Partite Iva, via libera alla rateizzazione del secondo acconto: le novità

Partite Iva, via libera alla rateizzazione del secondo acconto: le novità

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Anche quest’anno le Partite Iva potranno beneficiare di una maggiore flessibilità per il pagamento del secondo acconto delle imposte sui redditi. Gli autonomi con un volume d’affari fino a 170mila euro avranno la possibilità di posticipare il versamento a gennaio 2025 e rateizzarlo in cinque quote mensili, con l’ultima rata prevista a maggio. La misura, introdotta per la prima volta lo scorso anno, è stata confermata grazie al pressing della Lega, che ha presentato tre emendamenti per replicare questa soluzione nel decreto fiscale e nella manovra 2025 (LEGGI ANCHE: Irpef, polemiche sulla aliquota aggiuntiva per i ceti medi. Mef nega: “Imposta diminuirà").

Come funziona la proroga

La scadenza del secondo acconto, originariamente fissata per il 30 novembre e poi slittata al 2 dicembre, verrà ulteriormente posticipata al 16 gennaio 2025. I contribuenti interessati potranno scegliere tra due opzioni:

  • Pagamento in un’unica soluzione entro gennaio.
  • Rateizzazione in cinque quote mensili, con scadenze il 16 di ogni mese da gennaio a maggio.

L’obiettivo è fornire una maggiore elasticità nei pagamenti fiscali, consentendo ai lavoratori autonomi di affrontare con più serenità le scadenze senza dover ricorrere a prestiti o affrontare sanzioni (LEGGI ANCHE: Detrazioni, dal 2025 stretta per i redditi superiori a 75mila euro. Cosa cambia).

I numeri e il successo del 2023

Nel 2023, oltre 276mila Partite IVA hanno scelto questa modalità di pagamento:

  • 83.233 soggetti rientranti nell’Irpef.
  • 193.044 titolari di regimi minimi e forfettari.

La rateizzazione ha prodotto uno spostamento di cassa per circa 600 milioni di euro, confermando l’interesse verso questa misura. Alberto Gusmeroli, presidente della commissione Attività produttive della Camera, parlando al Messaggero ha definito il risultato un passo avanti importante: "Per la seconda volta in 50 anni le tasse non si pagheranno in anticipo, ma ad anno concluso e reddito guadagnato" (LEGGI ANCHE: Manovra, fringe benefit esentasse per chi si trasferisce a 100km per lavoro).

Altre proposte in campo

Oltre alla conferma della proroga, la Lega ha avanzato ulteriori emendamenti, tra cui:

  • Dilazionamento dei contributi previdenziali e assistenziali, finora esclusi dalla rateizzazione.
  • Estensione della platea dei beneficiari a tutte le persone fisiche, le società di persone e di capitale, e le associazioni soggette agli Indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa). Per questi soggetti, la rateizzazione potrebbe arrivare fino a giugno 2025 (LEGGI ANCHE: Agenzia delle Entrate, in arrivo 3 milioni di lettere ai contribuenti su omissioni).

Verso una riforma strutturale

L’obiettivo, secondo Gusmeroli, è rendere strutturale la rateizzazione del secondo acconto di novembre, estendendo il beneficio a una platea più ampia, inclusi dipendenti e pensionati con redditi aggiuntivi. Si punta anche a includere nella rateizzazione i contributi, per offrire un supporto più completo ai contribuenti (LEGGI ANCHE: Flat tax, ipotesi tetto massimo fino a 50 mila euro per il lavoro dipendente. Cosa sapere).

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