Non sperimentiamo la tecnologia ma sperimentiamo i problemi, perché la tecnologia potrebbe cambiare.

Non sperimentiamo la tecnologia ma sperimentiamo i problemi, perché la tecnologia potrebbe cambiare.

Dalla partecipazione all’evento Intelligenza Artificiale e Business Application, organizzato da Soiel International lo scorso 28 maggio a Roma, porto a casa la conferma di alcune considerazioni e principi guida che mi aiutano a riordinare i pensieri e le idee, anche se solo temporaneamente.

  • Non sperimentiamo la tecnologia ma sperimentiamo i problemi, perché la tecnologia potrebbe cambiare. Adesso che l’hype sull’Intelligenza Artificiale sta raggiungendo il suo picco massimo (credo), nel disegnare prodotti e soluzioni è proprio dagli scomodissimi problemi che dovremmo iniziare, abbandonando anche la più insidiosa strada di partire dalle soluzioni per poi andare a caccia di problemi, riservandoci di pensare alla tecnologia per ultimo.
  • Non parliamo di Intelligenza Artificiale parliamo invece di Intelligenze Artificiali. Attualmente il dibattito sull’Intelligenza Artificiale si concentra quasi esclusivamente sull’AI Generativa e "AI" è diventato quasi sinonimo di "ChatGPT". Ho sentito pubblicizzare prodotti “Potenziati dall’intelligenza artificiale”. Questo approccio, oltre a ricordare il copy di uno spot ADV dedicato alla promozione di una caramella “con ancora più succo di frutta”, mi porta a domandarmi: ma di quale Intelligenza Artificiale parliamo? O forse: non sarebbe più corretto parlare di Intelligenze Artificiali? Ripensare il linguaggio utilizzato ci aiuterebbe probabilmente a comprendere meglio le diverse origini e le differenti finalità dei sistemi e dei servizi di cui stiamo parlando.
  • Tre macrocategorie di attività saranno impattate dall’impiego dell’intelligenza artificiale:

  1. le attività che possono essere sostituite dall’Intelligenza Artificiale;
  2. le attività che possono essere rafforzate dall’Intelligenza Artificiale;
  3. le attività che saranno possibili solo grazie all’Intelligenza Artificiale.

Se si ha a che fare con attività che ricadono nei punti 1. e 2. occorre iniziare a padroneggiare quanto prima l’AI. Se invece si desidera partecipare a una reale opportunità di Business, impegnarsi in attività del tipo 3. sarà una scelta vincente.

  • In questo vortice di caos generativo, emergono alcuni principi guida che potrebbero orientarci nelle decisioni da prendere in merito all’implementazione dell’AI. L’AI dovrebbe:

  1. essere socialmente vantaggiosa;
  2. evitare sempre di creare o rafforzare pregiudizi;
  3. essere costruita e testata per garantire sicurezza;
  4. essere riconducibile alla responsabilità delle persone;
  5. incorporare principi di privacy by design;
  6. essere sostenuta da elevati standard di eccellenza scientifica.

Al prossimo appuntamento con Maria Elena Mancini e DAB Sistemi Integrati Srl




Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi

Altri articoli di Marta Marcias

Altre pagine consultate