Primo obiettivo raggiunto: 5 mila follower e 1,3 mln di views a gennaio
Oggi vogliamo raccontarvi qualcosa di più di qualche freddo numero: parliamo di piattaforme.
Lanciare un nuovo progetto editoriale, nel 2023, sembra quasi una follia, soprattutto se non si hanno le spalle coperte da gruppo solido pronto a sovvenzionare un simile percorso, gli esperimenti e un primo periodo inevitabilmente in perdita. Tuttavia, in un mondo digitale che cambia così rapidamente ci può essere spazio per tutti, a patto ovviamente che si lavori per sviluppare nuove idee e ci si armi di tanta, tantissima perseveranza (e pazienza).
L'impegno non basta se non lo si dirige nella giusta direzione: gli sforzi non vengono ripagati necessariamente con risultati, soprattutto se si sbaglia la piattaforma. E di piattaforme ormai ce ne sono tante, anche troppe; ma quale scegliere? Dove concentrare le forze che una startup deve ben dosare?
La risposta è una ed è, a nostro avviso, incontrovertibile ed esula da qualsiasi preferenza personale o gusti: bisogna andare dove c'è pubblico. Questa affermazione potrebbe sembrare scontata ma attenzione, esistono diversi tipi di pubblico. C'è ad esempio quello "silente" ultra-trentenne di Facebook, che utilizza ormai quasi esclusivamente la piattaforma come aggregatore di notizie, un feed per tenersi al passo con l'attualità senza navigare sui singoli siti di informazione. Oppure quello di Instagram, rapito spesso dalle storie che vengono divorate in pochi istanti con dei rapidissimi tocchi del pollice.
Potremmo stare qua delle ore a nominare e commentare gli altri social, come ad esempio Twitter, cristallizzato da ormai un decennio e incapace di evolversi anche sotto la guida di un multimiliardario che ha fatto e sta facendo di tutto per farlo tornare in voga. La verità, bruciante, è che attirare nuovi utenti su Twitter è dannatamente difficile: nel 2022 gli accessi singoli mensili sono saliti di pochi milioni e le previsioni parlano di un calo del 5% per il 2023 e un trend ancora più negativo per il 2024.
Come già ribadito, c'è pubblico e pubblico: non basta affermare di avere 368 milioni di utenti unici mensili per avere una piattaforma di successo. Bisogna guardare cosa fanno quegli individui, quanto ci restano, il grado di partecipazione. Quest'ultima parola, partecipazione, è forse la più importante da considerare nella scelta delle piattaforme.
Consigliati da LinkedIn
Typo Media è il nostro sogno, un esperimento in tempo reale che ci sta insegnando tantissimo e ci sta permettendo di esplorare con estrema agilità, così da aggiustare talvolta il tiro e trovare le giuste frequenze. Il desiderio di raccontare storie, crearle, studiarle, è uno sforzo che deve trovare il corretto "sbocco" e su questo Instagram, YouTube e soprattutto TikTok si sono rivelate delle carte vincenti.
TikTok, in particolare, è un mondo a parte che ormai tutti hanno scoperto ma molti ancora non comprendono appieno. Cambia l'algoritmo, cambiano le gerarchie, cambia perfino l'approccio che devono avere i creator e il tipo di storie che si raccontano. Ma cambia anche il grado di partecipazione, e questa è la cosa più importante per chi, come noi, sta lavorando duramente per creare un'audience. Alla fine, quello è l'obiettivo di tutti, che siano singoli personaggi o aziende. Su TikTok conta il singolo video, lo script, il montaggio, l'idea, il trend, in un modo molto diverso rispetto alle altre piattaforme come YouTube. Il divertimento sta proprio lì, nella sfida che ogni giorno bisogna affrontare per trovare la giusta chiave nel raccontare una storia che, potenzialmente, può raggiungere davvero milioni di utenti. Secondo Audiweb, soltanto in Italia, erano 18 milioni gli account attivi a ottobre 2022, otto milioni in più della rilevazione di fine 2021.
Il pubblico c'è, dunque, e non sono soltanto i giovanissimi come spesso sentiamo da chi guarda da lontano la piattaforma e commenta avendone una conoscenza molto limitata. Approfittiamo quindi questa occasione per sfatare tale mito e raccontarvi il nostro primo traguardo.
A gennaio 2023, nel nostro secondo mese di attività, abbiamo raggiunto 1,3 milioni di visualizzazioni su TikTok, con 1762 commenti e oltre 5000 condivisioni dei nostri contenuti. Quindi su TikTok si può fare informazione, seria, e c'è un pubblico pronto a partecipare come in nessun'altra piattaforma.
Nelle scorse ore abbiamo sforato i 5000 follower, soglia che non speravamo di raggiungere in così poco tempo, e la nostra user base è così rappresentata: 14% 18-24 anni, 21% 25-34 anni, 24% 35-44 anni, 27% 45-54 anni, 14% 55+ anni.
L'inizio è sempre la parte più dura ma anche quella più entusiasmante, e per chi (ri)parte da zero, come abbiamo fatto noi con Typo Media, la soddisfazione è doppia.
Contributor @ "Codice: la vita è digitale" - Rai 1. Curatore Osservatorio IA ANSA.it. Tech Journalist @ Italian Tech, Corriere Motori, Wired.
1 annoNon trascurerei l'informazione che in um mese avete 54 video
YouTuber, Digital Content Creator
1 annoPartire da 0 è sempre bellissimo
PR Manager presso Samsung Electronics Italia
1 annoNon c'era immagine (e smartphone) migliore per dare luce a questa bellissima notizia