Luigi Tenco, il poeta ucciso da Sanremo

Luigi Tenco, il poeta ucciso da Sanremo

Il Festival di Sanremo fu teatro di una tragedia che ancora oggi smuove le coscienze e dà adito a sospetti e illazioni, poiché la dinamica della morte di Luigi Tenco, così come ci è stata raccontata, è talmente inverosimile e piena di elementi inequivocabilmente discordanti che chi avrà la voglia di arrivare alla fine di queste righe scoprirà come e perché il cantautore sia stato ucciso dal Sistema Sanremo contro ogni ragionevole dubbio.

Cos’è il Sistema Sanremo?

Signori e signore, buonasera. Diamo inizio alla seconda serata con una nota di mestizia per il triste evento che ha colpito un valoroso rappresentante del mondo della canzone… Anche questa sera per presentare le canzoni è con me Renata Mauro. Allora Renata, chi è il primo cantante di questa serata?”.

Se la cavò così la RAI, la sera dopo la scomparsa di Luigi Tenco, con questa frase di apertura di Mike Bongiorno, fredda, distaccata e sbrigativa.

Il Festival, per fortuna, andava avanti, con buona pace di chi non c’era più.

La gente aveva voglia di voltare pagina, di dimenticare in fretta quanto accaduto, di non parlarne mai più; lo desiderava la gente, lo voleva l’organizzazione della RAI o, piuttosto, lo pretendeva l’intero sistema sommerso che intorno al Festival guadagnava?

Per comprendere cosa sia questo sistema, bisogna fare una breve introduzione.

A metà degli anni sessanta, il Festival di Sanremo era diventato la manifestazione più importante che si tenesse in Italia; intorno al festival non ruotava solo il potere finanziario delle major della discografia, con i loro indotti, né si esauriva con ...(continua qui).

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