MADE IN ITALY. MADE IN HOME.
Ieri rientrando a tarda sera a casa ho notato il fioraio sotto casa mia che ritirava le piante all'interno per prodigarsi alla chiusura del suo locale, e li mi sono fermata riflettere, soprattutto perchè pochi metri più avanti ho trovato il parrucchiere che tirava giù la saracinesca, l'estetista che faceva altrettanto ed allora camminando nel buio della sera mi son diretta verso casa pensando un po'.
La globalizzazione ci ha portato tanti benefici, ma anche tanti punti negativi, che purtroppo abbiamo fatto nostri non cercando di accentuare quelli positivi. Secondo me la globalizzazione ci ha dato la possibilità di viaggiare più facilmente, ma soprattutto decidere con più possibilità dove poter vivere un anno o due, o per tutta la vita, si ha avuto la possibilità di prendere più contatto con altre culture, religioni, ma soprattutto lingue ed è più facile impararne delle nuove, se si vuole, ovviamente.
Sicuramente tutta questa globalizzazione però ha ammazzato il duro lavoro, ma soprattutto il vero. I piccoli commercianti, che secondo me, rendevano grande il nostro paese si ritrovano a lottare ogni giorno con le spese, i debiti, ma soprattutto a sperare di poter tirare fino almeno al giorno successivo; ci siamo dimenticati delle cose belle e del rapporto umano.
Ci siamo dimenticati quanto è bello regalare un fiore e vedere la felicità e l'amore negli occhi di qualcuno, perchè ormai si gioca a regalarsi la cosa più costosa di qualche marchio altrimenti non va bene; ci siamo dimenticati di quanto sia meraviglioso entrare dal panificio e sentire il profumo del pane che ti attraversa e ti rimane addosso; ci siamo dimenticati di quanto sia gratificante e ci faccia sentire a casa passare davanti al fruttivendolo che ti ferma dicendoti: "Ho delle arance buonissime, devi provarle"; ci siamo dimenticati di quanto sia bello entrare in un negozio e sentire il valore che ti da una commessa perchè vuole davvero aiutarti e non solo spillarti qualche euro per chiudere senza la zero sul foglio; ci siamo dimenticati davvero di troppe cose, ma soprattutto non ci abbiamo più fatto caso, ma questi rapporti erano umani, creavano fiducia, ma soprattutto felicità alle persone.
Ormai oggi si pensa a comprarsi la cosa più costosa di qualche marchio e fotografarlo per far vedere che si è di più di qualcun'altro, che assoluta tristezza. Studiando sartoria mi sono resa conto di quanti soldi si buttano via per comperare un capo firmato e quanto si paghi solo la firma e mai il valore del capo. E' davvero triste. Più passano gli anni più mi rendo conto che bisogna tornare ad aiutare il piccolo commerciante, perchè è colui che da vita al paese e non la grande distribuzione che si trova ovunque; pensiamo a quando per avere un capo Chanel bisognava volare per forza a Parigi perchè non si trovava da nessuna altra parte, una figata pazzesca, ma soprattutto questo dava valore al lavoro delle persone, che oggi vengono sfruttate e pagate una miseria.
Anche io compro su Amazon, o comunque mi è capitato, sicuramente non mi affido sempre a questa piattaforma online, perchè mi piace entrare in un negozio e toccare con mano quello che dovrò comprare. Io sono per la vita vera, l'e-commerce si traduce in comodità, ma è sempre soddisfazione? NO! Serve per ottimizzare i tempi, per poter paragonare più prezzi in un minor tempo, che dover camminare da un negozio ad un altro, ma non sempre la merce che acquistiamo su internet, una volta concretizzata ci soddisfa al 100%.
Io creo abiti, e soprattutto molte volte mi ritrovo a dover spiegare perchè un mio capo costa più di quello che una persona si aspetta; innanzitutto il mio tempo è denaro, ma soprattutto un capo su misura non è assolutamente paragonabile ad un capo acquistato in un qualsiasi marchio o negozio, il capo su misura è TOTALMENTE personalizzabile e non solo nel complesso finale visivo a tutti, ma anche nelle rifiniture, quindi questo rende un capo unico nel suo genere, ed a seconda di ogni rifinitura il prezzo può aumentare o diminuire.
Ho scritto tutto questo perchè mi piacerebbe sensibilizzare altre persone a comprendere che acquistare anche dal piccolo commerciante è bello, anzi più bello, ma soprattutto non si perderebbero tante capacità che ogni paese può offrire e con il tempo andiamo sempre più dimenticando.
Io sono per la qualità, non per la quantità.
Bentornata e grazie della nostalgica pagina. Condivido quanto hai scritti e rifletto spesso sui concetti espressi da te. Sto maturando un'idea assimilabile alla tua e mi piacerebbe confrontarmi per capire se è realizzabile. Buono studio e lavoro...