Pregiudizi inconsapevoli
Il pregiudizio è una prerogativa di ogni essere umano: in poche parole è un meccanismo mentale automatico, una scorciatoia, che ci permette di prendere delle decisioni senza doverci pensare troppo.
Nei tempi antichi è stato il meccanismo che ha permesso all’uomo di salvarsi la vita.
Cosa significa?
● Che non necessariamente un pregiudizio deve essere qualcosa di non positivo: lo diventa però quando ci porta a prendere delle decisioni influenzate da elementi che consideriamo validi per comodità o conformità;
● Che nessuno è immune dal pregiudizio;
● Che se riconosciuto è gestibile.
Quanto sono i pregiudizi (i bias) conosciuti? La letteratura ne cita circa 300 ( Kahneman e Tversky): rilassiamoci comunque non co esistono necessariamente tutti in ogni persona!
Qualche esempio?
Ancoraggio: questo pregiudizio ci porta, in occasione di un processo decisionale a basarci su informazioni già note e dedurre il resto partendo da queste. In sostanza, per non perdere tempo a cercare tutte le informazioni utili ad una scelta il cervello preferisce dedurle da quelle già possedute.
Effetto Alone: valutazione positiva/negativa data ad una persona sulla base della valutazione di un singolo aspetto. Ad esempio una stretta di mano forte e decisa ci fa percepire la persona come determinata e solida anche se altri elementi del suo atteggiamento non lo confermerebbero.
Perchè è importante conoscere i pregiudizi?
Per poterli tradurre in azioni che possono servire
1. A farci prendere delle decisioni non distorte;
2. A considerare noi stessi come potenziali vittime di bias;
3. A riconoscere i bias nostri e delle persone che gestiamo: possono diventare leve importanti per migliorare performance e motivazione.
Come fare per capire se siamo vittima di un pregiudizio inconsapevole? Innanzitutto essendo coscienti del fatto che POTREMMO esserlo.
Poi proviamo a cambiare prospettiva: che cosa faremmo se cambiassero le condizioni? Per esempio chiediamoci: se tutti facessero l’opposto di quello che fanno ora lo farei anche io? Oppure in merito all’effetto alone: se non avesse avuto una stretta di mano decisa o se invece di essere in completo l’avessi incontrato in tuta da ginnastica l’avrei considerato allo stesso modo?
Infine, potendo identificare i bias dei nostri collaboratori come possiamo utilizzarli per favorire la loro performance?
Nei percorsi di formazione che OKTOPOUS progetta su questo tema ci poniamo come obiettivo quello di creare consapevolezza rispetto a quali potrebbero essere i bias che affliggono noi stessi e i nostri colleghi/ collaboratori partendo dal presupposto che se correttamente gestiti potrebbero essere un aiuto e non un ostacolo alla crescita.
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