Perché l’Argentina è entrata nel BRICS?

Perché l’Argentina è entrata nel BRICS?


L'allargamento dei Brics con altri sei Paesi rappresenta una svolta imponente, con i nuovo ingressi dal 1° gennaio 2024, il gruppo rappresenterà il 36% del pil mondiale e il 47% della popolazione dell'intero pianeta. Il processo di smantellamento del Dollaro USA come moneta di scambio e la perdita della sua centralità, rappresenta ormai un fatto più che una teoria.

Nulla accade mai per caso e allora potremmo chiederci ad esempio perché l’Argentina è entrata nel BRICS? La risposta potrebbe apparire sorprendente: per una “Vaca Muerta”.

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Una economia apparentemente in bancarotta, che ha da poco fatto un rifinanziamento record del suo debito pubblico per 36 miliardi di $, che ci fa in un consesso di paesi che cercano una alternativa al FMI e tutti assetati di opportunità e risorse? La risposta potrebbe venire dalle rocce. Infatti tra le rocce dell’Argentina si trova la seconda maggiore riserva mondiale di gas e la quarta di petrolio. Cosa non proprio banale, se si pensa alla sete di energia che c’è nel mondo e ad un paio di altri fattori geopolitici.

Infatti bisogna tener conto che con l’impennata dei tassi di interesse in USA e in EU - a seguito dell’inflazione reputata al momento tanto devastante da far crescere in pochi mesi il livello dei tassi oltre il 4% nei due continenti (USA addirittura oltre il 5%), con le economie più deboli del vecchio continente in grande affanno per l’impennata dei prezzi- l’Argentina ha dovuto sostenere il costo, lievitato esponenzialmente in seguito alla crisi Ucraina, tra il 2020 e il 2022, per il Gas Naturale Liquido, che ha oltrepassato i 2,5 miliardi di dollari. A questi si aggiungono i quasi 1,7 miliardi sborsati per acquistare gas naturale dalla vicina Bolivia.Il Gnl è la principale fonte di alimentazione della rete elettrica. Un peso enorme per un’economia sull’orlo del default, con le riserve della Banca centrale ridotte al minimo. 

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Il fatto di aver da poco inaugurato il 9 luglio scorso il condotto “Néstor Kircher” la prima infrastruttura di rete per idrocarburi in Argentina, che porta il gas dal giacimento di Vaca Muerta fino alla capitale Buenos Aires, distribuirà undici milioni di metri cubi quotidiani di combustibili e che dovrebbe aumentare a ventuno milioni entro la fine dell’anno - a breve l’opera verrà completata con un secondo tratto di altri 600 chilometri fino a Santa Fé – porterà un risparmio notevole. Secondo il ministero dell’Economia l’Argentina risparmierà 2,1 miliardi di importazioni energetiche nel 2023, 4,2 miliardi per il 2024 e poi 7,5 miliardi con il completamento del secondo tratto.

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Il costo del progetto è stato di 2,5 miliardi di dollari, senza finanziamento esterno, praticamente ripagato in sei mesi. Certamente l’Argentina smetterà di acquistare dall’estero e potrà vendere le eccedenze, togliendo il primato alla Bolivia. Ci sono già i progetti per connettere la rete argentina ai vicini Brasile, Cile e Uruguay e in Congresso è in discussione una legge per attrarre investimenti nel settore in cambio di vantaggi fiscali.


Paolo Rivelli

Wealth Advisor - Senior Partner



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Fonti: Sole24ore, Avvenire, CNBC,

Giuseppe Bonanno di Linguaglossa

Dipl.Amb. di Rango SMOM Cavaliere Gran Croce di di Onore e Devozione, Cavaliere di San Gennaro, precedentemente Segr. Gen. ICEPS Fondazione Pres. Rep. Istituto Cooperazione Internazionale

1 anno

I BRICS NON SERVONO A NIENTE SONO UNO STRUMENTO DI FACCIATA NON HANNO UNA STRUTTURA POLITICA NON HANNO UNA MONETA NON HANNO CONFINI COMUNI NON E QUANDO LI HANNO COME CINA ED INDIA CHE SONO IN GUERRA DA ANNI NON HANNO COMMERCI IN COMUNE. LA Russia all'interno DELL'ONU HA 147 PAESI MEMBRI CONTRO PER AVER PORTATO LA GUERRA IN EUROPA. ANDATE SU impakter.com di settembre e troverete una analisi completa.

Guy Sainty

Managing Director at Stair Sainty Gallery

1 anno

Good question - and why sny type of monetary union for the Brics countries is unlikely to succeed

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