Perché una media o una piccola azienda dovrebbero realizzare un Business Plan? Quali benefici può portare?
Per cogliere pienamente tutte le utilità di un Business plan occorre in realtà piena consapevolezza circa i contenuti analitici e di processo che portano alla produzione di un Business Plan.
Entrambe le componenti del Business plan, ossia la parte qualitativa di studio, analisi, schematizzazione, e la parte quantitativa di previsione, portano infatti molteplici impliciti ed espliciti benefici all'azienda.
Va sicuramente sottolineata la grande utilità interna riveniente da un processo di Business Plan, legata alla necessità di scrivere le proprie strategie in modo organico e razionale dando ad esse una concretezza temporale e quantitativa. Questo beneficio estrinseca il primario obiettivo di un Business Plan quale strumento gestionale di pianificazione. Questa utilità è fondamentale perché fornisce all’azienda la consapevolezza circa il percorso che si sta compiendo. Permette alla direzione di leggere l’azienda nell’ambito del proprio contesto competitivo in relazione al proprio posizionamento strategico e valutare la coerenza delle proprie strategie.
“Modellizzare” il proprio Business partendo dai dati e dai kpi storici per poi declinare le ipotesi evolutive, permette di identificare quantitativamente le prospettive future ed acquisire una maggiore consapevolezza circa l’effetto di alcuni parametri sui numeri complessivi. Pensiamo ad esempio all'utilità di simulazioni o sensitivity, quindi al poter vedere un Best Case o un Worst Case facendo lo sforzo di immaginare e testare quindi sul modello economico finanziario, l'impatto di ipotesi evolutive differenti. Tutto questo contribuisce enormemente alla misurazione e al controllo del Rischio permettendo di anticipare e non inseguire gli eventi. Il modello previsionale che si costruisce per poter stimare i risultati attesi, consente di evidenziare gli impatti delle strategie di costo, di investimento, di finanziamento, oppure l’effetto di eventi esogeni sui costi, sui margini e sugli altri kpi aziendali.
Il Business Plan misura inoltre la capacità prospettica dell’azienda di autofinanziarsi o di conseguenza, il potenziale fabbisogno di risorse aggiuntive. Serve quindi per indirizzare la ricerca di nuova finanza per guidare il percorso di continuità o, ancor dipiù, per realizzare ambizioni di crescita. Pensiamo in primis ad un’azienda che voglia andare a cercare finanza incrementale presso il sistema bancario, presso altri Istituti di credito oltre quelli già utilizzati, o che venga sollecitata dal altri Istituti Bancari. Sia nel caso che l’azienda sia già ben accreditata presso la propria banca, oppure si affacci a soggetti nuovi, nella interlocuzione con le banche il modo in cui essa si presenta ed argomenta le richieste di finanziamenti non è indifferente. E allora: la parte qualitativa del business plan costituisce un perfetto company profile che in modo immediato chiaro ed esaustivo permette all’interlocutore di inquadrare l’azienda e le sue prospettive. La parte quantitativa, che patendo dai dati storici e declinando poi le strategie future, arrivi ad esprimere un fabbisogno finanziario ed una conseguente capacità di rimborso, e lo faccia in modo coerente, credibile ed argomentato, è assolutamente fondamentale. Accade altrimenti che siano le banche stesse a creare il Business Plan con modelli di tipo algoritmico, e tendenzialmente con dinamiche settoriali e lineari, penalizzando quindi situazioni potenziali di discontinuità. Molte realtà potrebbero essere fortemente penalizzate da questa prassi.
Non è solo questo l’ambito di osservazione. Non solo le banche infatti , ma in generale tutti gli interlocutori di tipo finanziario, vedono e selezionano con maggior favore o addirittura “selezionano essenzialmente” quelle aziende che dimostrino di pianificare, e che dimostrino capacità ed abitudine al controllo del proprio business. Sempre più, in futuro, le aziende dovranno affiancare alla finanza tradizionale bancaria quella “Complementare”. Sono crescenti le iniziative di Basket Bond Regionali, Territoriali, di Filiera nati proprio per facilitare l’accesso a strumenti di Minibond, in particolare per le medie e piccole aziende; e in questi ambiti il Business Plan è uno strumento indispensabile.
Aggiungiamo poi le interazioni con le Aziende di misurazione del rischio di credito. Questi operatori sono sempre più orientati a fornire alle aziende strumenti di dialogo per l’arricchimento delle informazioni fornite al valutatore. In tutti questi casi, un Business Plan chiaro completo e ben fatto rappresenta uno strumento fondamentale di dialogo con gli analisti del rischio.
Anche rispetto alle Assicurazioni del credito, nell’ambito delle loro valutazioni di affidamento, fornire un business Plan ben confezionato, contribuisce a fornire un’immagine assolutamente più completa, efficace ed affidabile.
Anzi, il Business Plan è probabilmente il primo documento da inviare, in tutti i casi suddetti, proprio perché, completo anche della sua parte Qualitativa, costituisce anche un perfetto Company Profile, con descrizione dell’azienda, della storia del modello di business e dei principali numeri oltre che delle prospettive future, riuscendo immediatamente a settare il contesto per l’analista.
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Pensiamo poi all’apertura di un dialogo con un potenziale partner industriale o commerciale, o con nuovo potenziale fornitore oppure con un nuovo potenziale cliente, magari dimensionalmente importanti e quindi internamente strutturati ed evoluti: una sintesi studiata del business Plan rappresenta anch’essa una documentazione a supporto degli incontri per presentare in modo efficace e completo l’azienda, in sostituzione o in aggiunta ad un eventuale Company Profile già elaborato.
Un altro grande beneficio del Business plan è legato allo stimolo che questo lavoro può dare alla direzione delle aziende per evolvere verso un approccio maggiormente strutturato in termini di pianificazione, impostandola o raffinandola quindi sia sul medio termine che sul breve. Attraverso un buon processo di Business Plan ci si può rendere molto bene conto dell’utilità della pianificazione e delle principali dinamiche su cui impostarla. Pensiamo tra l'altro all'esigenza dell’azienda di monitorare le proprie prospettive economico/finanziarie nell’ottica della nuova disciplina del Codice della CRISI d'Impresa che imposta un ottica "forward looking". Finalmente questa nuova disciplina impone la pianificazione del business. Lo fa guardando ad un orizzonte minimo di 6 mesi ma si tratta pur sempre di pianificazione. La proprietà di aziende ancora non molto strutturate che approccia un business Plan serio e completo, con l’obiettivo di arricchire le proprie metodologie, sistemi e pratiche di gestione aziendali, acquista consapevolezza di quali siano le leve di controllo complessivo ed organico del business e quindi una maggiore sensibilità ad impostare sistemi di controllo anche sul breve oppure a renderli più completi ed efficaci attraverso nuove tipologie di analisi e sintesi periodiche.
Non ultimo poi da considerare l'arricchimento interno all'azienda da un punto di vista metodologico e di approccio nonché l'arricchimento del personale direttamente coinvolto nella redazione del documento. Quest'ultimo potrà accrescere il proprio know how facendo proprie specifiche metodologie e potrà manutenere il Piano nel tempo.
In sostanza il Business Plan può accompagnare la Direzione aziendale su ogni tavolo relazionale al quale siede per raccontare in modo più efficace e strutturato l’azienda. Per realizzare il Marketing, non del prodotto o del servizio, ma il Marketing Strategico dell’azienda stessa.
E' questa in effetti una delle principali esigenze che si riscontra quando si dialoga con aziende medie o medio-piccole: migliorare il modo in cui si raccontano all'esterno. La produzione di un Buon Business Plan costituisce uno dei primi step da compiere laddove si voglia iniziare un processo di maggiore strutturazione o di apertura a nuovi scenari evolutivi, cominciando così, quindi, proprio a sofisticare e rendere più efficace il proprio approccio comunicativo esterno.
Valeria Barbati
www.il-perfetto-business-plan.it