Novità: il credito di imposta per i campionari della gioielleria
CONFINDUSTRIA MODA è la Federazione che riunisce le imprese e le associazioni italiane del settore tessile moda e dell’accessorio.

Novità: il credito di imposta per i campionari della gioielleria

Oggi è a disposizione delle aziende orafe un nuovo strumento per alimentare il Made in Italy creativo.

Con il parere del Ministero per lo Sviluppo Economico del 29 settembre 2017, è stato confermato che anche la gioielleria rientra tra i settori del Made in Italy creativo (settori moda, tessile, gioielleria, occhiali, ceramica) e che pertanto le aziende del comparto del prezioso potranno beneficiare degli investimenti “in attività di ricerca industriale e di sviluppo pre-competitivo finalizzate alla realizzazione di campionari”.

Per meglio approfondire questa opportunità e spiegare le modalità e le procedure formali per permettere alle aziende interessate di utilizzare il credito già all’interno del bilancio 2017, FEDERORAFI, in collaborazione con l’associazione dell’occhialeria (ANFAO), ha organizzato un seminario di approfondimento dal titolo “Credito d’imposta per lo sviluppo dei campionari per le imprese degli occhiali e dell’oreficeria” che si è svolto presso la nuova sede di Confindustria MODA a Milano il 6 febbraio 2018.

Grazie quindi alla normativa vigente, le aziende del Made in Italy possono ottenere un credito d’imposta fino a 20.000.000 di euro pari al 50% degli investimenti (personale interno e consulenze esterne) sostenuti per lo sviluppo dei nuovi campionari, da utilizzare in compensazione con modello F24 a partire dall’anno successivo a quello degli investimenti. Tale misura riguarda l’anno 2017 e potrà essere utilizzata anche per le spese di 2018, 2019 e 2020.

Le attività aziendali interessate sono riferite alle seguenti fasi:

  1. ricerca ed ideazione estetica;
  2. realizzazione dei prototipi;
  3. preparazione del campionario o delle collezioni;
  4. promozione del campionario;
  5. gestione del magazzino campioni.

Le prime due sono sempre riconducibili a ricerca e sviluppo, mentre le altre 3 sono agevolabili solo se collegate alla realizzazione di un prodotto nuovo o sostanzialmente modificato. Le iniziative possono anche essere finalizzate alla sola acquisizione di nuove conoscenze tecnologiche o di studi di fattibilità per la realizzazione successiva di nuovi prodotti o processi produttivi.

Le spese ammissibili sono quelle relative a:

  • A.  Personale dipendente (o collaborazione co.co.co) impiegato nelle attività di sviluppo dei nuovi prodotti;
  • B.   Quote di ammortamento delle spese di acquisto di strumenti e attrezzature di laboratorio, in relazione alla misura e al periodo di utilizzo per l’attività di sviluppo;
  • C.  Contratti di ricerca e sviluppo con Consulenti tecnici qualificati, imprese, enti di ricerca o università;
  • D.  Consulenze esterne per brevetti e altre privative industriali.

Nel corso della riunione sono state illustrate le novità introdotte dal recente parere ministeriale e, al termine, gli esperti si sono dedicati ad incontri face to face con i partecipanti nei quali valutare le opportunità sia rispetto al Credito d’Imposta Ricerca e Sviluppo, sia alle altre agevolazioni al momento disponibili, quali Iper- e Super-Ammortamento Industria 4.0, Agevolazioni fino al 90% per il deposito di Marchi, Patent Box.

La Segreteria di Federorafi è a disposizione delle aziende associate per fornire ulteriori informazioni e riferimenti sull'argomento: web@federorafi.it


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