L’odissea di un lavoratore maturo (over 40/50/60) alla ricerca di reinserimento lavorativo.

L’odissea di un lavoratore maturo (over 40/50/60) alla ricerca di reinserimento lavorativo.

 Hai più di 40 anni, hai molta esperienza lavorativa e magari copri anche posizioni apicali.  Un bel giorno il tuo datore di lavoro ti dà il ben servito e ti convince o costringe a trovare un altro lavoro o a metterti in proprio, magari facendoti vedere un po’ di soldi. Oppure chiude o riduce le dimensioni della azienda con mille motivazioni, oppure ancora decide di trasferire in altre località o all’estero le attività.

Così in breve tempo ti trovi così fuori dal mondo del lavoro, ma con molta fiducia e con molte speranze affronti il futuro pensando:” non sono vecchio ed ho acquisito una professionalità: non mi sarà difficile trovare un nuovo lavoro”.

 Poi, dopo qualche mese, ti accorgi che le cose non vanno proprio come pensavi: i risparmi cominciano ad assottigliarsi, cominci a fare piccole rinunce, non puoi più consentire alla tua famiglia di mantenere il tenore di vita di prima. Insomma le giornate diventano un calvario e tu ti innervosisci sempre più perché ti accorgi che il mercato del lavoro rifiuta i “lavoratori maturi” a favore dei giovani, che costano di meno, grazie agli incentivi all’assunzione, o sono più malleabili e plasmabili. In sostanza per te si allontanano le speranze di reinserirti nel mondo del lavoro.

 Cominci a girare presso amici, parenti  o ex colleghi alla ricerca di una sistemazione, ti affidi alle agenzie di lavoro interinale, o alle agenzie del lavoro, oppure cominci a guardarti intono sui portali, su internet, ma ti accorgi che spesso possono farti solo promesse, e che in realtà trovano anche loro molta difficoltà a collocarti per via dell’età.

Oppure arrivi ad accettare il lavoro offerto da quei “pirati commerciali” senza scrupoli che giocando sulla tua condizione disagiata e debole ti fanno balenare l’idea di risolvere i tuoi problemi con miracolose offerte di franchising o di network marketing. Ma anche qui, dopo un po’ ti accorgi che tu lavori per raggranellare qualcosa, ma in realtà i veri guadagni li fanno gli altri.

 Insomma le tenti tutte ma con molte difficoltà e senza molto successo e con una aggravante: essendo passato molto tempo ti accorgi di perdere a poco a poco quella professionalità che avevi acquisito e pian piano ti senti tagliato fuori.

 A questo punto, se non sei preso da sconforto o da depressione, senti il bisogno di confrontarti, di verificare se e quante persone sono nella tua condizione, di lavorare insieme a loro per far sentire la voce di “gruppo”, e non quella singola.

Senti il desiderio di far emergere e far conoscere a tutti, politici ed amministratori, questa drammatica condizione sociale, ma senti anche la necessità di impegnarti, insieme agli altri, di ricercare soluzioni lavorative pratiche, rapide, efficaci e stabili.

 Per rispondere a questa esigenza nasce l’Associazione LAVORO OVER40 ad opera di un gruppo di lavoratori che vivendo in prima persona la esclusione dal mondo del lavoro in età matura, hanno verificato la grande difficoltà a reinserirsi. Da qui la volontà di unire gli sforzi per predisporre strumenti di analisi del fenomeno, ricerca delle soluzioni e supporto formativo e psicologico, che possano rendere più rapido ed efficace il reinserimento nel mondo del lavoro.

Giuseppe Zaffarano

Presidente Associazione Lavoro Over 40

 

FRANCESCA SANNA

Orientatrice Career Coach

1 settimana

Eccomi! E quando, come me, decidi di rimetterti in gioco, investendo il tuo tempo e risparmi nel formarti e scegliere un'altra professione? C'è tutto l'entusiasmo che piano piano si affievolisce quando ti accorgi che nemmeno ricominciare daccapo, com nuovi titoli e nuove qualifiche basta...

gagliano maria

analista programmatore at Mediacon S.p.A.

1 settimana

Tutto così complicato ogni cosa 😨

Beatrice Lenci

Specialista aziendale presso Furgoniespressi

1 settimana

A me è successo a 46 anni.....oggi a 59 posso dire di aver attraversato l'inferno e ancora lo attraverso....non so come sono riuscita a sopravvivere, mentalmente e fisicamente, a tutto questo!

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