In Occasione Del Lancio Dei Contenitori Jungle Per Cibo Etnico, Esploriamo Insieme Il Gusto Globale. Prima Tappa: La Frittura Giapponese.
La cucina giapponese è rinomata per la sua varietà e raffinatezza, caratteristiche che emergono brillantemente anche nei suoi metodi di frittura.
Nonostante la tempura sia probabilmente la più famosa fra le preparazioni fritte del Giappone, esistono diverse altre tecniche che meritano attenzione.
Vediamole più da vicino esplorando il mondo dei fritti nipponici.
Tempura: L'Inizio di Tutto
La tempura, un insieme di pesce e verdure pastellate con uova, acqua, farina e poi fritti, ha radici storiche che già ai tempi avevano sentori moderni di mix culturale.
Questa tecnica di cottura infatti è risalente ai missionari portoghesi del XVI secolo, che introdussero in Giappone la pratica di friggere il cibo in olio durante i periodi di astinenza religiosa chiamati Quattro Tempora in cui non era permessa la consumazione di carne. Si pensa che è proprio dal nome di questi periodi che nasce il termine tempura.
La preparazione si diffuse rapidamente inizialmente nelle classi più ricche poi nell’arco del tempo è diventando un piatto popolare soprattutto nei mercati.
Soage: Semplicità e Gusto
Il soage è una tecnica di frittura senza pastella che prevede l'immersione diretta dell'ingrediente, come patate, melanzane o zucca, nell'olio.
Un esempio di questo metodo è il Nasu Miso, una melanzana fritta e successivamente cotta al forno, servita con salsa miso e sesamo tostato.
Karaage: La Versatilità del Pollo
Il karaage, una frittura che utilizza un mix di farina e fecola di patate senza uova e acqua, è ideale per il pollo. Questo metodo consente di mantenere la carne umida all'interno e croccante all'esterno. È popolare anche in versione fredda, spesso inserita nei “bento” per pranzi scolastici o lavorativi.
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Hakusenage: Specialità di Pesce
L'hakusenage utilizza una pastella di acqua e fecola di patate, perfetta per friggere il pesce intero senza squamarlo. Questa tecnica conferisce al pesce una texture croccante e dorata.
Furai: Croccantezza Definitiva
Il furai è il metodo di frittura che prevede l'uso di una pastella di farina e uova seguito da una panatura in panko, un pangrattato giapponese grossolano che conferisce una croccantezza unica. Questo metodo è comune per gamberi, ostriche e pesci bianchi e si adatta bene anche alle carni, come nel caso del katsu (cotoletta giapponese).
Salse e Accompagnamenti
Le fritture giapponesi sono spesso servite con salse specifiche che ne esaltano i sapori. La salsa più comune è a base di salsa di soia, mirin e dashi, ma anche salse più ricche come quella del tonkatsu o la tartare sauce giapponese, arricchita con cetriolo, maionese e uova sode, sono molto apprezzate.
Agemono Mix: Un Omaggio alla Diversità
Il ristorante IYO di Milano, guidato dallo chef Katsumi Soga, propone l'Agemono Mix, una selezione di fritti che celebra le varie tecniche. Questo piatto, servito con salsa bisque e maionese allo yuzu kosho, rappresenta un vero e proprio tributo alla ricca tradizione delle fritture giapponesi.
Questo panorama di metodi di frittura evidenzia la profondità e la versatilità della cucina giapponese, dimostrando come un semplice concetto culinario possa evolversi in una varietà di espressioni gustative, ognuna con la propria unicità e raffinatezza.
Agente Lazio Plurimandatario
8 mesiInteressante!…