L’Intelligenza Artificiale ed i rischi per la privacy.

L’Intelligenza Artificiale ed i rischi per la privacy.

di Marco Maglio

Definire la privacy è semplice: è il diritto a essere lasciati soli. Significa avere la facoltà di scegliere di isolare noi stessi, o le informazioni su noi stessi, al fine di limitare l'influenza che gli altri possono avere sul nostro comportamento. La privacy è stata tradizionalmente riconosciuta come un prerequisito per l'esercizio dei diritti umani come la libertà di espressione, la libertà di associazione e la libertà di scelta.

Nell'era dell'informazione, la privacy si è evoluta: è diventata la capacità di controllare il modo in cui i nostri dati vengono archiviati, modificati e scambiati tra le diverse parti.

Con l'avvento delle tecniche avanzate di data mining la privacy è diventata un problema sociale. Chi utilizza queste tecniche è in grado di identificare, profilare e influenzare direttamente la vita delle persone senza il loro consenso. E con l'emergere di sistemi di intelligenza artificiale sempre più sofisticati, i rischi connessi alle intrusioni, all’accesso abusivo nelle vite altrui sono sempre più concreti.

Ciò che l'intelligenza artificiale rende semplice è la capacità di raccogliere, analizzare e combinare grandi quantità di dati provenienti da fonti diverse, aumentando così le capacità di raccolta di informazioni degli attori sociali che utilizzano questa tecnologia. Il potenziale impatto negativo dell'intelligenza artificiale sulla privacy è immenso.

Tre elementi hanno reso essenziale l’intelligenza artificiale nella raccolta di informazioni : velocità, scalarità e automazione.

La velocità con cui l’intelligenza artificiale elabora i calcoli è enormemente più alta di quello che gli esseri umani sono in grado di fare e può essere aumentata aggiungendo potenza all’ hardware.

E’ una questione di risorse, di soldi. L’intelligenza artificiale è scalare.

E poi l’intelligenza artificiale non richiede controlli, è automatica, funziona da sola.

L'intelligenza artificiale è anche in grado di utilizzare enormi masse di dati per l'analisi, ed è probabilmente l'unico strumento in grado di elaborare i big data in un ragionevole lasso di tempo. Queste caratteristiche dell'intelligenza artificiale consentono di influenzare la privacy in diversi modi:

1) Sfruttamento dei dati

Numerosi prodotti di consumo, dagli elettrodomestici intelligenti alle applicazioni informatiche usano dati personali tramite l'intelligenza artificiale.

2) Identificazione e tracciamento

L'intelligenza artificiale può essere utilizzata per identificare, monitorare e localizzare le persone su più dispositivi, sia che si trovino al lavoro, a casa o in un luogo pubblico.

3) Riconoscimento vocale e facciale

Il riconoscimento vocale e il riconoscimento facciale sono due metodi di identificazione che l'intelligenza artificiale rende immediata e inesorabile. Questi metodi hanno il potenziale di compromettere gravemente l'anonimato nella sfera pubblica.

4) Predizione

L'Intelligenza Artificiale può utilizzare sofisticati algoritmi di apprendimento automatico per dedurre o prevedere informazioni soggettive da dati oggetti. Ad esempio, gli schemi di battitura a tastiera di qualcuno possono essere utilizzati per dedurre gli stati emotivi come nervosismo, sicurezza, tristezza e ansia. Ancora più allarmante è il fatto che le opinioni politiche di una persona, l'identità etnica, l'orientamento sessuale e persino la salute generale possono anche essere determinati da dati quali registri delle attività, dati sulla posizione e parametri simili.

5) Profilazione

L'intelligenza artificiale può classificare, valutare e misurare le persone. Questo viene spesso fatto senza alcun consenso da parte delle persone che vengono categorizzate e spesso non hanno alcuna capacità di influenzare o contestare i risultati di queste attività.

I rischi sono evidenti almeno quanto i vantaggi che l’intelligenza artificiale porta con sé.

Le tecnologie digitali come l'intelligenza artificiale hanno apportato sostanziali contributi in molti settori della nostra vita. Ma l’altra faccia della medaglia è questa: le tecnologie possono essere usate contro di noi. Tuttavia, se riusciremo a comprendere correttamente queste tecnologie e il loro impatto sulla nostra vita quotidiana, acquisiremo i mezzi per difenderci dallo sfruttamento da parte di coloro che le usano con intenzioni negative.

Vincere questa sfida dipende da molti fattori.

Dipende dall'esistenza di centri di eccellenza (Come il Bair della Berkeley University) in cui giuristi, sociologi, filosofi, psicologi, matematici, fisici, architetti, ingegneri, medici siano messi in condizione di studiare insieme con una visione strategica tutte le questioni connesse all'Intelligenza Artificiale, sciogliendo i tanti nodi della matassa.

Dipende anche dall'esistenza di leggi semplici, efficaci, applicate e condivise da tutti.

Dipende dal modo con il quale usiamo queste tecnologie.

Alla fine tutto dipende da noi, come sempre. Per usare l'intelligenza artificiale, è questa la morale della storia, bisogna essere intelligenti.










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