Le Commissioni Cultura Camera e Senato riprendono i provvedimenti "accantonati"per la pandemia

Dopo mesi occupati con provvedimenti strettamente legati all'emergenza pandemica Covid-19, le Commissioni Cultura della Camera e del Senato hanno ripreso l’esame di alcuni provvedimenti che sembravano essere stati accantonati.

In questi mesi, infatti, il Parlamento è stato impegnato con l'esame di provvedimenti che hanno riguardato principalmente la sicurezza dei luoghi di spettacolo come: riaperture, capienze e dispositivi di protezione.

  • Primo fra tutti il DDL Spettacolo approvato il 4 maggio in Commissione VII e XI al Senato. Ora si aspetta il voto dell’assemblea entro il 20 maggio per poi passare all’esame della Camera.
  • Il DDL Spettacolo prevede la riapertura della delega al Governo in materia di riordino delle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di spettacolo, la delega al Governo per il riordino e la revisione degli ammortizzatori e delle indennità e per l'introduzione di una indennità di discontinuità, quale indennità strutturale e permanente, quella per i contratti di lavoro nonché per l'equo compenso per i lavoratori autonomi, e, ancora, il riconoscimento della professione di agente dello spettacolo dal vivo, ma anche il rafforzamento e l'ampliamento delle funzioni dell'Osservatorio dello spettacolo e l'istituzione del Tavolo permanente del settore spettacolo.
  • Sempre al Senato in VII Commissione sono iniziate le audizioni relative al DDL imprese cinematografiche e audiovisive indipendenti che prevede a prima firma Verducci che prevede norme per il riconoscimento ed il sostegno delle imprese cinematografiche e audiovisive.
  • Il disegno di legge si propone di accogliere un’esigenza fortemente avvertita all’interno del settore del cinema e dell’audiovisivo che riguarda la definizione di produttore indipendente, nonché le altre definizioni che attengono direttamente alle questioni, alle tematiche e ai profili inerenti la promozione delle opere europee e italiane; definizione che, nel corso degli anni, non ha trovato piena soluzione e soddisfazione nel mondo del cinema e dell’audiovisivo.
  • Approvato in Commissione anche il Disegno di legge per la Dichiarazione di monumento nazionale del Teatro Regio di Parma. L’iniziativa di dichiarare con legge il Teatro Regio di Parma monumento nazionale nasce dalla considerazione dell’importanza del patrimonio custodito in esso, non solo sotto l’aspetto artistico, ma anche in termini di vissuto sociale, nel delicato momento che si sta attraversando; si intende affermare in tal modo l’importanza del teatro e delle arti che in esso si svolgono, valore messo particolarmente in luce dalla privazione della fruizione imposta a tutti dalla pandemia.
  • Alla Camera è in corso, invece, l’esame della proposta di legge a prima firma Nitti per la valorizzazione del melodramma italiano. La proposta di legge introduce una serie di disposizioni volte a valorizzare il melodramma italiano con iniziative di carattere celebrativo e promozionale.

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