L'Atalanta strapazza il Brescia: al Gewiss Stadium finisce 6-2. Le Rondinelle restano in partita per 25 minuti, poi la Dea dilaga.
Gasperini effettua ampie rotazioni rispetto all'undici anti-Juventus: Sportiello sostituisce Gollini tra i pali, mentre in difesa l'unico confermato è Djimsiti, con Sutalo e Caldara a completare il reparto. In mezzo al campo Tameze rileva Freuler, Gosens recupera dall'acciacco fisico e torna dal 1' sulla corsia sinistra. Cambia la batteria dei trequartisti, con Pasalic e Malinovskyi a supporto di Zapata (panchina per Gomez, out Ilicic e Muriel). Lopez deve fare i conti con l'assenza di Tonali - comunque in panchina -, al suo posto il classe 2000 Viviani. Nel consueto 4-3-1-2 Spalek agisce alle spalle della coppia Donnarumma-Torregrossa.
Gli Orobici trovano il vantaggio al primo affondo: Malinovskyi - in stato di grazia - imbuca per Pasalic che con il destro infila Andrenacci (2'). Il match sembra mettersi subito in discesa per i nerazzurri, ma al 4' il Brescia va vicinissimo al pareggio. Pasticcio di Caldara da ultimo uomo, Torregrossa ne approfitta ma Sportiello è prodigioso e ipnotizza l'attaccante. Agli uomini di Gasperini manca la solita intensità e le Rondinelle colpiscono: bella combinazione tra Donnarumma e il suo compagno di reparto, altro errore di un distratto Caldara che lancia in campo aperto Torregrossa, il cui diagonale batte Sportiello (8'). La squadra di Lopez non sfigura nei primi minuti di gara ma si scioglie al 25'. Comincia il monologo dei bergamaschi: uno-due tra Zapata e Gosens, l'esterno tedesco arriva sul fondo e serve un preciso assist per la conclusione vincente di De Roon. Il tris arriva al 28': Malinovskyi riceve palla nella trequarti avversaria, dribbla Viviani e con un micidiale sinistro trafigge Andrenacci. Due minuti più tardi la Dea dilaga con un colpo di testa in tuffo di Zapata su assist del solito Gosens. Prima dell'intervallo il numero 8 sfiora la manita in spaccata su invito dell'altro esterno orobico, Castagne.
Nella ripresa Gasperini non vuole ulteriori distrazioni e l'Atalanta parte subito forte, mettendo in difficoltà le Rondinelle a ogni affondo. Al 55' azione fotocopia del primo gol: Malinovskyi imbuca per Pasalic che, a tu per tu con il portiere, incrocia con il destro e infila Andrenacci. Al 58' il Brescia commette un grave errore in fase di impostazione, Tameze recupera il pallone e Pasalic realizza la sua prima tripletta in carriera. I bergamaschi - con tanti giovani in campo dopo l'ingresso di Colley, Bellanova e Piccoli - controllano l'ampio vantaggio, aspettando il triplice fischio dell'arbitro Manganiello. Ma c'è ancora il tempo di assistere a una marcatura: è l'83' quando Tameze sbaglia nella propria trequarti, il neo-entrato Tonali conquista la sfera e regala l'assist a Spalek che insacca da posizione defilata, rendendo meno pesante il passivo.
L'Atalanta prosegue la sua inarrestabile marcia (decimo successo nelle ultime undici gare di A) e raggiunge quota 70, superando momentaneamente Inter e Lazio al secondo posto. Discorso completamente diverso per il Brescia, che occupa la penultima posizione in classifica a -9 dal Genoa: la squadra di Lopez ha un piede e mezzo in B, ma la matematica non condanna ancora le Rondinelle.