L'unica lezione di meditazione che ti può dare un buffo personaggio innamorato degli States
A 16 anni stavo valutando l'ipotesi di farmi prete, ma non amavo la politica della chiesa cattolica.
Per meglio dirla, a 16 anni ero in crisi esistenziale, e cercavo risposte che non trovavo da nessuna parte.
Essendo cresciuto in una comunità cattolica, e anche molto bigotta, l'unico punto di riferimento era la parrocchia.
Così è iniziata la mia ricerca spirituale.
Mi son letto di tutto e di più.
Dallo sciamanesimo allo scintoismo.
Dallo zen all'induismo.
Dal protestantesimo al buddhismo.
E mi son fermato a Siddhartha Sakyamuni.
Il buddhismo mi ha prima affascinato, poi mi ha fatto capire che era questo: il più complesso sistema di studio della mente mai realizzato dall'uomo.
Non è una religione, ma è compatibile con tutte.
Non ha dogmi, ma ti invita a sperimentare personalmente.
È una filosofia etica.
Terminate le superiori ho deciso di fare psicologia, anche grazie alla dottrina buddhista.
Nel 2011 avevo reclutato un amico per un'idea balzana. Ci son voluti 2 minuti per convincerlo a farsi 10 giorni di corvè all'istituto Lama Tzong Kapa di Pomaia (monastero buddista).
Nel 2012, mentre ero in Florida, frequentavo un gruppo di simpatici anziani amanti della meditazione Zen. Erano incuriositi dal buffo italiano, e io dalla loro pratica.
Nel 2013, quando mi sono trasferito a vivere in Sardegna, mi son sbizzarrito, ma è un'altra storia.
Veniamo a noi.
Ti ho scritto che ho un'unica lezione da condividere, basata sull’esperienza personale.
Nonostante abbia mollato e ripreso più volte la pratica meditativa, non sono stato il più ligio dei baby Buddha, lo ammetto, ma ho notato una differenza fra quando ero IN e quando ero OUT, e te la dico fra un attimo.
Non è certo una questione di pace interiore, è piuttosto una questione di concentrazione.
E la concentrazione è figlia del livello di consapevolezza personale.
Alla mattina, mentre faccio le mie attività prima del lavoro, mi ascolto delle video interviste di imprenditori famosi, e molti di questi hanno una cosa in comune.
Allenamento mentale.
Detto in altri termini, meditazione.
Bene, cos'è quindi la meditazione?
Perché la trovano così utile?
Controllo del pensiero.
Detto con le parole di uno di questi:
o impari a controllare i tuoi pensieri
o i tuoi pensieri controllano te (e ti portano a spasso dove vogliono loro).
Hai presente quando apri Facebook per vedere qualcosa di specifico e dopo 15 minuti ti accorgi che stai cazzaggiando e non ti ricordi nemmeno il tuo intento iniziale.
I pensieri ti hanno portato a spasso.
O tu controlli loro, o loro controllano te.
Come fare per allenare la mente?
L'unica lezione, la più facile e difficile, è meditare sul respiro.
Sì,il respiro.
Decidi il tempo (per esempio 20minuti).
Decidi quando (la mattina appena sveglio per esempio).
Trova una posizione comoda (dritta e dignitosa, ma non rigida).
Chiudi gli occhi (e poni la tua attenzione al respiro).
I tuoi pensieri ti prenderanno in ostaggio.
È inevitabile, funziona così la nostra mente.
Non puoi evitarlo, ma il gioco non è questo.
L’obiettivo è accorgertene e tornare a portare la tua attenzione al respiro.
È come un flipper impazzito.
Devi spedire la pallina dove vuoi tu.
Devi riportare l'attenzione dove tu vuoi.
Questo è tutto.
Sarà facile? No
Sarà utile? Sembrerà di no, all'inizio.
Ma col tempo noterai il cambiamento.
Come spendiamo ore e soldi ad allenare il nostro fisico, è altrettanto saggio allenare la nostra mente.
E non lo pensano solo i monaci, ma anche i più famosi imprenditori miliardarii americani.
Forse non ti garantirà di diventare ricco sfondato, ma di certo sarai più presente a te stesso.
Più consapevole.
Più concentrato.
Più efficiente.
E te lo dice uno che, nonostante tanti anni di tira e molla, non si sente ancora abbastanza consapevole, concentrato ed efficiente.
E anche se non mi sento tale non mollo e vado avanti, implacabile a testa bassa.
È come avanzare lentamente, un centimetro alla volta, e sono convinto che questo mi stia aiutando sia nella vita che nel lavoro.
Sono certo che aumentare il livello di consapevolezza sia la chiave del successo.
E decidi tu che significato dare alla parola successo.
Never give up