Perché essere su tutti i social networks (o quasi tutti).
Il mondo al giorno d'oggi, come ben saprai, va di pari passo all'innovazione tecnologica che sta cambiando velocemente il modo di vivere di noi esseri umani.
Basti pensare a quali progressi abbiamo fatto durante questi mesi di lockdown. Prima di ciò, avevi idea di cosa fosse lo smart-working? Onestamente neanche io. Eppure questo concetto ormai è diventato pane quotidiano, e forse persino la tua azienda ha attuato un piano lavorativo che permettesse a voi dipendenti di poter lavorare da casa, evitando così gli spostamenti, gli assembramenti ed eventuali contagi.
Una cosa è certa, o per lo meno sta diventato tale: più si scoprono nuove "tecniche" che favoreggiano lo stile di vita di un individuo, e meno si cercherà di tornare a quelle vecchie. E questa, sempre innovazione è.
Ma ora, passiamo all'argomento di questo mio articolo. Pensavi di aver abbandonato quei simpaticissimi grafici alle scuole superiori? Oggi, per la tua gioia, ritornano!
Qui di seguito troverai degli esempi di come un utente medio, su una piattaforma come Facebook (insights estrapolati da esso), abbia incrementato la propria presenza sul web durante quei mesi di lockdown. Premetto che i seguenti insights sono quelli di un'attività che gestisco io personalmente, perciò ho scelto dei dati che facessero notare la differenza a chi, magari, di queste cose non se ne intende granché.
La prima immagine qua sotto mostra l'andamento totale dei posts su Facebook di questa specifica azienda, basandosi su un arco di tempo settimanale. Più precisamente, la settimana che ho scelto di analizzare era quella dal 06 al 13 Gennaio 2020, dunque poco prima che si sospettasse della pandemia come la conosciamo oggi, o di un futuro lockdown. Come vedi, le varie "montagnette" che si sono formate in questo grafico, sono numeri stimati massimi di persone raggiunte nei singoli posts della pagina Facebook.
Cosa vuol dire "persone raggiunte"? Immagina che stai camminando per le vie del centro storico della tua città. Stai passando mille vetrine di negozi (scarpe, orologi, agenzie immobiliari, arredamento etc.), ma ciò non significa che ad ogni vetrina che incontri, necessariamente ti fermi a guardarla. E questo vale persino per i social media! Ogni volta che pubblichiamo un post su una pagina Facebook/Instagram, la piattaforma ci tiene ad informarci di quante persone hanno effettivamente visualizzato il post. E che sia chiaro, non stiamo parlando di "MI PIACE" o "COMMENTI", ma di utenti che nella loro "home" si sono imbattuti nel post di questa pagina, ma non necessariamente (come per le vetrine) si sono fermati a leggere o approfondire l'argomento pubblicato.
Ritornando al grafico, questa pagina Facebook ha raggiunto visualizzazioni per un massimo di circa 1200 persone nella giornata di domenica 12/01; chiaro, la maggior parte di noi la domenica non lavora, e siamo spesso in casa a far niente. Ovviamente abbiamo più tempo per farci gli affari nostri (e altrui) sui social networks, guardare più tv, passare più tempo con le nostre famiglie.
E sempre con la stessa settimana di Gennaio, ti mostro come la domenica è il giorno dove gli utenti si sono "scatenati" di più perché, come puoi vedere dal grafico, il giorno 12 ci sono state più di cento persone che hanno voluto lasciare un mi piace (sotto la voce "Reactions") su un post in particolare di questa azienda.
E ora, andiamo avanti nel tempo. Siamo ad Aprile, nel cuore del lockdown. Come anticipato prima, molti dipendenti hanno provato l'ebbrezza di poter lavorare da casa, tramite video-calls in tailleur sopra, e pantaloni del pigiama sotto. Uno spettacolo, vero?
Ma torniamo ai grafici di questa azienda che gestisco. L'arco di tempo che ho deciso di analizzare con te è quello della settimana dal 06 al 13 Aprile 2020. Puoi notare subito come l'andamento del grafico è più uniforme, perché i valori di riferimento sono più alti.
Infatti, prendendo come esempio la giornata del 07 Aprile, ovvero un martedì, notiamo che i post della pagina Facebook (in termini di visualizzazioni) hanno sfiorato la soglia delle 2000 persone. C'è proprio una grossa differenza rispetto al grafico datato Gennaio 2020. Là, le persone raggiunte erano appena 1000 durante un giorno festivo; mentre qui, le persone raggiunte non solo sono aumentate, ma erano più attive durante un giorno feriale, ergo di lavoro.
Già da questo possiamo capire la differenza di come il lockdown abbia influenzato in pochissimi mesi l'andamento di una normalissima pagina Facebook.
Prendendo poi lo stesso grafico, ma datandolo a qualche mese in più, noti come la gente abbia aumentato non solo la propria presenza sul web, ma addirittura come sia divenuta più attiva in termini di "mi piace".
Questo perché le persone, essendo a casa (seppur lavorando), hanno avuto più tempo per guardare le notizie, leggere i post dei propri amici su piattaforme come Facebook od Instagram, essere più interessate ad argomenti di vario genere [...]. E si sa: più si ha tempo, più si è propensi nell'informarsi, e più c'è la possibilità che queste nozioni lascino un ricordo/messaggio positivo all'utente che in quel momento le sta leggendo.
Per concludere questo papiro fatto di grafici e spiegazioni teoriche, vorrei passare alla pratica di tutto ciò.
La pratica consiste nell'essere più consapevoli che, a fin di bene per la propria attività, bisogna certe volte adattarsi a quello che il mercato del momento richiede. Se appunto si va verso un'era sempre più digitalizzata ed online, è necessario che anche tu ti dia da fare per mettere la tua azienda sulla stessa linea d'onda di altri.
Innovazione significa avere gli strumenti giusti per procedere verso un netto miglioramento, e proprio per questo ti dico che mai come ora, bisogna che la tua attività sia presente online il più possibile. Come citato qualche riga più in sù: più si scoprono nuove "tecniche" che favoreggiano lo stile di vita di un individuo, e meno si cercherà di tornare a quelle vecchie.
© Articolo di Irene Drusiani - Web Marketing Advisor © Settembre 2020.