Pensieri di corsa - 1 - Avere cura

Pensieri di corsa - 1 - Avere cura

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Credo capiti a tanti che corrono a livello amatoriale: correre e pensare, riflettere su sé stessi, la propria vita e sui fatti che stanno accadendo.

In questi giorni riesco ad allenarmi percorrendo avanti e indietro i duecento metri della via dove abito, al mattino presto e in un silenzio quasi irreale, rotto dal cinguettio degli uccelli e spesso dalle sirene delle ambulanze, in lontananza per fortuna.

Ho pensato di provare a condividere alcuni “pensieri di corsa” su quanto questo brutto periodo ci stia cambiando e sulle sfide che il virus credo ci ponga.

Il primo pensiero riguarda le donne.

Alcuni giorni fa scienziati e opinionisti ci hanno intrattenuto per ore sulla bassa incidenza di donne contagiate dal virus, chiedendosi perché e ipotizzando che le donne potessero essere le prime a riprendere il lavoro per riavviare la macchina dell’economia italiana.

Se fosse vero, ci accorgeremmo di quanto poco posto hanno le donne nel nostro tessuto produttivo e soprattutto di quanto siano poco presenti le figure femminili in ruoli di responsabilità.

E che dire della politica? Dove i capi politici, uomini di tutti gli schieramenti, ci hanno somministrato per giorni hashtag su questa o quella città che non si ferma per poi fare rovinosamente marcia indietro e chiedere di chiudere tutto.

Ed il pensiero corre… a quelle donne che ho avuto la fortuna di incontrare nelle mie esperienze di formatore e consulente, a come siano tutte tecnicamente preparate ma soprattutto alla loro, credo naturale, capacità di avere cura: con loro spesso l’ultimo argomento a fine giornata non è a riguardo delle attività fatte, dell’andamento aziendale, ma riguarda le persone, i loro problemi e le difficoltà di riuscire a farle lavorare bene perché loro vogliono farlo.

E’ il loro modo di stare in azienda, di vivere la relazione direi ed il pensiero corre… ad un’altra situazione difficile, una guerra mondiale e all’esperienza incredibile condotta dall’industria statunitense con il programma Training Within Industry: migliaia di donne, che non avevano mai lavorato, hanno sostenuto lo sforzo bellico anche grazie a come sono state in grado di istruire, a come hanno costantemente migliorato il loro modo di produrre usando quello di cui disponevano e a come hanno saputo affrontare i problemi delle persone a loro affidate. Job Relations, il fil rouge che tiene uniti i tre programmi del TWI.

Ecco allora la prima sfida che il virus lancia al mondo del lavoro: saper valorizzare pienamente le enormi capacità delle donne e saper migliorare i nostri modelli produttivi e politici per renderli più capaci di cura.

In modo che ogni persona possa essere trattata come un individuo.

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