Meeting, Convegni, Workshop, Seminari, etc. un modo per conoscere le persone
Tutte parole per intendere un posto in cui ci si vede, ed in alcuni casi si può discutere sull’argomento dell’incontro (question time che non è sempre scontato).
E’ da qualche anno che sto pensando ad una formula di “incontro” che sia zero autoreferenziale e altamente di networking, infatti oggi con internet e i social è facile disporre delle informazioni su questo o quel prodotto, ma si fa ancora molta difficoltà nel cogliere tutti gli aspetti della questione “meeting”.
Oggi personalmente partecipo quasi esclusivamente per fare networking, quindi conoscere altri professionisti, avere uno scambio di conoscenze, di esperienze, nuovi modi di pensare, se poi c’è anche qualche prodotto interessante non è male.
Nel tempo ho visto formule di incontro più o meno esoteriche e più o meno realizzabili tra cui lo speed business meeting, questo grazie anche a Giulio Gaudiano, ma ancora non ho trovato la formula giusta o comunque calata sulle mie esigenze.
Sicuramente lo speed business meeting è quello che ha effetto maggiore, ma diventa poco proponibile se ci sono molti partecipanti e necessita di una buona dose di disponibilità.
Allora vediamo di buttare giù una traccia di quello che mi interessa maggiormente, ed assolutamente non vuole essere un testo di riferimento, e lascio a voi la ricerca su internet per un ulteriore approfondimento sulla questione (ne troverete a bizzeffe):
- l’argomento
- il luogo
- networking
Be l’argomento è il nocciolo, è l’elemento principale per cui le persone trovano il tempo e si spostano. Deve quindi essere interessante e coinvolgente (una “botterella” di marketing sicuramente aiuta), avvolte poter vedere più cose nello stesso ambito aiuta.
Il luogo, anche questo ha il suo perché, basta con questi saloni anonimi squadrati che non comunicano, basta poco comunque per renderli accattivanti.
Per darvi una idea vedetevi su youtube il video “The Third Industrial Revolution: A Radical New Sharing Economy” (all’inizio non vi dico i minuti cosi faticate un pochino), la sala è vuota e le persone man mano che entrano prendono la sedia e si vanno a posizionare intorno al punto focale che è rappresentata da un tavolinetto, una sedia bianca e un’area delimitata da un tappeto blue.
E’ molto importante che il luogo aiuti al networking, una sala con siede tutte in fila sicuramente non è il massimo, mentre dare la possibilità di trovare il proprio posto su una base di semi cerchio aiuta l’interazione.
Il massimo è il cerchio, cioè disporre le sedie tutte intorno allo speeker, ma questo è solo per pochi, il cerchio vuol dire essere accerchiati, sono pochi quelli che tengono eventi in grado di resistere a domande pressanti provenienti da più lati.
Quindi, tutti quei luoghi che mettono a proprio agio, come giardini, sale bar, etc. dove normalmente si fanno amicizie o si scambiano due chiacchiere sono il posto ideale, quindi evitare posti dove per qualche ragione non si riesce a parlare (es.: sale con musica alta, li si va per rimorchiare, un altro argomento).
Ovviamente il luogo è molto legato anche agli aspetti del prodotto o degli argomenti da presentare, quindi si deve fare attenzione anche a questo aspetto (evitare proiettori se non di qualità elevata per via dello scaling, meglio gli attuali TV da 80” che hanno tutti gli ingressi possibili, ed occhio alla compressione dei filmati che stressano le CPU).
Networking, credo che sia fondamentale che l’organizzatore dell’evento, avendolo organizzato e che quindi ha l’esatta situazione dei invitati presenti, deve impegnarsi nel far conoscere il più possibile le persone tra loro, d’altra parte come farebbe un buon padrone di casa.
Anche se questo va fatto con cautela, in quanto anche nelle migliori famiglie ci sono le correnti di pensiero, comunque basta molto poco per far interagire le persone tra loro, magari le accumuna il tipo di mercato, il tipo di prodotto utilizzato, le passioni, etc.
Ci sono anche delle tecniche particolari per far si che i partecipanti all’evento si conoscano, a mio avviso andrebbe realizzato una via di mezzo dello speed business meeting, magari non cosi invasivo, ed attivato da un facilitatore dell’organizzazione dell’evento.
Comunque, la speranza che i futuri meeting siano un mezzo per accrescere la conoscenza in genere, uno scambio di esperinze, far conoscere le persone e magari a far sbocciare nuove amicizi.