Link La scienza delle reti - Einaudi
L’opera di evangelizzazione di Paolo di Tarso, l’oscuro attacco via e-mail di un pirata informatico, il dilagare di un’epidemia virale, l’altalena dei mercati azionari, la repentina diffusione di un blackout elettrico su ampie porzioni di territorio, la rete terroristica di Al Qaeda e molte altre cose ancora sono governate da leggi comuni che derivano dalla teoria delle reti. Dietro l’architettura visibile fatta di vertici e spigoli, hub e link, si nascondono ben precise strutture matematiche, il cui studio inizia con Eulero nella prima metà del Settecento, si sviluppa con i metodi della topologia e riceve un impulso straordinario verso la metà del XX secolo con i risultati ottenuti da Paul Erdös e Alfréd Rényi. Nella ricerca attuale le reti non sono piú oggetti statici, ma possono trasformarsi, crescere, disgregarsi, evolversi: l’analisi della loro dinamica è un settore di ricerca in rapido sviluppo, le cui potenzialità di applicazione sono ben lungi dall’essere esaurite. Con un linguaggio chiaro e accessibile, Albert-László Barabási, uno dei protagonisiti di questa «rivoluzione delle reti», ci guida attraverso i come e i perché della teoria, ricorrendo a una quantità di esempi illuminanti tratti dalle piú varie discipline. (Come si spiega il numero incredibilmente modesto di contatti sociali che sono necessari per mettere in comunicazione tra loro due individui qualunque sul pianeta? Perché talvolta accade che al termine di un concerto gli spettatori sincronizzino involontariamente i loro applausi?)
«La buona notizia è che, da qualche tempo, gli scienziati hanno imparato a disegnare il tracciato delle nostre interconnessioni. Le loro mappe gettano una luce nuova sull’ordito del nostro universo, offrendo sfide e sorprese fino a pochi anni fa inimmaginabili. Mappe dettagliatissime della rete Internet hanno svelato agli hacker la vulnerabilità del sistema; mappe dei rapporti finanziari e proprietari di diverse società hanno disegnato il profilo del potere e del denaro nella Silicon Valley; mappe delle interazioni fra le specie negli ecosistemi hanno aperto degli spiragli sull’impatto distruttivo dell’uomo sull’ambiente; mappe dei geni che lavorano insieme in una cellula hanno permesso nuove scoperte sui meccanismi del cancro. Ma la vera sorpresa è arrivata quando queste mappe sono state accostate l’una all’altra. Si è visto che, proprio come gli esseri umani che condividono scheletri pressoché indistinguibili, le diverse mappe seguono un’impronta comune. Una serie di recenti scoperte mozzafiato ci ha messi di fronte al fatto che alcune leggi naturali, di vasta portata e incredibilmente semplici, governano la struttura e l’evoluzione di tutte le reti complesse che ci circondano».