Perché non lo fai?

Perché non lo fai?

Se rispondi bene alla domanda “perché fai quello che fai?” hai buone probabilità di individuare con una certa precisione il tuo scopo. Poi ovviamente per definirlo in maniera completa dovrai fare un lavoro più ampio (come ti racconto in questo libro). A volte però è molto importante anche domandarsi “perché non faccio quello che devo/voglio/posso fare?”. La risposta che ti dai è meno utile dell’altra per vivere la vita che desideri, però è utile porsi questa domanda perché porta a galla la consapevolezza di una potenziale difficoltà nell’agire.

Se mi conosci e mi segui da un po’ di tempo sai quanto sia importante per me l’azione: la formazione, la motivazione, gli obiettivi è tutto inutile se non si passa mai all’azione. Ed è proprio per questa ragione che scoprire cosa ti porta a procrastinare è molto utile per spezzare questo meccanismo: “le persone agiscono in modo straordinario quando passano dal dire al fare, dall’immaginare al raccontare e dal promettere al dare prova”. Perciò per quale ragione non stai passando all’azione?

Ti propongo alcune domande che ti possono aiutare a capire la ragione e ad affrontarla:

Cosa ti serve per iniziare? I soldi, l’età giusta, l’invito della Regina… Ecco: a meno che tu non stia pensando al ballo delle debuttanti, non ti serve niente di tutto questo. Anzi. Più soldi hai e più hai da perdere nell’iniziare una nuova attività. Non cercare scuse per non iniziare ma domandati cosa succederà una volta che lo avrai fatto, come ti vedi, come ti senti. Lasciati chiamare dalla tua passione, chiediti perché vuoi farlo e se la motivazione non è sufficientemente forte, metti via del tutto il progetto e dedica le tue energie a qualcosa che ti porta vera soddisfazione.

Di cosa hai paura? La paura è un grande motivatore. Bisogna accettarla e portarla oltre l’oggetto della paura. Quando ci si lascia scoraggiare dalla paura si inizia a non agire, le attività si accumulano e si inizia a procrastinare in maniera seriale fino a bloccarsi. Il modo migliore per sbloccare questo meccanismo e affrontare le paure una alla volta, da quelle che fanno meno paura e andare oltre verso il risultato desiderato.

Come sei organizzato? La disorganizzazione è una delle cause principali per le quali i lavori non vengono fatti nelle aziende. “Non è compito mio” o “non mi riguarda” o ancora “non tocca al mio settore” sono tutte frasi che alimentano la procrastinazione fornendole una giustificazione. Una azienda che ha scordato perché fa quello che fa (e non lo ricordano nemmeno le persone che vi lavorano) è una azienda che ha abbandonato lo stadio ottimale del Prime. Nel mio libro “Gli Stadi del Successo” Roi Edizioni ti racconto come uscire da questo loop.

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