Perché Curiosità e Attitudine sono essenziali nel Life Sciences & MedTech?
Nel dinamico panorama dell’industria Life Sciences e MedTech, il progresso tecnologico e scientifico è il fulcro del nostro lavoro. Tuttavia, spesso dimentichiamo che alla base di ogni innovazione ci sono persone che si impegnano quotidianamente, guidate non solo da competenze tecniche (evidentemente), ma anche da un'attitudine e una curiosità che trascendono il comune senso del dovere. Come Amministratore Delegato di una multinazionale, mi sono reso conto, che l'Attitudine al Lavoro e più in generale la Cultura della Curiosità siano gli elementi fondamentali che determinano il successo a lungo termine delle nostre aziende. Purtroppo sia l’una che l’altra stanno diventando sempre più difficili da trovare sia nelle figure senior sia nelle nuove generazioni che si affacciano al mondo del lavoro.
L'Attitudine al Lavoro: un valore (troppo) spesso sottovalutato?
L'Attitudine al Lavoro rappresenta la forza motrice che distingue i semplici dipendenti dai veri professionisti e forse anche dai veri talenti. Non si tratta solo di portare a termine le proprie mansioni (che dovrebbe essere il mandato di ognuno di noi), ma di farlo con la giusta passione, l’autentica dedizione e una sana mentalità orientata a migliorare prima se stessi e poi l’ambiente del lavoro dove operiamo. Oggi i percorsi di carriera tradizionali spesso privilegiano la stabilità e la conformità: è proprio in questo modo che rischiamo di perdere di vista l'importanza di valorizzare e coltivare l'attitudine individuale. Spesso, durante un colloquio di lavoro, ho ricercato l’“attitudine” prima ancora che una competenza. Le competenze si possono imparare, l’attitudine no.
Attitudine e Innovazione
Un'attitudine positiva al lavoro non solo migliora la produttività, ma stimola anche la creatività e l'innovazione. Quando i dipendenti sono motivati e si sentono valorizzati, sono più propensi a proporre idee innovative e a cercare soluzioni a problemi complessi. Questo è particolarmente vero nel settore Life Sciences e MedTech, dove le sfide sono complesse e richiedono un approccio proattivo e orientato alla risoluzione dei problemi. delle nostre persone.
Non viviamo in ambienti stabili e dai confini definiti, per questo dobbiamo coltivare e far crescere – quando c'è, ovviamente – la volontà di fare la differenza, in maniera sana e autentica.
Harvard Business Review evidenzia come “un ambiente di lavoro positivo possa migliorare significativamente l'innovazione, la produttività e il benessere dei dipendenti”. Questo ci ricorda che creare un ambiente che promuova un'attitudine positiva non è solo una buona pratica di gestione, ma una necessità strategica per il successo a lungo termine.
Ma è ancora vero che la Motivazione è il motore del Successo?
Ogni tanto ho qualche dubbio a riguardo. Probabilmente però la motivazione è ancora uno degli elementi più potenti che possiamo coltivare nelle nostre organizzazioni. Quando i dipendenti sono motivati – sinceramente, genuinamente e non per mero ossequio verso il capo o ancora peggio, per interesse – non solo sono più produttivi, si sentono realizzati e soddisfatti del loro lavoro.
Sgombriamo il campo dall’ipocrisia generale: il denaro conta molto ma non può essere tutto, purtroppo o per fortuna.
La motivazione può derivare da molte fonti: riconoscimento, opportunità di crescita, un senso di scopo e, soprattutto, l'opportunità di lavorare su progetti che appassionano.
Non sarebbe male creare un ambiente che valorizzi l'Attitudine
Come leader, mi sento il dovere ed il mandato di promuovere una cultura che riconosca e premi non solo i risultati finali, ma anche l'impegno e l'entusiasmo dimostrati durante il percorso. Spesso mi trovo a disagio quando devo riconoscere un risultato che però è stato ottenuto in maniera disarticolata, conflittuale, negativa, litigiosa. Allora potrebbe essere un buon inizio immaginare programmi di riconoscimento, opportunità di crescita professionale e un ambiente di lavoro inclusivo e supportivo. Solo così possiamo garantire che l'attitudine al lavoro diventi un valore centrale all'interno delle nostre organizzazioni e dove il “feedback”, quello vero e non il corridoismo dai sorrisoni facili possa trovare uno spazio importante.
La “Cultura della Curiosità” è il cuore della nostra evoluzione
La Curiosità è il vero e solo carburante dell'innovazione. Senza la volontà di esplorare l'ignoto e di porre domande critiche – con un’attitudine al lavoro autenticamente positiva – non ci sarebbero progressi tecnologici o scientifici. Tuttavia, in molte aziende, la cultura della curiosità viene sacrificata in nome della conformità, della sicurezza, dell’abitudine. Questo è un errore che non possiamo più permetterci di fare, specialmente nel nostro settore, dove l'innovazione è essenziale per il miglioramento della salute e del benessere umano.
Per promuovere una cultura della curiosità, è fondamentale creare un ambiente in cui i dipendenti si sentano liberi di esplorare nuove idee e di sperimentare senza paura di fallire e soprattutto che abbiano il coraggio di farlo in maniera costruttiva, positiva e non per il banale gusto di essere la o il bastian contrario. Questo può essere facilitato attraverso:
Consigliati da LinkedIn
Non amo citare esempi fuori dal settore Life Sciences e MedTech, ma in questo caso può essere utile. Secondo un case study della Harvard Business School, "Google incoraggia i suoi dipendenti a dedicare il 20% del loro tempo a progetti che li appassionano, promuovendo una cultura della curiosità che ha portato ad alcuni dei prodotti più innovativi dell'azienda". Questo esempio illustra come l'incoraggiamento della curiosità possa portare a risultati straordinari.
Il ruolo dei Leader nella promozione della Curiosità
I leader devono essere i principali promotori della cultura della curiosità. Questo significa non solo sostenere le iniziative innovative, ma anche essere modelli (sani e non necessariamente “standard”) di comportamento, mostrando curiosità e apertura mentale nelle proprie azioni quotidiane. I leader dovrebbero incoraggiare il pensiero critico e le domande aperte, creando un ambiente in cui il fallimento è visto come un'opportunità di apprendimento piuttosto che come una sconfitta. E soprattutto avere il coraggio – se si è leader per davvero – di dare risposte alla sana e non perniciosa curiosità.
Uno studio della Harvard Business Review sottolinea che "i leader curiosi creano team più collaborativi e innovativi, capaci di affrontare le sfide con maggiore efficacia". Pertanto, il nostro compito come leader è di alimentare questa curiosità in ogni membro del team, indipendentemente dal ruolo.
Allo stesso modo, MIT Sloan Management Review mette in luce come la curiosità sia fondamentale per la leadership innovativa, affermando che "la curiosità spinge i leader a esplorare nuove idee e a cercare soluzioni innovative ai problemi complessi". La collaborazione tra dipartimenti, ad esempio, può stimolare il pensiero creativo e portare a soluzioni innovative.
E’ ora di darsi una mossa?
Nel settore Life Sciences e MedTech, abbiamo la responsabilità di guidare il cambiamento e di promuovere una cultura che valorizzi l'Attitudine al Lavoro e la Curiosità. Questo non solo migliorerà la nostra capacità di innovare, ma contribuirà anche a creare un ambiente di lavoro più soddisfacente e motivante per tutti i dipendenti.
Invito i miei colleghi e leader del settore a riflettere su come possiamo meglio incoraggiare e sostenere questi valori all'interno delle nostre organizzazioni. Domandiamoci:
1) Come possiamo creare un ambiente di lavoro più stimolante e motivante?
2) In che modo possiamo incoraggiare i nostri team a esplorare nuove idee e sfide?
3) Quali strumenti e risorse possiamo mettere a disposizione per promuovere l'apprendimento continuo?
Il futuro del nostro settore dipende dalla nostra capacità di coltivare questi valori. Solo attraverso un impegno concertato per valorizzare l'Attitudine al Lavoro e la Cultura della Curiosità possiamo sperare di guidare l'innovazione e di fare una reale differenza nella vita delle persone che serviamo.
Conclusioni (…o forse no!)
Il nostro settore ha davanti a sé immense opportunità. Tuttavia, per coglierle, dobbiamo andare oltre i percorsi di carriera tradizionali e consolidati, coltivando l'Attitudine al Lavoro e la Cultura della Curiosità. Solo così possiamo garantire che le nostre organizzazioni siano pronte ad affrontare le sfide del futuro e a cogliere tutte le opportunità che si presenteranno. Possiamo costruire un futuro in cui l'innovazione e il benessere siano al centro del nostro operato, migliorando sicuramente le nostre aziende, ma principalmente la vita delle persone che serviamo ogni giorno.
non potrei essere più d’accordo! 👏 hai individuato le caratteristiche chiave per offrire valore aggiunto e fare la differenza, in tutti i campi! 🤩
Sales Manager Hematology presso AstraZeneca
1 settimanaBen detto caro Roberto! La curiosità è il comburente della professionalità. Si può avere il serbatoio pieno di tutto il propellente immaginabile, della buona volontà, della competenza pluriennale, della formazione poliedrica ma senza l’”ossigeno” vitale della curiosità l’esplosione che porta a muovere le cose e a cambiarle non avverrebbe mai. Inoltre la gentilezza, e l’umiltà sono i binari su cui viaggia veloce la curiosità che sa chiedere, sa ascoltare, sa agire!
Senior Brand Lead - Respiratory presso GSK Italy 🤵 | Executive MBA 2024 at SDA Bocconi, Schools of Management 💡
2 settimaneBuongiorno Roberto! Dopo averti conosciuto e letto, sono felice - ancora una volta - di condividere l’entusiasmo per i valori dei temi citati e la passione nel comunicarli, perché la vera tregedia della vita, e più precisamente del nostro tempo, è di avere paura della luce. #culturadellacuriosità
Direttore Healthcare Data Science Lab della LIUC Università Cattaneo - Associate Dean Master Programs LIUC Business School
2 settimaneOttimi spunti Roberto, condivido appieno quanto proponi. Serve supportare questo cambio culturale con formazione, bravi leader e propositivi agenti del cambiamento.
Executive KAM | Business Development Manager - Healthcare and Life Sciences
2 settimaneCome diceva Albert Einstein " la curiosità è più importante della conoscenza' , e secondo me, è una delle qualità che la tecnologia potrà sempre più supportare, restituendoci il tempo per essere curiosi.