L’impatto della digital transformation sulla funzione Finance e i suoi ruoli

L’impatto della digital transformation sulla funzione Finance e i suoi ruoli

A differenza della maggior parte delle altre funzioni aziendali che hanno dovuto confrontarsi fin da subito con l’adozione di soluzioni innovative e con lo stravolgimento dei processi interni dettati dalle recenti evoluzioni tecnologiche, Finance è forse quella che finora ha subito meno scossoni.

E’ arrivato però il momento anche per i CFO e i Controller di affrontare il cambiamento. Per loro natura le attività di carattere amministrativo/contabile sono enormi serbatoi di efficienza potenziale. A volerle individuare quattro sono le tecnologie emergenti che avranno un impatto dirompente sulla funzione: blockchain, data analytics, cognitive computing, e RPA (Robotic Process Automation).

Blockchain

Blockchain, con la sua caratteristica di database distribuito, aperto, protetto e virtualmente immodificabile potrebbe ridisegnare in modo radicale le catene del valore che si estendono al di fuori dell’azienda verso clienti, fornitori e banche anche in termini di regole di pagamento o incasso, di limiti di fido, posizioni creditorie, scaduti, storicamente appannaggio esclusivo del CFO in qualità di garante.

Data Analytics

La potenzialità dei data analytics è il risultato della congiunzione “astrale” tra la sconfinata disponibilità di dati presenti oggi in azienda e la capacità resa disponibile dalle tecnologie emergenti di analizzarli, incrociarli, inferenziarli; questo abiliterà la produzione di reporting praticamente automatizzato e immediato, sostituendo le attività che nella maggior parte delle aziende sono ancora manuali.

Cognitive computing

Il cognitive computing (abilitato dal machine learning), quindi le macchine che imparano e prevedono, utilizzerà i dati per scandagliare i trend di mercato e per dare indicazioni di pianificazione e di accadimento di fenomeni in base a dei predittori identificati dall’analisi dei Big Data.

Robotic Process Automation

L’RPA (Robotic Process Automation) permetterà lo svolgimento tramite robot e automi di task semplici e ripetitivi con la velocità e la precisione tipici di un processo industriale. Pensiamo per esempio alle attività routinarie e di backoffice come il processo degli ordini di vendita, le registrazioni amministrative e le verifiche contabili, le riconciliazioni bancarie; sono solo alcuni dei processi che potrebbero essere affidati a questa tecnologia.

Alcuni dati e riflessioni

Per quanto riguarda la reportistica si è calcolato che oggi le direzioni finance impiegano il 48% del tempo per produrre dati e report con la inevitabile conseguenza che spesso manca il tempo per interpretarli ed utilizzarli opportunamente per fornire informazioni di valore al Top Management. Lasciando alle macchine la produzione di dati le persone potranno essere impegnate in attività a maggior valore aggiunto.

Quale sarà quindi il ruolo dei CFO, dei Controller e dei responsabili amministrativi in questo nuovo scenario? E quali le sfide che dovranno affrontare?

La trasformazione in corso ha e avrà sempre di più degli impatti di rottura, quindi è importante essere ben consapevoli di quello che potrebbe succedere. Ma a pensarci bene, lungi dall’essere l’Armageddon, quello che potrà succedere potrebbe essere, e deve essere, un’enorme opportunità per chi adesso ricopre tali ruoli.

La buona notizia è che le attività che non possono essere automatizzate, e che rimarranno appannaggio degli umani, sono quelle più a valore aggiunto di controllo, valutazione e di presa di decisione. A patto però di essere adeguatamente preparati a farlo.

Conclusioni

Il CFO potrà essere essere sempre più coinvolto nella gestione aziendale a fianco del CEO se sarà capace di portare valore con la sua capacità di mediare le informazioni finanziarie con una comprensione sempre più approfondita della strategia aziendale e del mercato di riferimento. Una sorta di augmented CFO che utilizza le informazioni messe a disposizione dalla tecnologia per guidare, insieme al top management, l’azienda in mercati sempre più turbolenti e imprevedibili.

Il CFO ha anche la grande opportunità di essere il vero promotore, lo sponsor, in azienda, della rivoluzione tecnologica; questo se sarà in grado di associare i costi (inevitabilmente necessari per gli investimenti tecnologici) con i relativi ricavi e, più in generale, con il valore derivante. Solo così potrà garantire al CIO quei fondi necessari all’aggiornamento tecnologico, fondi che il CEO difficilmente metterà a disposizione in assenza di un’evidenza inconfutabile del relativo ROI, di cui il CFO è assoluto garante.


Per non parlare poi della sfida di una corretta valorizzazione di tutti gli intangibile asset (proprietà intellettuale, risorse umane, brand) che ormai rappresentano oltre l’80% del valore di mercato dell’indice S&P 500.

DAVID AXSON, Managing Director di Accenture, ha detto: “Nella maggior parte delle aziende che analizziamo, il CFO sta diventando l’executive più importante dopo il CEO. L’efficacia dell’azione manageriale dipende da quanto il CEO e il CFO riescano a fare un buon lavoro di squadra”.

E questa trasformazione di ruolo potrà avvenire proprio grazie all’automatizzazione di attività di routine che lasceranno il tempo per un apporto cerebrale di valore, tipico della creatività umana.

Sia il CFO che il Controller hanno quindi l’opportunità di dismettere il ruolo tradizionale di contabile e assumere quello di business partner e vero e proprio advisor per il management di linea, condividendone l’impegno decisionale

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