Limiti, Limitazioni e Scuse [N9]
I limiti vengono spesso visti come qualcosa di assolutamente negativo o come comode poltrone su cui adagiarsi.
In realtà molti dei limiti sono condizioni che ci permettono di creare contesti e delimitare aree astratte o fisiche. Proviamo a pensare alla nobile marcia (con il permesso di Ale Garozzo) cosa la distingue dalla corsa? I percorsi sono spesso gli stessi, le gambe sono sempre due e quindi? In mezzo c'è un limite, quello di non avere una fase aerea, quindi di avere sempre almeno un piede per terra.
Quante volte abbiamo sentito dire "è portato per" oppure "è un suo limite". Quante volte questo è condiviso con la persona? Il riconoscimento dei propri limiti ci permette di capire al meglio
Nel mondo del lavoro, soprattutto per chi ha compiti manageriali, è essenziale la capacità di discutere con i membri del proprio team dei limiti con accezione totalmente positiva. Forzare una persona a fare una certa attività che NON è predisposta, significa nuotare contro corrente. Certo può capitare, ma riuscire a permettere ad ognuno di esprimersi al meglio delle proprie possibilità, di non frustrarsi e di pianificare obiettivi ambiziosi è fondamentale.
Ci sono poi gli intestardimenti, che sono comunque importanti. Conosco persone che sognano di fare una maratona, coscienti dei propri limiti. Sanno che non la chiuderanno mai in due ore, ma tanto meno in tre, ma sognano quella medaglia come simbolo di un percorso: il riconoscimento del proprio limite permette di pianificare al meglio quell'avventura, in sicurezza.
Questo avviene anche per gli atleti più preparati: i vari test che vengono svolti sono sempre propedeutici alla rilevazione "oggettiva" del proprio limite, per pianificare gli allenamenti e i passi da tenere.
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Prima si parlava di manager e da quello vorrei parlare di ambiente. Come dice il grande Massimo Temporelli , molti dei fuckin' genius da lui magistralmente descritti lo sono diventati sicuramente per doti, cabarbietà, attitudine, passione e impegno ma è stato fondamentale il ruolo dell'ambiente (persone, fatti, cose) in cui sono cresciuti. Per cui - cari manager / responsabili - chiediamoci sempre: stiamo dando al nostro team tutto ciò di cui ha bisogno per abbattere i propri limiti?
Questa riflessione è nata da una discussione con la collega Glenda Menaldo (che ringrazio) e poi è diventata un post dal titolo "Limiti: Come Riconoscerli e Farseli Amici". Per non limitarmi ho pensato bene di condividerlo in altra forma anche a tutti voi amici della newsletter.
Invitandoti al commento ti lascio questa frase di Michael Jordan:
Never say never, because limits, like fears, are often just an illusion.
Consigli di lettura:
ps: altre riflessioni le puoi trovare nel mio libro Riflessi di Corsa, ancora disponibile su Amazon in formato cartaceo o ebook
Avvocata Civilista e Diritto Sportivo/ Coordinatrice commissione Donne e Sport AIAS/ Componente del direttivo regionale Lombardia AIAS/Componente del direttivo della Camera Civile di Brescia
2 anni👏🏻👏🏻👏🏻 molto interessante. Come sempre sai entrare in profondità
Sales Account & Digital Strategist | MOCA Interactive
2 anniI limiti sono sempre amici. Delimitano le aree in cui possiamo muoverci e costruire con fiducia in noi stessi, segnano il confine da oltrepassare per sfidarci e crescere. Se c’è un nemico è l’incapacità di riconoscerli e di comunicarli agli altri, in quel caso rischiamo di fare male a noi stessi e all’ecosistema in cui ci muoviamo. Ci vuole sicuramente consapevolezza e relazioni che ci permettano di essere sinceri. Grazie della riflessione Richi!
CEO DigiWeb & Events s.r.l. - Fondatore OpenAccess Italia
2 anniOgni volta che Ti leggo, ho la conferma che sei una bella persona. I tuoi spunti di riflessione aiutano a guardarsi dentro. E' stato un piacere conoscerti tanto tempo fa.
SEO Specialist e Docente @ WMR Group | Studio Cappello
2 anniBello, mi piace. Personalmente, mi piace vedere i miei limiti come traguardi da raggiungere. Mi impegno per farlo e, se non li raggiungo per qualsiasi motivo, sarò comunque cresciuto in qualche modo, anche imparando ad accettare che qualcosa potrebbe essere fuori dalla mia portata. Bravo Rick!