRE: ECCO LA DIFFERENZA

Sentire non è ascoltare.

Ti sei mai chiesto cosa vuol dire ascoltare davvero?

Sai che tra ascoltare e sentire c’è una bella differenza?

Per sentire basta semplicemente usare l’udito, per ascoltare è fondamentale comprendere fatti, opinioni, sentimenti altrui; è necessario mettersi nei panni dell’altro, capirne il punto di vista. Un buon ascoltatore, quindi, evita di interrompere e di arrivare a conclusioni affrettate, fa domande per conoscere meglio chi ha di fronte.

Una conversazione basata sull’ascolto attivo è simile ad una partita di tennis, in cui gli avversari si studiano a vicenda, per capire le rispettive mosse e colpire la palla al momento giusto.

Ascoltare significa percepire.

Ascolto è anche capacità di “riconoscere” i segnali intorno a sè: è essere recettivo all’ambiente che ti circonda in tutte le circostanze in cui è cruciale saperne cogliere le sfumature (negoziazioni di alto livello, selezione di collaboratori chiave, presentazioni aziendali).

Ascoltare è una forza magnetica, speciale, creativa

Essere ascoltati ci fa aprire ed espandere”

Karl Menninger

 ECCO 4 SUGGERIMENTI PER UN ASCOLTO EFFICACE:

 1) PREPARATI ALL’ ASCOLTO

Prima di iniziare una conversazione, elimina ogni fonte di distrazione intorno a te – cellulari, pc, documenti sulla scrivania – e dedicati completamente al tuo interlocutore. Concentrati sulle sue labbra e sui suoi occhi, come se fossi “incantato”. Questo atteggiamento rafforza l’autostima in chi sta parlando, lo tranquillizza, lo mette a proprio agio e contribuisce alla creazione di un rapporto di fiducia e rispetto.

2) FAI UNA PAUSA PRIMA DI PRENDERE LA PAROLA

Resta in silenzio per 5 secondi, prima di intervenire, quando il tuo interlocutore smette di parlare, potrebbe solo aver preso del tempo per rimettere in ordine le idee.

Facendo una pausa hai la possibilità di ascoltare ad un livello mentale più profondo il suo discorso. Le parole, come l’acqua che filtra nel terreno, col tempo penetrano nella mente più in profondità.

 3) MAI DARE PER SCONTATO DI AVER CAPITO

Quando una cosa ti è poco chiara, evita di passare a facili deduzioni, piuttosto chiedi spiegazioni. In questo modo ti assicuri di aver capito con estrema chiarezza ciò che il tuo interlocutore intendeva dire ed eviti discussioni successive e fraintendimenti.

 4) SINTETIZZA TUTTO CON LE TUE PAROLE

Di tanto in tanto prova a dire : “Vediamo se ho capito” e parafrasa ciò che il tuo interlocutore ha detto. In questo modo dimostri di essere stato attento e inviti l’altro a riflettere su opinioni e idee che magari non condividi, ma su cui non vuoi direttamente esprimere giudizi.

 I VANTAGGI DELL’ASCOLTARE ATTIVAMENTE, GLI AMBITI DI APPLICAZIONE:

 1) NELLE TRATTATIVE D’AFFARI.

“Chi domanda comanda”

L’ascolto è una potente arma di persuasione, se ti eserciti ad “utilizzarlo” con intelligenza! Se in una trattativa fai domande e ascolti attentamente le risposte, assumi inevitabilmente il controllo della conversazione.

Sondi” i bisogni, le intenzioni del tuo interlocutore e individui le leve per essere più persuasivo nei suoi confronti. Prenditi il tempo di capire cosa conta davvero per lui e poi presenta la tua proposta. Nessuno è più convincente di colui che sa ascoltare!

 2) CON I COLLABORATORI

Hai mai ascoltato a fondo il tuo team?

Un buon capo è colui che è recettivo verso il clima che si respira in azienda. E’ colui che sa leggere tra le righe, che sa cogliere i sussurri prima che diventano grida, che sa capire che cosa è in grado di soddisfare realmente i suoi collaboratori, rendendoli entusiasti del lavoro che svolgono. E’ proprio così che riesce a motivarli e a stimolarli a raggiungere gli obiettivi stabiliti, evitando disaccordi, malumori e incomprensioni.

 3) PER FARE CARRIERA

Presta attenzione ai discorsi del tuo capo o dei vertici dell’azienda, anche quando non ti riguardano direttamente: apprenderai importanti informazioni sui valori, sulle strategie giuste e sulle competenze per fare il “salto di qualità” nella tua professione.

Inoltre, sviluppa l’abitudine di ascoltare attentamente i tuoi colleghi per conoscere a fondo le loro caratteristiche e relazionarti con ciascuno nel modo più adatto: la flessibilità e la capacità di lavorare in team sono le caratteristiche più apprezzate in un dipendente.

Per ultima la cosa più importante :

Impariamo ad ascoltare noi stessi.

Spesso ignoriamo i segnali che ci vengono trasmessi dal nostro profondo, non li ascoltiamo.

Essi ci indicano la strada, ciò che è meglio per noi.

LISTEN !

Grazie Sirio per la sollecitazione! la mia esperienza...sempre con le mani tese per cercare l'equilibrio tra quello che è giusto e non...alla fine quando, con minor fatica, lascio che la braccia si riposino.. perdo anche l'equilibrio e cado...mi posso far male...ma ho mollato...un po' di leggerezza...serve ogni tanto...eppoi accadono connessioni per cui si trova altra soluzione...affidandosi alla Vita che è sempre perfetta nel guidarci nelle strade utili a noi. ancora grazie!

io sono riuscito a capire chi sono (cosa voglio), dopo che ho capito chi NON sono. ciao Sirio!

Carolina Celeghin

Responsabile Amministrativa Contabile e Bilancio.

2 anni

Ben detto Sirio Graziosi, introspezione e scelte accurate che rispecchino sempre il nostro "Io" affinché ci sia dato il modo di prendercene cura e non deluderlo con vie di fuga più facili ma forse meno adatte ai valori insiti in noi. Prima o poi finiremmo per pentirmcene.

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