L'evoluzione del settore agricolo dei prossimi anni - II

L'evoluzione del settore agricolo dei prossimi anni - II

Continua la mia ricerca sul settore agricolo, inerente a come esso si trasformerà, inevitabilmente, nei prossimi anni per poter far fronte alle sfide ambientali oltre che all'aumento della domanda.

Perché il settore dell'alimentare è così importante dal punto di vista ambientale? Facciamo un recap veloce

Nell'articolo precedente ho citato un po' di dati sull'impatto che il settore agricolo ha sull'ambiente; Il settore agricolo è responsabile del 33% delle emissioni totali di gas-serra, ma rappresenta uno dei settori che riceve meno finanziamenti per il clima (3%).

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Fonte: Ecosystems And Human Well-Being Report

Durante la COP27 dell'anno scorso, per la prima volta fu dedicata un'intera giornata al tema della sostenibilità alimentare, segnale forte e positivo anche se bisogna muoversi in fretta; il settore necessita dei cambiamenti, soprattutto in termini di produttività, che non può essere compensata con ulteriori riqualificazioni di vaste porzioni di terreno.

Inoltre i finanziamenti devono essere mirati per una transizione più sostenibile; se anche tutte le emissioni di tutti i settori (ex-alimentare) si fermassero immediatamente, con le sole legate al sistema di produzione alimentare non si riuscirebbero a rispettare gli accordi di Parigi.

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Fonte: Ecosystems And Human Well-Being Report

Il rischio concreto che andiamo incontro i prossimi anni è il non-stop delle deforestazioni per creare spazio aggiuntivo alle terre ad uso agricolo.

Secondo OurWorldInData, i principali responsabili delle deforestazioni tropicali sono l'allevamento bovino, la soia e l'olio di palma (60% del totale); 3/4 delle deforestazioni sono guidate da scopi di uso agricolo.

La soluzione non è di certo quella migliore nel lungo termine; per quanto nel breve termine possa anche compensare i target di produttività, nel lungo termine si va incontro solo ad una catastrofe certa.

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Fonte: OurWorldInData

La transizione verso un settore primario più sostenibile ed efficiente porterebbe benefici su moltissimi fronti oltre a quello ambientale.

Il tessuto economico e sociale ne guadagnerebbero altrettanto, con la creazione di nuovi posti di lavoro, una migliore produttività grazie al miglioramento della gestione delle risorse e l'impiego delle tecnologie intelligenti ma anche con la conservazione della biodiversità.

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Fonte: WRI

Passando al prossimo grafico, quando si parla di deforestazione spesso la si associa subito a Brasile e Foresta Amazzonica; In Brasile il settore agricolo rappresenta più del 5% e se consideriamo l'agroalimentare nel suo complesso arriviamo al 20% circa. Il settore primario rimane un settore chiave e cruciale soprattutto nelle economie emergenti, che sono più riluttanti nell'adozione di strategie sostenibili (di certo noi occidentali non siamo innocenti… anzi). Per una risposta efficace al problema, serve una risposta globale; l'impegno deve essere di tutti, anche perché ogni regione globale è in un qualche modo responsabile delle emissioni di gas serra.

Come si può contribuire ad una transizione verso una filiera agro-alimentare sostenibile?

  • Agricoltura di precisione

L'agricoltura di precisione è una delle risposte per far fronte all'aumento di domanda globale senza dover ricorrere a ulteriore consumo di terra.

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Fonte: Grandview

L'agricoltura di precisione migliorerebbe la produttività del settore grazie ad un utilizzo più preciso e intelligente delle risorse attraverso diverse tecnologie con anche IA integrata.

Il mercato dell'agricoltura di precisione è previsto crescere ad un tasso annuale di crescita composto (CAGR) del 12.5% fino al 2030.

  • Carni vegetali e coltivate in laboratorio

Come mostrai nel mio articolo precedente, il mondo della carne subirà dei cambiamenti importanti da qui a 20 anni;

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Fonte: Digital Food Lab

Vi ripropongo uno dei grafici che avevo inserito, in cui possiamo vedere le proiezioni sul mercato della carne.

Attualmente la carne tradizionale occupa circa il 90% dell'offerta totale globale, quota che si vedrà ridurre fino al 40% entro il 2040.

Il vantaggio di queste carni ''alternative'' sta nella quantità minore di risorse richieste per la loro produzione, oltre che ad un impatto ambientale ridotto di oltre il 90%.

  • Misure precise adottate dai governi del mondo

Non basta fare qualche summit di qua e di la per rendere il mondo un posto più sostenibile; e non basta nemmeno firmare un trattato di qua e di la se poi non lo si rispetta o non si danno indicazioni chiare su come agire.

Le transizioni non possono avvenire in un lasso di tempo breve; devono essere accompagnate e per tempo indicate. Il ruolo istituzionale non può venire meno negli atti regolatori, ma deve saper indicare una strada percorribile attraverso delle politiche ad hoc e non lasciare imprese e consumatori allo sbaraglio. Le catene di approvvigionamento aziendali sono altamente complesse e richiede tempo modificare la produzione e i suoi cicli.

Dunque gli obiettivi di sostenibilità non devono mettere in alcun modo in secondo piano la sicurezza, in questo caso, alimentare.

Conclusioni

Il sistema alimentare globale presenta molte problematiche di efficienza come abbiamo potuto denotare dai dati inseriti nei miei due articoli;

Il World Resources Institute ha avvertito che “Se gli attuali livelli di efficienza produttiva dovessero rimanere costanti fino al 2050, allora alimentare il pianeta significherebbe disboscare la maggior parte delle rimanenti foreste del mondo, spazzare via altre migliaia di specie e rilasciare emissioni di gas serra sufficienti a superare gli obiettivi di riscaldamento a 1,5°C e 2°C previsti dall’accordo di Parigi, anche se le emissioni di tutte le altre attività umane venissero completamente eliminate.” [1]

Il settore primario è essenziale per la vita umana ed è per questo che è ancora più necessario che la filiera alimentare diventi più sostenibile ed efficiente, in modo da sostenere la domanda globale e preservare il pianeta dalla crisi climatica.

Nel prossimo articolo, che sarà l'ultimo della ricerca, parlerò di come da investitori si può partecipare a questa transizione, anche se comprenderò all'interno non solo quello alimentare.


Referenze

[1] - Rizeetf insights, WRI

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