Proposta dell'Italia alla nuova Europa
Davanti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, eccellente intervento del professor Stefano Paleari (presidente del Comitato Human Technopole, docente all'Università di Bergamo e membro del CdA di LU-VE Group).
All'inaugurazione del 681° anno accademico all'Università di Camerino, l'illuminato discorso di Paleari parte dalla fine di un'epoca, per arrivare a una proposta dell'Italia per la nuova Europa. In sintesi ecco i punti fondamentali.
Fine di un'epoca:
- dalla crescita della popolazione alla denatalità;
- dalla crescita del PIL alla "stagnazione secolare";
- dall'élite all'università per molti (anche se ancora pochi);
- le tre Europe (tedesca, francese e mediterranea) nella ricerca e sviluppo.
Una nuova speranza, basata sui valori educativi:
- educazione alla tolleranza e alla curiosità: la prima forma di rispetto della diversità;
- educazione al valore del nuovo e del difficile: le grandi scoperte sono frutto di duro lavoro e del non avere paura dell'ignoto;
- educazione a una competizione corretta: uguaglianza dei punti di partenza, come nello sport, cioè pari opportunità nel competere;
- educazione alla coesistenza di eccellenze e qualità media.
Una proposta dell'Italia alla nuova Europa: 5 nuove libertà per i giovani.
Ciascuna libertà è legata a una responsabilità:
1 - libertà di scelta & scelta responsabile informata e diritto allo studio;
2 - libertà di movimento & rispetto delle regole di una comunità, quella europea;
3 - libertà di ricerca e insegnamento & rispetto di tutte le diversità;
4 - libertà di gestione & trasparenza e sostenibilità dei bilanci;
5 - libertà di gestione delle risorse umane & valore al merito unito alla responsabilità verso i più deboli.
Il "combinato disposto" di queste libertà e responsabilità porta tre risultati fondamentali:
- arricchiscono la qualità della vita della società;
- riducono le disparità in Europa
- danno maggiori opportunità e responsabilità agli individui.
Paleari lo ha definito "New Deal", un compito immane.
Bellissima la sua citazione finale di Charles Schulz (padre dei Peanuts e di Charlie Brown):
"Un'intera montagna di ricordi non uguaglierà mai una piccola speranza".
Grazie Stefano!
SIMAS Elevator
5 anniCiao Fabio, ho trovato molto interessante l'esposizione del Prof. Paleari. io sostengo che dove non c'è speranza non c'è futuro. Perchè la Speranza porta con se gli ideali ed agli ideali spesso si accompagnano le virtù. L'assenza di Speranza genera spesso cinismo crudo, noia, svogliatezza, odio per l'ignoto e verso lo sconosciuto che vengono a scombussolare il nostro consolidato. Mi permetterei di aggiungere un tassello al quadro da te dipinto: Il progetto ambizioso descritto ha bisogno di molto tempo e di molti operai per essere realizzato; con me ne hai certamente trovato uno ; confido che se ne trovino molti altri. Un caro saluto