MISTER LAMENTO “Guarda, non puoi capire quanto lavoro ho da fare!”
Quante volte avete sentito ripetere questa frase da qualche vostro collega? Di solito, in ogni ufficio, c’è un collega che spicca tra tutti per la sua grande competenza nell’arte del lamento.
E’ sempre oberato di lavoro e ci tiene affinché tutti lo sappiano.
Se andate da lui a porre un quesito di lavoro prima di ascoltarvi vi avrà snocciolato tutto l’elenco delle cose che ha da fare; non provate a controbattere elencando i vostri di task, è del tutto inutile, i suoi saranno sempre in maggior numero.
Se risponde al telefono, chiunque sia il suo interlocutore, lo sentirete lamentarsi della mole di lavoro con un sospiro di rassegnazione del genere: “eh sì, c’è tanto lavoro, ma solo io sono in grado di svolgerlo quindi cosa posso fare? Mi tocca resistere...”.
Se incontra qualcuno nel tragitto dalla sua scrivania al wc, che sia l’addetto alla reception o l’amministratore delegato, quando gli viene posta la domanda di circostanza “come va” lo sentirete sciorinare di nuovo la dettagliatissima lista dei compiti da assolvere affinchè l’azienda di cui fa parte resti in piedi.
Sono certa che ognuno di voi mentre legge ha in mente il viso del collega in questione e sta sorridendo nel ritrovarlo.
Ma - in realtà - c’è ben poco da ridere, perché la cosa assurda è che tutto quanto sopra descritto funziona.
Mister Lamento riesce davvero a dare a tutti l’impressione di essere quello che lavora di più e, solitamente, riesce anche ad ottenere dei riconoscimenti per questo (bonus, avanzamenti, etc.).
Avete mai provato ad offrirgli il vostro aiuto per smaltire la sua infinita mole di lavoro? Tranquilli, troverà una scusa per non accettare del tipo “con il tempo che mi ci vuole a spiegarti come devi fare, faccio prima a fare da me”. Certo, non può rischiare che qualcuno si accorga che il suo carico di lavoro non è poi così stra-ordinario.
Mister Lamento è – di fatto – un genio.
Lavora come tutti gli altri, ma quasi tutti pensano che lavori molto di più e per questo viene guardato con un misto di ammirazione e riverenza.
Lavora come tutti gli altri, ma spesso riesce a guadagnare di più perché dà l’idea di meritare ogni anno una promozione, d’altronde “se non la danno a lui che lavora sempre così tanto!”.
E allora mi rivolgo a tutti i Mister Lamento d’Italia: non posso che farvi i miei complimenti per la strategia messa in atto, probabilmente inconsapevolmente perché il lamentarvi fa proprio parte del vostro modo di essere; complimenti per il modo in cui ogni giorno riuscite ad apparire come collaboratori indispensabili per l’azienda, coloro sulle cui spalle poggiano le sorti di migliaia di persone.
Mi piacerebbe avere uno scambio di opinioni con voi, approfondire la vostra strategia, chissà quanto potrei imparare!
Pensate sia possibile dedicarmi un incontro?
Quando avrete finito di smaltire la vostra immensa mole di lavoro, ovviamente.