Oltre l’imballaggio: una nuova sfida per la plastica e l’economia circolare
Le materie plastiche sono una componente fondamentale della vita quotidiana moderna. Quando si parla di plastica e sostenibilità, il dibattito si concentra spesso sugli imballaggi. Ma conosciamo davvero l'impatto delle plastiche non da imballaggio? Le ultime notizie dell'Agenzia europea dell'ambiente (EEA) evidenziano come esista un'enorme quantità di materie plastiche utilizzate in settori diversi, per le quali manca una gestione ottimale in termini di consumo e riciclo. Questo articolo analizza alcuni dati recenti e le sfide future in questo ambito, proponendo alcune possibili soluzioni.
Consumi e gestione delle plastiche non da imballaggio: un quadro spesso trascurato
Secondo l'EEA, le plastiche non da imballaggio costituiscono una parte significativa dei rifiuti plastici, ma il loro impatto è sottostimato. Nel 2019, il consumo di plastica non legata all'imballaggio ha raggiunto circa il 40% del totale dei materiali plastici prodotti in Europa. Questi materiali trovano impiego in settori come l'automotive, l'edilizia, l'elettronica e l'industria tessile. Tuttavia, il consumo complessivo di plastiche non da imballaggio potrebbe rappresentare fino al 74% del consumo totale di plastica nell'UE, poiché molti prodotti a lunga durata utilizzano plastica che non è immediatamente smaltita (RegionieAmbiente, ESPER).
Un dato allarmante è che il tasso di riciclo delle plastiche non da imballaggio rimane estremamente basso, attorno al 30%. Questo si deve alla mancanza di una normativa chiara e alla difficoltà di separare le due tipologie di rifiuti. Infatti spesso quelli da imballaggio seguono processi di gestione più chiari e regolamentati.
Una panoramica
Le plastiche non da imballaggio sono utilizzate in una vasta gamma di settori industriali. Alcuni esempi includono:
Un aspetto cruciale è la difficoltà di raccolta e gestione dei rifiuti plastici in questi settori. L'assenza di una metodologia unificata per la gestione dei rifiuti non da imballaggio rende difficile raggiungere una vera economia circolare.
Obiettivi di riciclaggio e riutilizzo: siamo sulla strada giusta?
L'Europa ha stabilito ambiziosi obiettivi di riciclaggio per le materie plastiche, ma la realtà ci mostra che siamo lontani dal raggiungerli. La Commissione Europea ha fissato l'obiettivo del 50% di riciclo delle plastiche non imballaggio entro il 2030, ma al momento ci mancano dati precisi e completi sui flussi di queste materie prime secondarie. L'EEA segnala che, ad oggi, diverse nazioni stanno faticando a rispettare questi target.
Le sfide legate alla tracciabilità e alla gestione delle plastiche non da imballaggio evidenziano la necessità di una maggiore trasparenza nei processi produttivi e di smaltimento. Secondo un report della EEA di settembre 2024, il 60% dei rifiuti plastici non da imballaggio continua ad essere incenerito o conferito in discarica, con gravi impatti ambientali.
La necessità di una metodologia standardizzata: decidere oggi per investire nel futuro
Un passo fondamentale per migliorare la gestione delle plastiche non da imballaggio è lo sviluppo di una metodologia standardizzata, come suggerisce del resto il briefing dell’EEA, per il tracciamento e la gestione dei rifiuti in questi settori. Questo permetterebbe di:
Un approccio strutturato consentirebbe una migliore pianificazione delle politiche di gestione dei rifiuti e degli investimenti nel settore.
Politiche attuali dell'Ue e misure future: Circular Economy e responsabilità estesa del produttore
L'Unione Europea ha fatto passi avanti con il Pacchetto Circular Economy, ma c’è ancora molta strada da fare per quanto riguarda le plastiche non da imballaggio. Attualmente, il focus è principalmente sugli imballaggi, ma l’implementazione di regimi di responsabilità estesa del produttore (EPR) per le plastiche non imballaggio potrebbe essere la chiave per garantire un riciclo efficace. Questo comporterebbe:
Il futuro delle plastiche non da imballaggio: una sfida da non rimandare
La gestione delle plastiche non da imballaggio rappresenta una sfida complessa, ma non impossibile. Con politiche mirate, metodologie standardizzate e l’introduzione di regimi di responsabilità estesa del produttore, è possibile invertire la rotta. Ora è il momento di agire e di coinvolgere l’intero ecosistema, dall’industria ai consumatori finali.
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Bibliografia e Sitografia