L'Etica della Comunicazione in una noce
“L’atto filosofico per eccellenza è la riflessione sull’agire. L’etica è la riflessione sull’agire che risulta essere l’agire proprio della filosofia” (Sergio Gessi).
Le statistiche ci raccontano che, solo in Italia, su oltre 60 milioni di persone più della metà sono attive sui social media alla ricerca di informazione, intrattenimento, conversazione e che ciascuna di esse trascorre, sempre in media, oltre 6 ore al giorno online.
Possiamo definire questo nuovo modo di intessere le relazioni sociali con il termine #AgireComunicativo, una pratica ormai quotidiana che, effettivamente, è in grado di condizionare i comportamenti individuali quanto le scelte collettive.
Nel pensiero di Jürgen Habermas (epistemologo tra i principali esponenti della Scuola di Francoforte) e di Karl Otto Apel (il filosofo del linguaggio), quando si parla di etica in riferimento alla comunicazione, non si intende però soltanto l’insieme delle norme particolari che regolano l’agire comunicativo, ma anche e soprattutto l’utilizzazione di queste stesse norme quali "criteri di validità per tutto il pensiero morale".
Ecco dunque che la ricerca di una #EticaDellaComunicazione diventa “presupposto alla sussistenza di una rete sociale costituita da cittadini liberi di determinare le proprie scelte - sulla base di documentate conoscenze - e responsabili dei propri atti”.
Insomma una risposta ai bisogni della società civile contemporanea, “consapevole di dover ricercare in se stessa soluzioni condivise a problemi comuni, nello spirito di una civile convivenza in quello spazio pubblico [digitale n.d.r] di confronto dove ciascun dialogante dovrebbe poter manifestare liberamente le proprie tesi, valutandone altresì responsabilmente le prevedibili implicazioni.”
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In realtà a ciascun codice della comunicazione corrisponde (da sempre) una qualche forma di codice etico, che necessità tuttavia della condivisione da parte di tutti gli attori dialoganti, poiché solo in questo caso i presupposti che regolano l’agire comunicativo assurgono al ruolo di criteri di validità universale.
In estrema sintesi, in una noce, comunicare significa “creare e salvaguardare uno spazio comune e di intesa tra tutti gli interlocutori” e non è affatto un caso se l’etimologia della parola derivi dai termini latini “cum” e “munus”: portare un dono...
Fonti e link per approfondire