Menecmo
Menecmo nato a Apeconesso, città della Tracia in Turchia, nel 380 a.C. è un matematico greco.
Le triadi di Menecmo (poi Coniche)
E’ famoso per aver essere stato il primo a studiare le sezioni coniche, che furono denominate “triadi di Menecmo” (antico nome delle tre coniche: parabola, ellisse e iperbole).
In seguito, Apollonio di Perge coniò i nomi parabola, ellisse e iperbole; infatti la sua opera più famosa è chiamata “Coniche”, ed è considerata un’opera classica posta accanto a quelle di Archimede.
Le coniche sono sezioni della superficie di un cono con un piano, che si intersecano in punti diversi dal vertice.
Il problema della duplicazione del cubo
Gli studi approfonditi di Menecmo sulle coniche furono utili a risolvere il problema della duplicazione del cubo; la soluzione è descritta da Eudosso di Cnido nel suo commento all’opera di Archimede “Sulla sfera e il cilindro”, una rassegna di antiche soluzioni al problema.
Proclo, filosofo e matematico bizantino, afferma che Menecmo sia stato allievo di Eudosso, e che gli subentrò come guida della scuola di Cizico, città dove probabilmente morì.
Sembrerebbe che appoggiasse la teoria astronomica delle sfere omocentriche di Eudosso e che studiasse il sistema degli enunciati matematici, distinguendo i teoremi dai problemi.
I suoi scritti sono arrivati a noi tramite fonti indirette: Eratostene fu uno tra i matematici suo successori che commentò le sue opere, scrivendo in merito agli studi sulle sezioni coniche.
La soluzione alla duplicazione del cubo mediante l'uso di dispositivi meccanici
Plutarco, biografo e filosofo greco vissuto sotto l’Impero Romano, afferma che Platone non fosse convinto che Menecmo avesse risolto il problema della duplicazione del cubo attraverso dispositivi meccanici.
Studi più recenti hanno ricercato la possibilità che avesse utilizzato tali dispositivi: un’ipotesi sostiene che la costruzione meccanica fosse un’alternativa all’uso delle coniche, ma non si sa nulla di preciso.
E’ certo che Eratostene costruì il mesolabio, uno strumento meccanico da cui si ricavano le medie proporzionali fra due segmenti dati (nel cubo, i due segmenti corrispondono al lato del cubo e il suo doppio), proprio per poter risolvere il problema della duplicazione del cubo.
Di Menecmo non si sa molto, sappiamo essere stato il primo a scoprire le coniche e che ha lavorato alla soluzione della duplicazione del cubo.
Menecmo allievo di Eudosso, che a sua volta lo fu di Archita
E’ stato allievo di un grande matematico come Eudosso, che a sua volta ha avuto come insegnate un altro grande: Archita di Taranto.
In questo periodo, la Grecia Classica, gli scienziati hanno un approccio nuovo nei confronti della matematica rispetto ai matematici precedenti, dandole un valore razionale.
Fa riflettere come in questo periodo i matematici lavorassero alla soluzione di problemi derivanti dal chiedersi il “perchè” delle cose, trascendendo da motivazioni puramente pratiche, come invece avverrà nelle epoche successive.
Leggendo le vite e gli studi dei matematici di questo tempo possiamo affermare che hanno lasciando ai posteri delle solide fondamenta di aritmetica e geometria elementare: secolo dopo secolo la matematica riuscirà a diventare lo strumento teorico con il quale risolvere problemi pratici.
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