Mobilità elettrica: novità sulle infrastrutture di ricarica
In GU Delibera Cipe e Dpcm su Accordo di programma tra Mit, Regioni e Province autonome per l’individuazione di programmi di intervento nei territori. Previsti finanziamenti del Ministero, obiettivo: favorire lo sviluppo delle colonnine su scala nazionale
Arrivano novità sul fronte delle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici.
Sulla Gazzetta Ufficiale di ieri 20 giugno, infatti, sono stati pubblicati la Delbera del Cipe e il Decreto del Presidente del Consiglio con cui il Governo ha dato il via libera all’Accordo sottoscritto da Ministero delle Infrastrutture, Province Autonome di Trento e Bolzano e Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto per l’individuazione dei programmi di intervento territoriali finalizzati allo sviluppo di reti di colonnine su scala nazionale.
L’Accordo fa seguito a quanto previsto dall’articolo 17-septies del Decreto Legge 83/2012, ed elenca i piani per la realizzazione di infrastrutture di ricarica pubbliche e private (non è esclusa la partecipazione di società di distribuzione di energia) allo studio nei vari Enti locali, fissando i criteri per l’ammissibilità di ogni progetto ai finanziamenti del Mit. In tal senso, viene specificato che usufruiranno del sostegno del Ministero la redazione del programma della mobilità elettrica, la progettazione dei siti di ricarica, l’acquisto e l’installazione degli impianti e la campagna di comunicazione sul servizio offerto ai cittadini, purché la terza voce non sia inferiore al 70% del valore totale dell’iniziativa. Inoltre, dovrà essere garantita l’interoperabilità tra le colonnine già esistenti e quelle di nuova installazione.
In concreto, l’attivazione degli interventi e l’entità dei finanziamenti saranno stabilite da apposite Convenzioni tra il Ministero delle Infrastrutture e le singole Regioni o Province Autonome interessate dagli interventi, cui spetterà il compito di comunicare per ciascun punto di ricarica localizzazione, tecnologia usata, potenza massima erogabile e proprietario dell’infrastruttura. Dal punto di vista dei fondi a disposizione, il Mit ha previsto uno stanziamento complessivo di circa 30 milioni di euro.
L’avanzamento generale dei progetti sarà monitorato in sede di Conferenza Unificata, dove almeno una volta all’anno si riunirà (su impulso del Mit) un tavolo di confronto ad hoc.
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