L'e-commerce B2B cresce anche in Italia
Immagine © marinini / 123RF Archivio Fotografico

L'e-commerce B2B cresce anche in Italia

La ricerca dell’Osservatorio Fatturazione Elettronica & e-Commerce B2B della School of Management del Politecnico di Milano, diffusa nei giorni scorsi, restituisce una fotografia confortante dello stato dell'e-commerce B2B nel nostro Paese nel corso del 2016.

Vi sintetizzo i dati principali e concludo con una considerazione relativa agli strumenti di e-commerce per la sanità privata quali, ad esempio, il marketplace GtGprivatecare.it.

Alcuni numeri:

  • Utilizzo di strumenti digitali nelle transazioni tra le imprese: +19%
  • Valore totale: circa 310 miliardi di euro
  • 120mila imprese hanno adottato soluzioni di e-commerce B2B nel 2016: + 25% rispetto al 2015 ma +100% rispetto al quinquennio 2011-2016.
  • Oltre la metà delle grandi imprese e il 26% delle PMI utilizzano già strumenti di e-commerce B2B

Inoltre, sono quasi 250 i grandi portali di e-procurement, attivati soprattutto da grandi imprese per supportare principalmente i processi di selezione e qualifica dei fornitori e che, spesso, hanno fatto da volano alla digitalizzazione del ciclo dell’ordine. È, invece, ancora limitata l’adozione di soluzioni digitali collaborative.

Numeri, complessivamente, incoraggianti, dicevo. Però, si può fare meglio, considerato che, se guardiamo al totale delle transazioni B2B in Italia, il digitale rappresenta ancora appena il 14%

Il sistema economico italiano è composto da oltre 5 milioni di imprese, agglomerate per oltre il 25% in distretti industriali, di cui:

  • 4.500 grandi imprese
  • 250.000 PMI
  • 1,5 milioni di micro-imprese
  • 3,2 milioni le imprese individuali

Il fatturato di queste imprese deriva per il 75% da transazioni B2B e solo il 25% da transazioni B2C. La penetrazione del digitale nel comparto B2B è, quindi, fondamentale per la "trasformazione digitale" dell'intero sistema Paese, in cui, per ogni impresa, altre imprese rappresentano il principale cliente o il fornitore di riferimento.

La diffusione capillare degli strumenti digitali aumenterebbe la competitività delle nostre imprese sia in termini di efficienza -con notevoli risparmi di tempo e denaro- che di efficacia, ossia trasparenza, velocità di esecuzione e accesso a un bacino più ampio di fornitori e clienti.

E in ambito sanitario?

Si può quasi paradossalmente osservare come le Aziende Pubbliche (ASL, AO, Etc.) siano più orientate al commercio elettronico attraverso gli strumenti obbligatori, mentre le Strutture sanitarie private (Case di Cura, Case di Riposo, Centri diagnostici, Laboratori di analisi, etc.) stentino ancora ad avvalersi di tali strumenti.

In questo settore, GtGprivatecare.it è il primo esempio di marketplace totalmente dedicato, un punto d'incontro digitale tra le aziende fornitrici di prodotti e servizi e le strutture sanitarie private distribuite sul territorio nazionale.

Un’occasione per incrementare efficacia ed efficienza, sia per i Fornitori che per le Strutture Sanitarie Private.

Graziano Tassan Gurle

CEO at GTGsolutions | M&A | Consultant for Private Equity

7 anni

Ma secondo voi cosa si può fare per accelerare questo cambiamento?

Fabrizio Mariani

libero Professionista

7 anni

Non potrebbe e non dovrebbe essere diverso. Tante aziende, purtroppo, sono ancora troppo indietro. Speriamo si possano svegliare al più presto.

Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi

Altri articoli di Graziano Tassan Gurle

Altre pagine consultate