Perchè scrivere in corsivo i propri progetti è abilità da PRO (e perché anche Microsoft sta usando gli studi delle neuroscienze che lo provano)

Perchè scrivere in corsivo i propri progetti è abilità da PRO (e perché anche Microsoft sta usando gli studi delle neuroscienze che lo provano)

Lo sapevi che Leonardo da Vinci scriveva da destra a sinistra in modo speculare, così da rendere necessario mettere i suoi scritti davanti ad uno specchio per poterli leggere?

Sai perché lo faceva?

Perché nessuno potesse leggere o copiare di nascosto i suoi PROgetti.

In questo articolo ti anticipo una rivelazione che è contenuta nelle pagine iniziali del libro-agenda-diario che pubblicherò a fine anno.

Secondo te, i PRO (l'elite di coloro che ottengono il massimo nel campo in cui sono più appassionati) quando devono scrivere le loro cose più importanti, picchiettano tastiere e touchscreen o aprono il loro blocchetto e ci scrivono di proprio pugno sopra?

Ti faccio vedere cosa fa sir Richard Branson sin da quando è ragazzino.

Tutti i suoi PROgetti e tutte le sue aziende sono nate e si sono sviluppare con le idee contenute negli appunti scritti di getto a mano sui suoi famosi taccuini, in qualsiasi momento della giornata, raccogliendo intuizioni e soluzioni estemporanee.

I più recenti studi delle neuroscienze e della psicologia rivelano un legame profondo tra la scrittura manuale e lo sviluppo della introprospezione, della disciplina e della creatività di una persona.

Infatti le mani sono una appendice del corpo, in comunicazione diretta con il cervello. E nell’evoluzione umana il cervello si è sviluppato congiuntamente alle capacità manuali: manipolative, prensili, tattili… 

Per mezzo delle mani riusciamo ad attivare in perfetta sincronia diverse aree encefaliche. 

Quindi il semplice atto della scrittura è una prima forma di ragionamento che si trasforma in azione compiuta quando i tuoi pensieri sono diventati dichiarazioni di intento "NERO SU BIANCO".

Quando scriviamo liberi da vincoli, non avendo paura di sbagliare, senza dovere seguire rigide regole accademiche, senza rigori e impostazioni il nostro “io” si libera e il pensiero scorre fluente, dando sfogo alla creatività. Tutto questo avviene, per la scrittura, per il disegno, per una composizione musicale scritta di getto a mano libera. 

Nell’uso di strumenti informatici questa libertà viene a ridursi, l’“io” creativo lascia il posto alla parte esclusivamente razionale di noi.

In una ricerca dell’Università dell’Indiana, condotta dalla psicologa Karin Harman James, è risultato che la scrittura manuale è in grado di attivare importanti processi cognitivi e di generare un’attività neuronale più intensa rispetto alla scrittura su tastiera, tanto che l'uso precoce delle tastiere non favorirebbe lo sviluppo mentale dei bambini.

“I bambini capaci di scrivere a mano hanno fatto registrare un’attività neuronale molto più sviluppata rispetto all’altro gruppo testato, comprovando l’importanza della produzione manuale di segni bidimensionali" dice la James. 

Un altro risultato importante a favore del corsivo viene dallo studio di Virginia Berninger dell’Università di Washington: “In termini di costruzione del pensiero e delle idee, c’è un rapporto importante tra cervello e mano. La scrittura manuale in corsivo (e cioè con lettere legate tra loro) accende massicciamente aree del cervello coinvolte anche nell’attività del pensiero, del linguaggio, e della memoria”, dice l'esperta.

“Le persone che scrivono a mano libera non solo producono più parole e più rapidamente di quanto facciano su una tastiera, ma esprimono anche più idee. Inoltre l’acquisizione e l’apprendimento di nozioni e comportamenti possono migliorare grazie a un gesto fisico, ossia prendere appunti a mano.”

Nel mio piccolo, ho messo nero su bianco in un libro tutte le mie ricerche sull'ingegneria dei risultati e tutte le mie sperimentazioni sulla PROduttività, sperimentazioni "senza paracadute" e talvolta controPROducenti (i momenti in cui andrai avanti come un treno devono vendicare tutti quei momenti di crisi in cui stavi andando a fondo come un piombo).

Ho scoperto che c'è una sola ricetta, e che la nostra vita richiede scienza ed arte come la gastronomia (e io non so cucinare quindi parto svantaggiatissimo).

Il mio sarà un libro di "cucina" con una sola ricetta, gli ingredienti e pure i fornelli (o il Bimby) con tutte le stoviglie per sperimentarla subito. Tu deciderai che "piatti" preparare, e lo farai scrivendo e riassumendo di giorno in giorno.

Diventare veramente PRO richiede azioni compiute e abitudini sistemiche quotidiane, che diventano piacevoli soprattutto nel momento in cui si vince la propria inerzia e ci si mette sui binari come i treni. Non solo preparazione, talento e ispirazione, quindi...

Ricorda: scrivi sempre a mano e in corsivo le cose che vuoi comporre, ricordare, realizzare. E porta con te sempre penna e quadernetto preferiti per farlo.




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