L'energia dovrebbe essere giusta?

L'energia dovrebbe essere giusta?

Uno degli argomenti di cui si parla è la cosiddetta povertà energetica, ovvero il potere di acquisto delle famiglie legato alle bollette. Questo è derivato in particolari momenti storici, dal fatto che i paesi i quali non hanno molte risorse naturali per quanto riguarda l’energia generata da fonti fossili, sono in qualche modo dipendenti dalle importazioni.

In questa ottica le rinnovabili possono certamente fare la differenza, in quanto vento e sole non hanno proprietari, e sono ancora più importanti nei paesi che non hanno materie prime fossili. Ogni fonte energetica ha quello che in gergo tecnico si chiama L.C.O.E. (Levelized Cost of Energy), ovvero quanto è il costo complessivo del MWh che poi ovviamente viene dato alle utenze domestiche. Viene da se che più è alto l' LCOE di ogni singolo MWh e più sono alte le bollette ovviamente, ma cosa c'è dentro l' LCOE ?

Normalmente ci sono tutti i costi strutturali dell' elemento unitario che costituisce le nostre bollette quindi il MWh, quindi nell' LCOE abbiamo ammortamenti dovuti alla costruzione dell' impianto, costi di gestione, ma anche costi di approvvigionamento del combustibile o carburante per far funzionante l' impianto e generare energia. Come dicevamo prima vento e sole non hanno proprietari e quindi non siamo legati a qualcuno da cui dobbiamo approvvigionarci che definirà il costo del combustibile o carburante, quindi abbiamo un valore di LCOE molto più stabile nel tempo, rispetto all' energia prodotta da fonti fossili. Detta così sarebbe logica conclusione allora tendiamo ad avere sono fonti rinnovabili, le quali sono più stabili in termini di LCOE, ma non è così facile, in quanto un sistema elettrico nazionale ha bisogno di baseload che serve compensare l' intermittenza delle fonti rinnovabili, che al contrario delle fonti convenzionali sono più stabili come fornitura di energia (Baseload = Carico elettrico di base). Alla fine comunque quello che è importante per mantenere stabile un livello di prezzo del MWh, che lo ricordiamo è il mattoncino base delle nostre bollette; ovvero il prezzo delle nostre bollette è costituito da un ammontare di MWh (o kWh il suo sottomultiplo, se consumiamo poco in un bimestre) moltiplicato il prezzo di riferimento.

Ovviamente anche avere tante rinnovabili non è così semplice, predente ad esempio le isole e quelle di una certa dimensione, che sono non collegate alla terra ferma tramite cavi di esportazione di energia. Nel loro caso hanno un territorio limitato, ed in questi casi l' Offshore Wind è la loro unica soluzione, a patto che vi sia una risorsa vento sufficiente. Quello delle isole ovviamente era solo un esempio, ma fa capire che anche inserire nell' energy mix di un paese tante rinnovabili può essere complesso, in quanto si deve avere la risorsa, sole, vento, mareomotrice ecc. adeguata per far funzionare le rinnovabili stesse.

Oltre al costo del MWh e di conseguenza di quella che nelle nostre bollette viene chiamata "materia energia", vi sono quelli che sono chiamati oneri di sistema ovvero tutto quello che serve a far funzionare il sistema elettrico, che viene aggiunto al costo del MWh. Questi aspetti sono gestiti dall' ente regolatore e ogni paese regola questi aspetti in maniera differente, però contribuiscono profondamente al costo del MWh stesso.

Potremmo quindi concludere che per limitare o in qualche modo rendere stabili le bollette e per limitare la povertà energetica, le rinnovabili sono la chiave certamente, ma come in un buon Vodka-Martini, che James Bond diceva che va agitato non mescolato; le rinnovabili vanno compensate da baseload.



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