Non è più l’America la principale destinazione degli investimenti cinesi

Non è più l’America la principale destinazione degli investimenti cinesi. A darne notizia è il rapporto di Baker McKenzie e Rhodium Group: nei primi sei mesi del 2018 la Cina ha investito 22 miliardi di dollari in Europa mentre il flusso di investimenti verso USA e Canada è stato di soli 2,5 miliardi, il 92% in meno rispetto al primo trimestre del 2017. Un rapporto di 9 a 1 a favore del Vecchio continente, in netta contro tendenza rispetto a quanto successo finora. Ad attirare i nuovi flussi di investimento dalla Cina è soprattutto l’economia reale dell’Europa, con il suo comparto produttivo altamente tecnologico e innovativo. Alla base di questo cambio di strategia del paese asiatico c’è anche la nuova politica commerciale dell’era Trump che, a colpi di dazi, punta a ridurre l’invasione di prodotti e capitali cinesi; e poi il susseguirsi di divieti di ‘shopping’ tecnologico da parte dell’America per non farsi scippare pezzi importanti della sua economia.

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