OTTIMO RAPPORTO QUALITÀ-PREZZO

OTTIMO RAPPORTO QUALITÀ-PREZZO

OTTIMO RAPPORTO QUALITÀ-PREZZO

La notizia sponsorizzata è una delle migliori opportunità di sempre legata agli annunci, perché non vi farà spendere più

del valore del vostro contenuto. Facebook calcola il valore iniziale delle informazioni che avete sponsorizzato basandosi sulla concorrenza che affrontate con il vostro target di clientela, e su quanto quella concorrenza è disposta a pagare. Da qui, potete dire a Facebook quanto siete disposti a pagare per ogni click o impression desiderati. Ma non pagherete necessariamente quella quantità. Se creaste un annuncio

che spinge le persone a interagire con voi, Facebook potrebbe decidere che la vostra inserzione merita una priorità rispetto

a quella della vostra concorrenza che non è ugualmente coinvolgente.

Se vedrà che i vostri annunci lavorano bene, che le persone li apprezzano e agiscono di conseguenza, Facebook vi permetterà di comprare le impression a un prezzo inferiore

rispetto a quello della vostra concorrenza. In più, quando vedrà che le persone interagiscono con il vostro contenuto

lo mostrerà a più utenti, raggiungendo lo scopo di promuovere la qualità e il valore di intrattenimento della Sezione Notizie.

Scomparsi i clic, però, Facebook smetterà di trasmettere l’annuncio come notizia sponsorizzata. Sarà ancora visibile a

un gruppo ristretto di persone, ma è destinato a morire di morte naturale, scomparendo nell’irrilevanza. A meno che, ovviamente, non insistiate investendoci più denaro. Ma perché dovreste? Questa volta, la notizia sponsorizzata vi costerebbe

molto di più e i risultati potrebbero rimanere gli stessi. Essenzialmente, Facebook lo rende di proposito inefficiente dal punto di vista dei costi per non propagare frutti maldestri della creatività. Non è fantastico? Se faceste uno spot televisivo stupido, la rete lo trasmetterebbe per tutte le volte che avete pagato. Nessun proprietario di spazi pubblicitari

vi guarderebbe dicendo “Amico, non posso prendere i tuoi soldi. Non farai affari in questo modo”. Ma Facebook lo fa, non

perché sia così gentile da proteggervi da voi stessi, ma perché è scaltro abbastanza per proteggersi da voi.

È nell’interesse di Facebook che voi pubblichiate ottimi

contenuti. Vuole guadagnarci, ma se gli utenti cominciassero a sentirsi vittime di spam ogni volta che entrano nel sito, Facebook ne soffrirebbe. Se la rete fornisse valide informazioni sui marketer, mostrando che ogni volta che mandano in onda delle pessime pubblicità i consumatori spengono la TV, gli spot televisivi sarebbero migliori. È ciò che Facebook, e tutti i social media, possono fare per noi. Idealmente, quando Facebook vi informa del fatto che nessuno sta interagendo con la vostra notizia sponsorizzata, tocca a voi fermarvi e lavorarci ancora o abbandonarla. Facebook non vi dice perché non sta funzionando – dovete usare i dati a vostra disposizione per capirlo da soli.

I social media ci danno il feedback dei consumatori in tempo reale, cosa che ci spinge a essere marketer, strateghi e fornitori di servizi migliori. Ed è comunque straordinariamente economico. Forse non così economico come agli inizi, ma comunque un bel po’ di più rispetto agli annunci televisivi. Provate a trovare una rete televisiva, una stazione radio, un giornale, una rivista o un fornitore di banner pubblicitari che vi permetta di provare gratuitamente il vostro contenuto in forma organica o con post mirati nel modo in cui lo fa Facebook.

In fin dei conti, i cambiamenti messi in atto per gli annunci di Facebook hanno modificato soltanto la quantità della spesa richiesta per lavorare con questa piattaforma, non il modo in cui raccontate la vostra storia. Se siete un brand che sa come colpire in modo da portare valore ai clienti – regalando loro un momento di leggerezza con un cartone animato, con un gioco o con un qualsiasi altro contenuto d’evasione, li porterà a essere aperti nei vostri confronti quando alla fine li colpirete con un gancio destro – vincerete. Se non lo siete, non vincerete.

Indipendentemente da ciò che fa Facebook, alla fine è il contenuto che conta. Potreste sponsorizzare una schifezza e non farà niente per aiutarvi nelle vendite. In ogni caso non dovreste mai sponsorizzare una schifezza. La vostra community di Facebook vi fornisce un filtro automatico per la robaccia ogni volta che inviate gratuitamente un contenuto.

La vostra portata potrebbe essere soltanto del 3-5% circa, ma se un’alta percentuale di quella portata interagisce con il vostro contenuto saprete di avere fatto qualcosa di buono. È questo che dovreste sponsorizzare.

Se pubblicaste un contenuto che non cattura l’attenzione,

sapreste di doverci lavorare ancora o di dover provare qualcosa di nuovo. Facebook vi dà un metodo senza rischi che vi assicura di investire solo su qualcosa che migliorerà il vostro business. In futuro le cose potrebbero cambiare. È possibile che la piattaforma decida di cominciare a usare gli acquisti effettivi come indicatore dell’interesse di fan, più del coinvolgimento dato da commenti, like o condivisioni.

Ovviamente, un acquisto è un indicatore importante, dato che mostra che le persone desiderano vedere il vostro contenuto. Questo potrebbe significare che Facebook è diventata una piattaforma da gancio destro tanto quanto una piattaforma

da colpi diretti. Se dovesse succedere, prevedo che Facebook si inventerà un modo per controllare i ganci destri con lo stesso rigore che applica alle notizie sponsorizzate. L’ultima cosa che Facebook vuole diventare è una piattaforma da gancio destro, perché morirebbe.

Il mio consiglio per i marketer è: smettete di lamentarvi e cominciate a creare micro- contenuti che valgano il denaro che investite, in modo da raggiungere con successo i clienti che Facebook protegge così attentamente. Siate più intraprendenti. Cercate di capire come lavora il sistema e fornite un ottimo rapporto qualità- prezzo. Potete permettervi di essere innovativi su Facebook, più di quanto potreste esserlo su qualsiasi altra piattaforma esistente.

https://socialmedia.it/

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