L’età del Cloud è adesso. Anche in Italia
L’età del Cloud è adesso. Lo confermano i numeri, le nuove abitudini, gli investimenti. Anche nel nostro Paese la crescita del settore marcia spedita. Cresce il valore del Public Cloud, e cresce anche la Cloud Enabling Infrastructure, cioè l’insieme di investimenti necessari a creare le condizioni abilitanti per l’utilizzo della nuvola. Il mix sembra buono.
Le rilevazioni dell’Osservatorio Cloud & ICT as a Service del Politecnico di Milano (contenute nel report IL MERCATO E I PERCORSI DI ADOZIONE NELLE IMPRESE E LE VARIABILI IN GIOCO) permettono di stimare un mercato complessivo che va ad attestarsi, nel 2016, a 1,77 miliardi di Euro, con una crescita anno su anno pari al 18%. Numeri di tutto rispetto.
In linea con gli altri
Se non per i valori assoluti, almeno per il trend di crescita il nostro Paese appare in linea con quello che gli analisti internazionali fotografano come un fenomeno globale sempre più pervasivo e inarrestabile a livello globale. Rispetto al solo Public Cloud, Gartner stima a livello mondiale una crescita per il 2016 di poco meno del 26% rispetto al precedente anno, per un valore complessivo di 64,7 miliardi di dollari. In un orizzonte temporale più ampio, IDC stima che il mercato Public Cloud è passato dai 70 miliardi di dollari del 2015 a più di 141 miliardi di dollari nel 2019, con un tasso di crescita composito del 19,4%1.
Segnali confortanti per il nostro Paese arrivano anche dal recente studio Global Cloud Computing Scorecard di BSA – The Software Alliance che, nell’evidenziare alcuni passi in avanti fatti dall’Italia nella creazione dei presupposti per lo sviluppo del Cloud, ci colloca all’ottavo posto a livello mondiale. Due posizioni più in alto rispetto al precedente studio. La strada intrapresa, dunque, sembra essere quella giusta. Anche se l’imperativo categorico rimane quello di non mollare di un centimetro.
Una combinazione vincente
La crescita combinata e bilanciata delle due componenti del Cloud rappresenta un segnale positivo: mentre il Public Cloud infatti offre da subito scalabilità di servizio e flessibilità permettendo di variabilizzare i costi e semplificare la gestione infrastrutturale e applicativa, la Cloud Enabling Infrastructure crea le premesse per un passaggio al Cloud integrato e connesso con le strategie di evoluzione del Sistema Informativo aziendale. Questo approccio può consentire lo sviluppo di Sistemi Informativi ibridi, in grado cioè di combinare all’interno di una visione organica i pregi dei servizi Cloud con quelli dei servizi on-premise.
Le nuove sfide
Va considerato, inoltre, che la crescita dirompente di trend quali i Big Data Analytics e l’Internet of Things proietta il Cloud verso nuove sfide, grazie alla sua capacità di rendere disponibili risorse di calcolo per raccogliere grandi quantità di dati e piattaforme collaborative per analizzare e interpretare gli stessi. (1/14 continua)
PER APPROFONDIRE
Percorso: Cloud Computing Strategy & Business Model (2016-2017)
Percorso: Big Data & Analitycs Strategy (2016-2017)