Newsletter ICC Agri-Food Hub Dicembre 2023

Newsletter ICC Agri-Food Hub Dicembre 2023

E’ disponibile il nuovo numero della Newsletter ICC Agri-Food Hub, un aggiornamento sulle attività dell’Hub italiano e le tematiche più calde per la filiera dell’agroalimentare.

L’Hub facilita il confronto e la collaborazione tra istituzioni e imprese su tematiche tecnico-giuridiche, favorisce un aggiornamento costante e la condivisione di best practice creando strumenti, attività ed eventi, sviluppa progetti di open innovation per aiutare le imprese a vincere le sfide per l’innovazione, rendendole competitive e capaci di adattarsi rapidamente ai mutevoli scenari del mercato globale.

Release of ICC Principles of Sustainable Trade at COP28

These principles fill a crucial industry gap, offering standardisation for sustainable trade. With our work, we leverage ongoing efforts to encourage production of sustainable goods through increased access to financing and to enable greater investor access to sustainable trade.


Towards a Sustainable Trade Worldwide: Discussions among the Americas and Europe at COP28

The ICC Agri-Food Hub coordinated this session, which aimed to discuss opportunities and challenges facing the agricultural and livestock sector, particularly in three key areas: new international standards and regulations for accessing global markets; systems reconversion; and financing sources. The event featured a diverse panel of companies and organisations, including the Sociedad Rural Argentina (Argentina), Peterson Dairy (USA), Lavazza Group (Italy), and the International Initiative for Brazilian Agribusiness and Founding Partner of YvY Capital (Brazil). The panel was moderated by Mr. Martin Fraguío, who, in addition to being a member of ICC Argentina, serves as the Director of Carbon Group and a Board Member of the Grupo de Países Productores de Sur. Roberto Azevedo, a Brazilian career diplomat who served as Director General of the WTO from 2013 until 2020, was one of the speakers.


Contributo a cura di AgLaw Research Group

AgLAW Research Group” è il Gruppo di Ricerca in diritto agro-alimentare e ambientale del Dipartimento di Diritto, Politica e Sviluppo (DIRPOLIS) della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. AgLAW Research Group è impegnato nello studio e nell’analisi di strumenti giuridici e politici innovativi che migliorino la sostenibilità ambientale, sociale ed economica dei sistemi alimentari locali, nazionali, europei e mondiali.


Il ‘Quadro legislativo per i sistemi alimentari sostenibili’ dell'UE: aggiornamenti 

La Farm to Fork Strategy (‘F2F’), pubblicata dalla Commissione Europea a maggio del 2020 nel contesto del Green Deal Europeo, mira a trasformare il sistema alimentare europeo, rendendolo più sostenibile, equo e salutare. Tra le iniziative legislative elencate nel Piano d’Azione della Strategia atte a raggiungere tale risultato, il ‘Quadro legislativo per i sistemi alimentari sostenibili’ (Framework for Sustainable Food Systems, ‘FSFS’) è sicuramente la più attesa.  

Il FSFS, la cui pubblicazione era prevista per il terzo trimestre di quest’anno, è stato concepito come una legislazione di portata orizzontale sotto forma di regolamento europeo. Tale quadro normativo dovrebbe fornire definizioni comuni, requisiti e principi fondamentali per orientare i sistemi alimentari europei verso la sostenibilità, con l'intento di indurre gradualmente gli operatori economici a innalzare gli standard di sostenibilità dei prodotti alimentari immessi sul mercato. 

La mancata pubblicazione del FSFS non è sfuggita all'attenzione della comunità accademica e delle associazioni, federazioni e altre organizzazioni che sono coinvolte a vario titolo nel contesto dei sistemi alimentari dell'UE. 

Già nel settembre 2023, una “Lettera aperta congiunta” firmata da 160 organizzazioni e accademici era stata inviata alla Presidente von der Leyen per esortare la Commissione a pubblicare il FSFS prima della fine del suo mandato, prevista nel 2024: “La mancata pubblicazione di questa legge significherà non raggiungere gli obiettivi dell'UE in materia di clima, ambiente e salute. L'UE ha fissato l'obiettivo di ridurre le emissioni di gas a effetto serra (GHG) del 55% entro la fine del decennio e di diventare neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050. (…) Le imprese alimentari, la distribuzione, gli agricoltori, i consumatori e i responsabili politici hanno bisogno del FSFS come quadro politico abilitante per poter svolgere il proprio ruolo nella transizione del settore agroalimentare, che è fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi climatici dell'UE”. 

Tuttavia, né nel discorso Sullo Stato dell’Unione tenuto dalla Presidente von der Leyen il 13 settembre, né nel Programma della Commissione Europea 2024 adottato il 17 ottobre, è stato menzionato esplicitamente il FSFS.  

Un’altra “Lettera aperta congiunta” è stata quindi firmata da 127 organizzazioni e accademici lo scorso 25 ottobre: “Non presentare la proposta del FSFS significa non mantenere le promesse fatte ai cittadini dell'UE, che cercano sempre più spesso alimenti sani e sostenibili a prezzi accessibili. Inoltre, mette seriamente a rischio il raggiungimento degli obiettivi del Green Deal europeo. Vi invitiamo quindi ancora una volta a presentare una proposta ambiziosa di FSFS prima della fine del vostro attuale mandato”. 

In risposta a tali sollecitazioni, il 29 novembre un comunicato della Commissione, firmato dalla Direttrice Generale della DG SANTE Sandra Gallina, ha chiarito che: “Il fatto che il FSFS non sia stato incluso nella lettera d'intenti della Presidente sullo Stato dell'Unione non cambia il fatto che la promozione dell'agricoltura e dei sistemi alimentari sostenibili sia importante per la Commissione. I lavori su questa iniziativa sono in corso e si concentrano sulla valutazione d'impatto che li accompagna. Per quanto riguarda i tempi di adozione, al momento non è stata presa alcuna decisione”. 

Allo stato attuale, l’eventualità che la Commissione pubblichi il FSFS prima della conclusione del suo mandato è assai remota. In aggiunta, la posizione che la nuova Commissione 2024-2029 adotterà nei confronti di questa iniziativa resta impossibile da prevedere, poiché sarà ampiamente determinata dall'esito delle imminenti elezioni del Parlamento europeo, previste per il prossimo giugno. 


Contributo a cura di Silvana Gonçalves de Oliveira | Studio Dibea

Lo Studio offre consulenza e assistenza tecnica alle aziende italiane che vogliano investire ed esportare in Brasile e viceversa, attraverso strategie multicanale con cui individuare nuovi clienti all’estero. Specializzati in strategie di Digital Export, individuano nuovi partner, distributori e fornitori qualificati in vari settori, tra cui l'Agrobusiness. Realizzano strategie di marketing digitali, sviluppo/miglioramento di e-commerce o marketplace e scouting di potenziali partner e fornitori. Grazie alla loro professionalità, e alle competenze maturate, sono un team esperto in internazionalizzazione.


Packaging e il nuovo regolamento UE  

La commissione ambiente del Parlamento europeo ha recentemente adottato, con un sostegno significativo (56 voti favorevoli, 23 contrari e 5 astensioni), una proposta di regolamento che ha l’obiettivo di migliorare la gestione del packaging, per renderlo più facilmente riutilizzabile e riciclabile. Questa iniziativa mira a ridurre gli imballaggi superflui e gli sprechi, promuovendo al contempo l'impiego di materiali riciclati. 

Attualmente, il packaging rappresenta una fonte crescente di rifiuti, passando da 66 milioni di tonnellate nel 2009 a 84 milioni di tonnellate nel 2021 nell'Unione Europea. Nel 2021, ogni cittadino europeo ha generato mediamente 188,7 kg di rifiuti di imballaggio annui, con una proiezione di aumento a 209 kg entro il 2030 se non vengono adottate misure correttive.  

Le nuove regole a favore della sostenibilità 

In risposta a questa problematica, i membri del Parlamento europeo propongono diverse misure significative.  

  • SACCHETTI DI PLASTICA 

Tra le proposte chiave vi è il divieto di vendere sacchetti di plastica molto leggeri (inferiori a 15 micron), a meno che non siano necessari per motivi igienici o utilizzati come imballaggio primario per alimenti sfusi, con l'intento di prevenire lo spreco alimentare. 

  • RIDUZIONE PERCENTUALE PLASTICA 

Inoltre, per affrontare in modo mirato il problema della plastica, i deputati propongono obiettivi specifici di riduzione dei rifiuti derivanti dal packaging in plastica, con una diminuzione del 10% entro il 2030, del 15% entro il 2035 e del 20% entro il 2040. Si prevede anche che il packaging in plastica contenga una percentuale minima di materiale plastico riciclato, con obiettivi specifici entro il 2030 e il 2040.  

  • BIOPLASTICA 

Una nota importante è la valutazione, entro la fine del 2025, da parte della Commissione, della possibilità di introdurre obiettivi e criteri di sostenibilità per la bioplastica, considerata una risorsa cruciale per ridurre l'impatto ambientale della plastica. 

Altre misure per tutelare ambiente e consumatori 

Altre misure proposte includono: incentivi al riutilizzo e opzioni di ricarica per i consumatori, il divieto di sostanze chimiche nocive negli imballaggi alimentari, l'adozione di criteri per progettare imballaggi riciclabili, la raccolta differenziata dell'90% dei materiali contenuti negli imballaggi entro il 2029 e l'estensione degli obblighi di responsabilità anche ai fornitori di servizi d'acquisto online. 

I deputati puntano anche a delineare chiaramente i requisiti per gli imballaggi riutilizzabili e a vietare l'uso di sostanze chimiche dannose negli imballaggi destinati al contatto con gli alimenti, come le Le sostanze alchiliche perfluorurate e polifluorurate (PFAS) e il bisfenolo A, che sono state associate a problemi di salute poiché si accumulano nell’organismo umano. 

L’talia chiede modifiche al nuovo regolamento UE 

Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso si è riunito con le rappresentanze italiane presso il Parlamento europeo per sollecitare modifiche al regolamento sugli imballaggi, temendo possibili conseguenze negative sull'economia italiana. 

Il Ministro si è espresso a Strasburgo sottolineando che il regolamento «avrebbe un impatto molto pesante sul nostro sistema produttivo, ove non fosse modificato sostanzialmente». Le modifiche richieste riguarderebbero soprattutto due punti: i target di riutilizzo e il divieto del packaging monouso. 

Fonti 

www.europarl.europa.eu/news/it 

www.foodandtec.com 

www.ilsole24ore.com 


L’Avv. Lorenzo Baciucco è partner fondatore dello studio professionale Ituy Law Firm con sede principale a Montevideo (Uruguay). Dottore di ricerca in Diritto dei Consumi (PhD) e Master in Commercio Internazionale, svolge attività di ricerca e docenza in materia di Diritto Agroalimentare presso l’Università degli Studi di Perugia. Partecipa attivamente all’ideazione di progetti strutturati nell’ambito di programmi di Cooperazione e Sviluppo finanziati dall’Unione Europea e da altri donors internazionali e implementati in America Latina (Nazioni Unite, Banca Mondiale, BID, CAF, CDB).


ARGENTINA – PROGRAMMA PROSAP V: una potenziale opportunità per le imprese italiane. 

La Banca Interamericana di Sviluppo (BID) ha recentemente approvato un prestito a favore dell’Argentina volto a sovvenzionare il Programma Prosap V, co-finanziato dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI), per un valore di circa €325.000.000, che ha l’obiettivo di contribuire al miglioramento della produttività, commercializzazione e aggiunta di valore nella produzione agroindustriale argentina, con particolare attenzione all’adattamento ai cambiamenti climatici.  

In particolare, il programma ha lo scopo di finanziare commesse di opere, beni e servizi al fine di (i) aumentare la copertura e la qualità dei servizi infrastrutturali pubblici nelle aree oggetto di intervento; e (ii) aumentare l’adozione di tecnologie nel settore agricolo che promuovano la redditività economica e la sostenibilità ambientale.  

Componente 1. Infrastrutture pubbliche rurali (USD 250.000.000).  

Questo componente mira a sviluppare e/o aumentare la copertura e la qualità delle infrastrutture pubbliche rurali nelle province raggiunte dal Programma (Chubut, Mendoza, Corrientes, Salta, Catamarca, Rio Negro e Tierra del Fuego), con particolare attenzione all’adattamento e alla mitigazione dei cambi climatici.  

Nello specifico, il componente finanzierà  

(i) opere infrastrutturali in materia di: irrigazione, strade rurali, connettività digitale, gestione degli incendi, elettrificazione rurale, infrastrutture produttive e commerciali;  

(ii) formazione e assistenza tecnica ai produttori e agli attori del sistema agroalimentare per la gestione sostenibile dell’acqua, del suolo e della biodiversità;  

(iii) rafforzamento delle capacità operative delle unità di esecuzione dei progetti (PIU), a livello nazionale e provinciale. 

Componente 2. Servizi per la modernizzazione, la competitività e la sostenibilità del settore agricolo (USD 64.000.000).  

Ha lo scopo di migliorare l’integrazione nel mercato e l’aggiunta di valore dei piccoli e medi produttori agricoli, promuovendo la complementarità con le opere infrastrutturali del Componente 1 e con l’adattamento e la mitigazione dei cambi climatici, attraverso quattro sottocomponenti: 

a. Sottocomponente 2.1. Sviluppo e consolidamento di sistemi produttivi agroindustriali (USD 24.000.000).  

Il sottocomponente sarà in grado di finanziare contributi non rimborsabili (NRA) e assistenza tecnica per:  

(i) l’ammodernamento tecnologico (macchinari, piccole infrastrutture interne all’azienda, ammodernamento dei processi produttivi); e  

(ii) l’adozione di tecnologie gestionali e informatiche (AgTech); e  

(iii) investimenti per il miglioramento delle prestazioni ambientali (gestione sostenibile delle risorse naturali e dei rifiuti, miglioramento dell’efficienza energetica e uso di energie rinnovabili, che contribuiranno anche a migliorare l’accesso all’energia off-grid).  

Inoltre, il sottocomponente potrà finanziare assistenza tecnica per la creazione e l’ammodernamento dei cluster di produzione agricola.  

b. Sottocomponente 2.2. Promozione degli investimenti privati (USD 30.000.000)   

Questo sottocomponente finanzierà progetti di assistenza tecnica e di investimento (che potrebbero includere, ad esempio, l’elaborazione e l’implementazione di piani di business associativi, attrezzature e piccole opere fisiche) per la creazione e l’ammodernamento di diverse iniziative di sviluppo territoriali (come i cluster) legati alla produzione agricola e agroindustriale.  

c. Sottocomponente 2.3. Servizi agroalimentari nazionali (USD 5.000.000)   

Il sottocomponente potrà includere il finanziamento di:  

(i) assistenza tecnica e formazione professionale per l’innovazione produttiva e tecnologica;  

(ii) supporto tecnico per l’adozione di sistemi di gestione della qualità (buone pratiche agricole, buone pratiche di produzione e buone pratiche zootecniche, tra le altre), e  

(iii) supporto tecnico per l’adozione di strumenti di differenziazione dei prodotti (produzione biologica, marchio Alimentos Argentinos, denominazione di origine e identificazione geografica, tra gli altri). 

d. Sottocomponente 2.4. Gestione sostenibile dei paesaggi produttivi (USD 6.000.000)  

Questa componente finanzierà iniziative a sostegno della sostenibilità ambientale delle attività agricole, zootecniche e forestali, come ad esempio, l’integrazione delle attività produttive nelle zone selvatiche e l’utilizzo di tecnologie che contribuiscono al rispetto dei criteri socio-ambientali dei mercati internazionali (ad esempio, in tema di deforestazione, carbonio, biodiversità, servizi ecosistemici, protezione del paesaggio, governance).  

Conclusioni 

L’Argentina sta attualmente attraversando un importante periodo di transizione politica e il programma Prosap V potrebbe rappresentare un’interessante opportunità per le imprese italiane, considerando che il Procurement Plan del progetto prevede la pubblicazione nei prossimi mesi di 13 appalti pubblici internazionali per la costruzione di opere infrastrutturali rurali a cui seguiranno opportunità di subforniture a favore delle imprese affidatarie.   


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