ORIENTAMENTO AL LAVORO

“Un’abilità sociale fondamentale è l’empatia, ossia il comprendere i sentimenti altrui e la capacità di assumere il loro punto di vista, rispettando i diversi modi in cui le persone considerano una situazione”. Sicuramente per vivere meglio, ma anche per raggiungere il successo nella vita professionale. Nonostante le emozioni e gli stati d’animo possano sembrare concetti insignificanti dal punto di vista aziendale, hanno tuttavia conseguenze concrete sull’effettivo svolgimento del lavoro.

Una leggera ansia da parte del leader può segnalare la presenza di dettagli che richiedono maggiore attenzione e riflessione. Un’improvvisa ondata di collera può attirare l’attenzione di un leader su un problema urgente, riorientando le sue energie nella ricerca di una soluzione. Uno stato di ansia moderata, come quella generata da una scadenza imminente, può catalizzare l’attenzione; tuttavia una condizione di disagio prolungato può danneggiare i rapporti fra il leader e i collaboratori, arrivando a intralciare le prestazioni professionali, giacché diminuisce la capacità di elaborare informazioni e di reagire in modo efficace.

 Uno stato d’animo ottimista, d’altro canto, stimola spesso le competenze essenziali per lo svolgimento di un buon lavoro. Sia gli stati d’animo positivi sia quelli negativi tendono a perpetuarsi, in parte perché distorcono ricordi e percezioni: quando ci sentiamo ottimisti, percepiamo il lato positivo in ogni situazione e rammentiamo gli aspetti piacevoli a essa collegati; quando invece il nostro stato d’animo è negativo, non possiamo fare a meno di considerare il rovescio della medaglia. Ecco perché un rapporto sgradevole con il capo può rendere una persona prigioniera di uno stato di profondo disagio, in cui mente e corpo non trovano pace.




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