Le esigenze delle organizzazioni sanitarie nella moderna Società dell’informazione

Le modifiche del tessuto sociale, le evoluzioni legislative e le aspettative della pubblica opinione in tutta Europa spingono le aziende sanitarie verso un crescente impegno per il miglioramento dei servizi assistenziali erogati ai cittadini. Nello stesso tempo emerge con forza l’esigenza di qualificare la spesa sanitaria, se non addirittura di contenerla, per i limiti imposti dalle politiche di bilancio.

Le strutture sanitarie sono quindi chiamate ad una vera e propria sfida: mentre devono integrare le strutture ospedaliere classiche con una nuova presenza sul territorio, devono anche imporsi un deciso cambiamento culturale, un aggiornamento delle logiche di governo adottando principi di gestione manageriale. Tutto ciò presuppone in primo luogo l’adeguamento degli strumenti organizzativi, di quelli operativi e di quelli informativi.

L’ambiente in cui oggi il vertice aziendale si trova ad operare è caratterizzato da alcune necessità emergenti nella gestione delle aziende sanitarie:

Le esigenze di razionalizzazione impongono una maggiore capacità di controllare i costi di gestione.

Il sistema di finanziamento e l’attuazione piena del federalismo fiscale e amministrativo rendono sempre più stringenti i controlli posti dalle autorità regionali e quindi l’esigenza di poter indirizzare la gestione verso crescenti livelli di efficienza potendone anche controllare i risultati. Le risorse sono limitate.

La qualità e l’appropriatezza delle prestazioni erogate deve essere misurabile.

L’attuazione del principio dell’appropriatezza per l’erogabilità di prestazioni finanziate dal Ssn e il sistema di accreditamento basato su indicatori di appropriatezza tecnica ed efficacia assistenziale impongono ai vertici aziendali strumenti di raccolta e di gestione delle informazioni sulla performance clinica fino ad oggi poco sviluppati.

Il paziente va posto al centro di tutti i processi.

Un’organizzazione efficiente è quella che orienta tutti i suoi sforzi a dare soddisfazione a tutti i bisogni assistenziali del paziente sia esso in ospedale o nel distretto o presso la sua abitazione. Porre al centro il paziente non è uno slogan ma significa essere in grado di realizzare un’organizzazione basata sui processi, un’organizzazione cioè che tende ad ottimizzare tutti i protocolli diagnostico-terapeutici e tutte le procedure amministrative, tecniche e alberghiere. La responsabilità organizzativa si deve realizzare quindi come intersezione tra responsabilità funzionale (specialistica) e responsabilità processuale che rende l’azione organizzativa tempestiva (riduzione della degenza media e delle attese), efficiente (riduzione dei costi) ed efficace (aumento dell’appropriatezza clinica). 

L’integrazione tra tutti i livelli di assistenza diviene un imperativo.

Tale sfida si realizza attraverso la gestione del continuum assistenziale soprattutto per le malattie croniche e multifattoriali la cui rilevanza è crescente proporzionalmente alla crescita dell’età media della popolazione. I sistemi di gestione operativa e di gestione dell’informazione vanno adattati a questo scopo. L’attuazione di logiche di disease management devono essere sostenute da adeguati strumenti di informazione integrata tra il distretto e i presidi ospedalieri.

Il sistema informativo aziendale rappresenta oggi lo strumento gestionale fondamentale nella realizzazione di questi obiettivi ed è per questo il cuore dell’azienda e lo strumento di integrazione primaria di tutti i processi aziendali.

 Bisogna calare nella realtà sanitaria, ovviamente adattandolo alle esigenze tipiche del settore, lo stesso approccio informatico orientato verso sistemi di tipo ERP (Enterprise Resource Planning) adottato dalle grandi imprese per rinnovare i propri sistemi informativi. La massima importanza acquistano la gestione razionale ed unitaria dei dati elementari e il controllo puntuale dei processi dell’organizzazione supportati dagli strumenti informatici.                                                                               

                                                                                                    Marco Tagliafico