O SEI CONTROVERSO O NON STA SUCCEDENDO NIENTE
Peccare d'audacia cercando di strappare a forza dagli occhi l'attenzione dei visitatori, immolare vacche sacre e disturbare una certa categoria di habituè di mostre d'arte sono in parte le ragioni per le quali abbiamo creato Vertigo Syndrome.
Nel breve termine questa scelta ci costerà certamente qualche visitatore facendoci guadagnare anche un pò di testimonianze negative ma quello che noi ci siamo messi in testa di fare fin dall'inizio non è cercare di essere i migliori nel campo delle mostre d'arte ma gli unici a fare le mostre d'arte come le facciamo noi...
Le Mostre d'Arte come le facciamo noi dividono il pubblico, non sono annacquate per piacere un pò a tutti. Una metà dei visitatori le adora una metà le detesta.
Non tutto piace a tutti, e a noi va bene così, perché sentiamo di aver forzato il limite al quale si fermano le altre mostre.
Secondo noi la maggioranza delle mostre d'arte fatte oggi sono noiose, pensate e allestite per un pubblico di visitatori che alla fine son sempre gli stessi elementi con una visione radicale dell'arte e della cultura, e per questa ragione risultano abbastanza lontane da chi invece non ne sa nulla delle opere di quella mostra ma sarebbe curioso di saperne.
E poi mancano quasi sempre i fattori - Intrattenimento ed Evasione -. Al massimo si offrono esperienze immersive virtuali, che, bellissime le prime volte ma poi hanno sempre quel gusto di "già visto".
Stiamo parlando della Mostre D'Arte come sono pensate e organizzate, ovviamente, non delle opere esposte.
Le pennellate esagerate e cariche di colori esplosivi dei quadri di Van Gogh o una bellissima serie di uova di Fabergè incanteranno chiunque sempre anche esposte sugli scaffali del PAM illuminati a neon. Casomai si tratterà solo di essere bravi a disporle, illuminarle rispettando colori e forme e avendo cura di progettare bene gli spazi allestitivi per favorire l'afflusso di visitatori.
E non si tratta solo dei visitatori di questo tempo che sono diventati più esigenti, distratti e annoiati... una mostra che è noiosa adesso probabilmente lo sarebbe stata anche venti anni fa e sarà noiosa anche tra venti anni.
Una mostra d'arte che oggi appare ideata e allestita in modo da produrre un risultato simile a tutte le altre avrà pochissime possibilità di distinguersi tra una decina di anni con un pubblico diverso.
Noi invece cerchiamo di pensare a un modello di mostra duraturo nel tempo, che vada soltanto arricchito via via.
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Va fatto notare quanto sia audace quello che facciamo, ma anche quanto in fondo sia convenzionale.
La mostra Yokai, ad esempio, è provocatoria perché accosta i Pokemon e Naruto a Hokusaki e Utamaru, richiamando quindi otaku dei manga coi capelli blu e serissimi cultori dell'arte giapponese. Non perché espone le opere in teche piene d'acqua o sui seni nudi di formose ragazze asiatiche. La mostra Stregherie sulla visione della figura della strega nei secoli, aveva il suo curatore che faceva visite guidate ai visitatori accompagnandoli a vedere le stampe esposte e raccontando dei vari periodi storici nei quali erano state prodotte. Non li ha convocati a mezzanotte in circolo attorno a un pentacolo dipinto sotto una quercia maledetta.
Non cerchiamo lo scandalo in tutto quanto, la controversia e l'anti convenzione in ogni aspetto. Al contrario cerchiamo innovazioni rivoluzionarie solo in pochi aspetti mirati, e questo ci basta.
Non si può violare ogni singola convenzione contemporaneamente. Per essere adeguatamente controversi, ma non incomprensibili, bisogna studiare in modo matto e disperato il proprio campo specifico per essere in grado di decidere quali limiti infrangere e quali rispettare.
Non tutte le convenzioni meritano di essere infrante, perché solitamente infrangerne troppe sconvolge e confonde... e a meno che lo scopo non sia proprio quello di scioccare le persone andrebbe evitato.
Rappresentare una rottura, un dissestamento culturale, una martellata alle convenzioni comuni e provocare scandalo resta comunque un valido obbiettivo per vari motivi, ma in questo caso non è quello al quale miriamo noi.
Quello che cerchiamo di fare è essere sia sorprendenti sia accessibili, anche scioccanti talvolta ma non in modo gratuito, lo scopo è trovare il modo di coinvolgere sempre di più i visitatori, invitarli in un mondo che conoscono, nel quale si sanno muovere e che li faccia sentire comodi...
...o almeno che lo faccia coi visitatori che sono i visitatori che vogliamo per le nostre mostre, quelli per i quali le abbiamo pensate curandole in ogni aspetto.
Le nostre mostre d'arte possono non essere per tutti, ma questo per noi è un segno che abbiamo creato qualcosa di nuovo e davvero originale.