Metaverso: alcuni esempi di casi concreti

Metaverso: alcuni esempi di casi concreti

Una richiesta che ho spesso da parte dei lettori di questa newsletter è quella di conoscere “usecase” italiane di rilievo nell’ambito del “Metaverso”, inteso in modo specifico, come ambiente digitale per creare attività di valore sia in ambito BtoB sia BtoC.

Vorrei così portare alla vostra attenzione alcuni progetti realizzati da PwC Italy .

Progetti realizzati quest’anno, nel periodo dove le luci della ribalta hanno puntato altrove, verso la AI, per intenderci.

Nel primo semestre di quest’anno la Firm infatti ha realizzato due progetti “locali” e due “global” che sono interessanti da analizzare per diverse finalità e Target.

Dobbiamo però da subito allontanarci dalla concezione che il Metaverso sia solo un gioco unicamente per GenZ, quanto piuttosto siano ambienti virtuali finalizzati a realizzare meglio alcune strategie aziendali, creando una estensione digitale/virtuale di spazi, attività ed eventi realmente esistenti, portando questi ad una maggiore diffusione, partecipazione e coinvolgimento.

1. CARNEVALE DI VENEZIA

Il primo progetto, in termini cronologici, ci riporta a Febbraio ed è stato quello di legare un evento internazionale ed iconico come il carnevale di Venezia, ad una sua versione virtuale, ma anche ad una parallela estensione social, triangolando quindi evento reale, virtuale e digitale.

E’ stato così creato uno spazio su una piattaforma dedicata ( in Spatial ) anche creando un’interazione con il mondo di Instagram.

Questo tipo di attività non è frequente ed è servito a dare una maggiore visibilità all’iniziativa che sostanzialmente consisteva nell’opportunità di visitare un nuovo ambiente virtuale ed eventualmente anche poter acquistare alcune delle maschere della tradizione oltre ad una creata ad hoc per questa iniziativa.

Una maschera particolare, che si poteva indossare sia nel metaverso, sia attraverso un filtro presente nell’APP di Instagram, dove era anche presente un concorso in merito al selfie più divertente con la maschera.

La cosa interessante poi di questo di questa usecase e’ che il committente di questa iniziativa è stata proprio la Pubblica Amministrazione veneziana, attraverso la sua controllata VELA.

La partnership ha previsto un accordo con “Ready player me” la più importante piattaforma di generazione di Avatar presente in oltre 600 tra app e mondi virtuali una realtà che ha raccolto 72 milioni di investimenti.

La collaborazione ha così permesso l’uso delle maschere anche su altre piattaforme virtuali aperte. Sappiamo infatti che uno dei problemi del Metaverso in stile “gaming” sono gli standard, la “portabilità” tra piattaforme.


L’iniziativa del carnevale nel Metaverso ha raggiunto oltre 6 milioni di persone in 19 paesi.

Il sindaco Luigi Brugnaro ha così commentato il progetto:

"Venezia con il suo Carnevale scommette sul futuro e sul dialogo con le nuove generazioni. La realtà è fatta di sogni e di cultura e interagire con queste piattaforme è importante perché possono sviluppare fenomeni culturali di enormi proporzioni. Venezia ha sempre rischiato nel tempo, ha fatto grandi conquiste e scoperte: adesso dobbiamo esplorare il futuro, che è già tra noi. Un percorso che le grandi aziende stanno già facendo e che dobbiamo seguire, perché siamo una grande città del mondo. Stiamo pensando anche a un progetto che consenta di raccontare e ricostruire la storia di tutta la Città Metropolitana nel metaverso.
Futuro e passato insieme, per spiegare al mondo intero come è nata Venezia, raccontarla attraverso le storie che furono, i luoghi e il tempo - è la nuova sfida annunciata da Brugnaro - Pensiamo a veri e propri percorsi culturali per avvicinare le nuove generazioni e raccontare loro la "più antica città del futuro", in un ambito virtuale che ha come punto di forza la partecipazione e il coinvolgimento”.

La campagna digitale ha raggiunto 6.6 milioni di reach, quasi il doppio della reach stimata in partenza, contribuendo a una crescita del 25% della fanbase del Carnevale sui social.

Oltre 250.000 utenti hanno interagito con gli asset digitali, dai wearables ai filtri Instagram.



2. CANNES LIONS

Il secondo esempio di attività condotta da parte di PwC in un ambiente totalmente digitale è il caso del Metaverso di Cannes Lions.

Dal 19 al 22 giugno si è tenuto il festival della pubblicità, appuntamento immancabile sulla “Croisette” per chi si occupa di media, comunicazione ed advertising.

L’idea è stata quella di creare sulla piattaforma di Virbela il parallelo delle attività che venivano condotte realmente nella cittadina francese. Questo significa che hanno partecipato migliaia di persone da tutto il mondo agli incontri organizzati in diverse location nella realtà come negli ambienti digitali che la riproducevano esattamente: dalla spiaggia agli hotel, dal Palais agli immancabili yacht.

La cosa interessante da dire è che molti clienti non avevano ancora approcciato Metaversi pensati per questo tipo di eventi e quindi con questa iniziativa hanno avuto modo di muovere i primi passi in un ambiente professionale per contenuti, ma molto semplice come interfaccia.

Virbela ha infatti la caratteristica di essere “lowres” ovvero a bassa risoluzione e quindi essere semplice, veloce, multipiattaforma, perfetto da PC, senza dover avere visori.


3. MILANO UNICA

Ci spostiamo di pochi giorni nel calendario, e andiamo al 13 Luglio, per un evento B2B, questa volta una Fiera, a Milano, per la 37° edizione di “Milano Unica”, il salone tessile e degli accessori di alta gamma per stilisti.

Dopo il progetto di e-Milano Unica Connect, la piattaforma B2B di marketplace, creata in collaborazione con Pitti Immagine, per aumentare la visibilità delle collezioni e favorire le relazioni internazionali delle aziende e l’App concepita per agevolare la visita in fiera, per questa edizione, Milano Unica ha un nuovo spazio tridimensionale creato ad hoc, all’interno del quale le persone fisiche potranno muoversi, condividere e interagire come nella realtà, ma annullandone i limiti spaziali.


Grazie alla collaborazione con PwC Italia, che ha realizzato il progetto, l’idea in questo caso è stata quella di creare dapprima uno spazio fisico in fiera dove poter visitare ambienti innovativi attraverso dei visori e quindi con la massima immersivita’.

Contestualmente è stato creato il metaverso online di Milano Unica , un luogo con diversi spazi aperti e pensati e come luogo di aggregazione della community dei visitatori.


Tre le aree: night, family e culture community. Aree diverse per finalità con una cosa in comune: l’accessibilità da PC e Mobile.

Le tre stanze rappresentano un vero viaggio all’interno dei processi creativi, delle idee e delle suggestioni che la mente è stata in grado di generare per rappresentare e suggerire i nuovi concept per la prossima stagione.

Entrare nella Night Community significava entrare un’estetica underground, e passare alla Family Community portava all’opposto, un’esperienza intima e rilassante.

Il viaggio con la Culture Community era un viaggio tra tradizione ed innovazione.

Interessante il commento del Presidente di Milano Unica, Alessandro Barberis Canonico:

“Il Metaverso è uno dei nuovi canali di comunicazione e di branding e, sicuramente, rappresenta un’opportunità per Milano Unica di rendere sempre più efficaci i suoi contenuti non solo al suo pubblico di riferimento ma anche alle nuove generazioni.
L’obiettivo che ci siamo posti non è ricreare la -realtà nella realtà virtuale-, ma arricchire l’esperienza in fiera e amplificare i valori che la contraddistinguono”.


4. DECENTRALAND

Ritornando a PwC italia citando anche il fatto che la Firm è entrata anche nel metaverso di Decentraland con un "building" di più piani focalizzato sulla comunicazione e divulgazione dei temi della sostenibilità.

L'idea è quella di sensibilizzare i visitatori sui temi dell'impatto ambientale creando una dinamica di gioco che consenta loro di capire e "pesare" l'impatto di elementi del nostro stile di vita e dei business per come sono impostati ora.

Ci saranno molte sorprese, personalmente sono rimasto stupito dall’impatto ambientale del settore “Food & Agricolture”.


CONCLUSIONE

Il motivo per cui il metaverso ha oggettivamente avuto un rallentamento in termine di "Hype" è semplicemente dovuto al fatto che si stanno creando solo ora le piattaforme, i contenuti, i linguaggi, la creatività, e al tempo stesso si stanno aggregando e allineando player e competenze molto diverse che danno un valore concreto a quello che oggettivamente era solamente una progettualità concettuale nel 2021 e che ora sta diventando realtà.

Le aziende stanno lavorando in ambito btob btoc e btoe con la formazione, dopo l’overload di webinar e corsi/test online.

Nel caso di soluzioni e piattaforme btoe è evidente che le aziende non comunichino le loro attività, riservate per definizione, ed è altresì vero che sono molte le attività compiute negli ambiti dei “mondi digitali” da diverse aziende italiane.

Questo è testimoniato dalle tante use-case raccolte dal “Metaverse Marketing Lab” del Politecnico di Milano.

Durante la Milano Digital Week ho poi avuto modo di partecipare ad una tavola rotonda sul tema “Metaverso cosa c’è oltre la keyword” ed ho avuto modo non solo di ascoltare usecase molto interessanti come quella di una strategia multicanale, anzi multiverso come Quella di SISAL, ma anche di altre esperienze fino ad arrivare all’ ambito dei Virtual Influencers come nel caso di Hearst.



Flavio Vallone

Project Manager & Technology Coordinator • Digital Innovation & Transformation • Traceability Tech Lead •

1 anno

Articolo molto interessante. Il metaverso è stato per gran parte dello scorso anno un hype intangibile, specialmente nel mercato Italiano. Iniziare a sentire storie di progetti concreti che abbiano avuto uno scopo e portato valore può essere un punto di partenza per la sua diffusione. Ovviamente l'accessibilità economica agli strumenti è ancora un ostacolo per la diffusione di massa, ma questi esempi aiutano ad avere fiducia nella tecnologia.

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