Perché un cappotto termico in lana di roccia?
Cappotto termico in lana di roccia
La lana di roccia è uno degli isolanti utilizzabili nella costruzione di un sistema cappotto termico.
Questa soluzione, rispetto ad altre, è valida in quanto:
- le proprietà termiche della lana di roccia garantiscono un ottimo confort abitativo invernale ed estivo
- la struttura a celle aperte dei pannelli eleva il potere fonoassorbente della parete
- possiede una traspirabilità u=1 e una stabilità dimensionale che determina una maggiore durabilità del sistema nel tempo
- la lana di roccia previene la propagazione del fuoco e contribuisce ad incrementare la resistenza al fuoco della struttura (REI 60 – REI 90)
- la lana risponde meccanicamente meglio alle variazioni di temperatura.
Pannello MW con ancoraggio meccanico e chimico
Nel caso di una soluzione a cappotto con lana di roccia, oltre alla qualità del ciclo di incollaggio-rasatura-intonacatura, è importante anche il sistema di fissaggio dei pannelli che dovrà essere di tipo meccanico e chimico.
Tra i due, il fissaggio chimico è anche richiesto per la necessità di fornire all’utilizzatore la garanzia di tenuta dei pannelli di spessore sempre più elevato (fino a 240 mm) e rispondere così alle severe normative in ambito di risparmio energetico e agli obiettivi di progetto, spesso volutamente sovradimensionati.
Sempre più frequente è l’utilizzo di strutture in legno per la realizzazione di edifici residenziali, pubblici e commerciali.
Sistema cappotto termico su Legno X-LAM
In presenza di una struttura in legno X-LAM da rivestire con cappotto termico a seguire si può valutare la proposta di utilizzare un pannello in lana di roccia (anche posato con doppio strato), una doppia tassellatura, meccanica e chimica, un ciclo di incollaggio/rasatura misto pasta/polvere e di finitura silossanica o ai silicati di potassio.
Le diverse soluzioni di prodotto e di sistema sono fornite di certificato EPD.
Sistema cappotto termico: soluzione Vitaltherm COMBI X-LAM
Il pannello in lana di roccia previsto dal sistema Vitaltherm Combi ha le seguenti caratteristiche:
1) bio-solubilità certificata
2) classe di reazione al fuoco A1
3) conducibilità termica 0,036 W/mK
4) densità 100 kg/mc
5) u=1, compressione 20 kPa, trazione perpendicolare 10 kPa.
Fasi di posa del sistema cappotto termico in lana di roccia:
Ancoraggio e fissaggio dei pannelli
In primo luogo si procede all’ancoraggio dei pannelli sulla superficie X-LAM con malta adesiva da attivare al 50% con cemento PTL 32,5. La malta è composta da resine acriliche e da sabbie, esenti da attivazione ad acqua con elevato potere ancorante (Legacem V1). La stesura si esegue con spatola dentata lungo tutta la superficie del pannello.
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Tassello a vite con rondella in fibra di roccia
Ad essiccazione avvenuta si utilizzano due tipologie di fissaggio uno meccanico, l’altro chimico.
Dopo avere controllato la perfetta adesione della lastra, si procede a quello meccanico con tasselli autofresanti avvitabili con anima in acciaio dotati di rondella in lana di roccia per uno spessore che superi almeno di 3/4 cm quello dell’isolante.
Sistema Vitaltherm Combi
In seguito si realizza un secondo fissaggio con tassello chimico dotato di anima in acciaio, una rete cilindrica, per permettere all’ancorante chimico di espandersi nei substrati e garantire una resistenza al taglio ed allo sforzo orizzontale dovuto alle depressioni del vento.
L’azione combinata dei due fissaggi garantisce una resistenza a trazione > 6 kN/mq e una forza di taglio a mq se spostata ad 1 mm pari a 0,6 kN/mq
L’ancoraggio a spirale si effettua 1-3 gg dopo l’incollaggio delle lastre di isolante e prima dello strato di rasatura. Il numero degli ancoraggi va valutato in base all’altezza della parete, alla posizione della lastra se centrale o laterale rispetto alla parete, al carico, allo spessore della lastra.
Finita la tassellatura si utilizza una schiuma ad espansione per la chiusura dell’anima di ancoraggio.
Rasatura armata e seconda rasatura
La seconda fase inizia con la posa di una rasatura armata (legankol V2) dopo 2/3 ore dall’indurimento del tassello chimico. Il flusso in eccesso della schiuma va tagliato seguendo il piano della superficie dell’isolante.
Quindi si procede alla prima rasatura di spessore 5 mm e posa della rete in fibra di vetro trattata con appretto alcalino del peso variabile tra 160 e 370 gr/mq.
Nel dettaglio, la grammatura delle rete varia a seconda del ciclo e della zona di applicazione.
Inoltre la sovrapposizione delle rete deve essere di 10 cm lungo la parete e di 15 cm in prossimità degli angoli e spigoli, precedentemente protetti con paraspigoli in lega di alluminio o PVC con rete.
Infine, ad asciugatura del primo stato di rasatura armata, si procede alla posa di un secondo strato di rasatura per coprire la rete.
Finitura
Alla fine la fase di Finitura, dopo applicazione a spatola di un fissativo (per finitura silossanica o ai silicati di potassio), termina con l’applicazione di uno strato continuo di rivestimento murale colorato silossanico (Spatolato S1) o ai silicati di potassio (Spatolato K1).