Psicologia di genere: cosa succede tra il 1894 e il 1954?
Introduzione alla Psicologia di genere. Seconda parte.
1894–1936: Intelligenze differenti
Nel 1894, H. Ellis nel suo trattato “Man and Woman: a study of human secondary sexual characters” contribuisce con approccio scientifico ad arricchire la ricerca della psicologia di genere. Si focalizzò sulle rispettive intelligenze tralasciando i tratti di personalità e l’influenza del ruolo associato al genere. Il suo obiettivo era quello di dimostrare come il cervello dell’uomo fosse superiore a quello della donna in base al volume e al peso dell’encefalo. Le conclusioni furono abbastanza infruttuose poiché non erano stati considerati parametri fondamentali come le dimensioni corporee di entrambi i sessi.
Successivamente, gli psicologi Lewis Terman e Catherine Cox Miles dimostrarono attraverso test di intelligenza che non vi è alcuna differenza di genere alla base dell’intelletto, pertanto l’uomo non è, in questo campo, superiore alla donna. La psicologia di genere doveva introdurre nel campo di ricerca un elemento differente.
1936-1954: Personalità, mascolinità e femminilità
Dopo l’insuccesso della ricerca delle differenze tra i due sessi su base della sola anatomia cerebrale, Terman provò ad affrontare la questione da un altro punto di vista. Per lo psicologo, le origini delle differenze di genere erano correlate alla personalità. Ideò insieme ai suoi collaboratori un strumento diagnostico Attitude Interest Analysis Survey (AIAS; Terman & Miles, 1936). Lo strumento era composto da 456 item volti a rilevare la componente maschile e femminile visti come due poli dello stesso continuum.
Gli item analizzati erano raggruppati in sette aree tematiche:
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