Le parole del Papa che hanno coinvolto e abbracciato tutto il mondo

Le parole del Papa che hanno coinvolto e abbracciato tutto il mondo

Eppure quelle parole sono quelle che volevamo sentirci rivolgere ora, parole che abbiamo tanto atteso, cercato nei media, nelle informazioni, dalla bocca di ogni professionista.

Tutti nessuno escluso, oltre il pregiudizio, oltre il dover sempre trovare il lato oscuro delle cose.

Perché ora tutti "siamo nella stessa barca, tutti fragili e disorientati, allo stesso tempo importanti e necessari".

Da nord a sud, da est a ovest, riuniti grazie alle nuove tecnologie in quella piazza che abbraccia Roma e tutto il mondo.

Una scena alla Edward Hopper, nell'ora che volge al desio, nella quasi solitudine spezzata tra una parola e l'altra dallo scrosciare incessante della pioggia di fine marzo.

In mezzo, un uomo.

Non é importante quanto ognuno creda o non creda perché sappiamo che, intimamente, un pensiero di speranza si é palesato nel cuore di tutti noi, nell'arco di questi giorni.

Un pensiero per cambiare la situazione, per guarire un amico malato, per proteggere un padre o una madre che continua a recarsi nel posto di lavoro per promettere un futuro dignitoso ai figli, per essere grati di esserci ancora e resistere.

E non importa dunque se il nostro non é un credo riconosciuto e rinnovato o invece é pieno di dubbi o se é inesistente, in questo momento.

"Ci siamo resi conto che non possiamo andare avanti ognuno per conto suo ma tutti insieme".

Le parole sono il pane dell'Umanità e con le parole possiamo costruire e distruggere.

Le parole oggi hanno donato speranza a tutte le persone che hanno riconosciuto la loro fragilità, il loro voler essere "sempre sani in un mondo malato".

E' tempo dunque di riflettere ognuno della sua solitudine del proprio spazio vitale, una piazza "interiore" che abbraccia la vita, le persone, il bello che abbiamo donato e che abbiamo ricevuto.

E' tempo di "separare ciò che é necessario da ciò che non lo é", di liberarci del nostro egoismo, di concentrarci sul presente con una mano verso un futuro più fiducioso, più libero.

E' tempo, come ha detto oggi il Papa, di capire che "nessuno si salva da solo".

[I nottambuli, Edward Hopper, 1942]

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