Mangiamo fuori oggi?
Foto tratta da internet

Mangiamo fuori oggi?

In questa calda estate mangiare fuori all’aperto è un must al quale nessuno vuole rinunciare; perciò, è necessario che la zona adibita ai pranzi e cene sia bella, confortevole e pratica. Possiamo decidere di abbellire la zona outdoor dining della nostra abitazione con idee nuove e in linea con la nostra personalità e l’arredamento già esistente.

Se il vostro modo di pensare e di fare le cose ha un approccio “slow”, le sedie di Let’s pause possono fare al caso vostro: come dice la parola stessa, quest’azienda, formata da giovani artigiani da Barcellona, produce complementi d’arredo in cui contemplazione e attivismo si sintetizzano in un posato vitalismo naturalistico. Realizzano mobili, poltrone, chaise longue, lampade, tappeti e cesti che riportano alla natura, al profumo delle terre d’origine, donando una pausa dei sensi dopo un’intensa giornata lavorativa. I materiali che utilizzano sono canne e giunchi della palude, palme, pioppi e legni; sono assolutamente banditi in quest’azienda le vernici chimiche, i solventi e i trattamenti protettivi aggressivi.

Se, invece, l’arredamento della vostra casa è più vicino agli influssi nordici, allora la linea Mbrace di Dedon disegnati da Sebastian Herkenr potrebbe fare per voi: i materiali utilizzati sono pregiati (fibra e massello soprattutto) e il loro tavolo assomiglia ad una tavola da surf, mentre le sedie, elegantissime e minimal, sono in fibre intrecciate con maglia triassiale. Rappresentano il giusto incontro tra lavorazione artigianale e innovazione.

Infine, c’è l’azienda Nardi, veneta, a conduzione famigliare e leader nella produzione di mobili outdoor in polipropilene e con materiali al 100% riciclabili. Bellissime le sedie impilabili Bit, disegnate da Raffaello Galiotto: in resina forata fiberglass, trattate anti-UV, disponibili in 6 colori differenti. Perfette per un pranzo o una cena tra amici, in allegria.

Ad ogni zona dining il proprio mood. Chiamami se hai bisogno di qualche consiglio.

Silvia Fabris

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