Oltre il visibile. Verso un nuovo modo di fare pittura.
Vasilij Kandinskij, Giallo-rosso-blu (1925), Parigi, Centre Georges Pompidou

Oltre il visibile. Verso un nuovo modo di fare pittura.

Il desiderio di andare oltre la pura rappresentazione della realtà e la ricerca delle leggi nascoste dell’Universo e di una nuova spiritualità sono gli elementi che accomunano i primi tre protagonisti del nostro neonato podcast: Vasilij Kandinskij, Piet Mondrian e Kazimir Malevič .

Probabilmente ti sarai chiesto che cosa spinge questi artisti ad eliminare completamente l’oggetto dai propri quadri riducendo tutto a forma e colore.

Le radici di questo cambiamento sono da ricercare nella crisi della società dei primi decenni del Novecento, un secolo segnato dai grandi cambiamenti:

  • la trasformazione del processo di produzione avviato dalla rivoluzione industriale e la conseguente crisi del ruolo dell’arte e degli artisti nella società.
  • la nascita della psicoanalisi e la scoperta dell’inconscio di Freud.
  • La nascita dell’irrazionalismo in contrapposizione al positivismo e alla fiducia nel progresso.
  • la diffusione della Teosofia, dottrina esoterica il cui scopo era la ricerca delle leggi inesplicate della natura e delle capacità latenti dell’uomo attraverso lo studio e il confronto tra religione, filosofia e scienza.
  • l’invenzione della fotografia che permetteva per la prima volta di rappresentare un’immagine fedele alla realtà mettendo in discussione il ruolo stesso dell’artista. Si parlava di “fine della pittura”, ma le cose andarono diversamente.

È in questo contesto che nacquero le Avanguardie artistiche.

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