Qualcosa di inedito sul BAIL-IN
Buon 2016 a tutti...
Arriva da oggi il Bail-in
In effetti non cambierà molto in quanto, prima di arrivare a interessare anche i correntisti e i depositanti, le misure da mettere in campo sono ancora le vecchie ( risanamento con aumenti di capitale, aggregazioni, cessioni ecc. ) .
Certamente oggi c'è molta confusione. Banche in difficoltà , i media che rimbombano questa parola "BAIL-IN"! risparmiatori che protestano e sopratutto perdite indicibili di capitale degli stessi che si trovano in mano titoli svalutati enormemente o addirittura azzerati di valore.
CHE FARE?
Secondo il mio punto di vista per prima cosa occorre capire la grandissima distinzione che esiste tra VENDITA di prodotti finanziari e CONSULENZA. Sono due cose estremamente diverse.
La VENDITA si estrinseca con una raccomandazione di acquistare un singolo prodotto/strumento finanziario.
La CONSULENZA invece si esercita guardando, oltre alla propensione al rischio, anche ai bisogni, alle esigenze, alle disponibilità complete e alle finalità e agli scopi sopratutto futuri del risparmiatore e/o della sua famiglia. Quindi CONSULENZA e' un progetto di investimento che riguarda le disponibilità dell' individuo, e il consulente, spesso senza costi aggiuntivi, utilizzando strumenti finanziari di diversa natura e diversificando, costruisce un portafoglio di investimento adatto al risparmiatore.
La VENDITA e' una singola operazione fine a se stessa, che riguarda un singolo strumento, ed è quello che è successo nei casi agli onori della cronaca. (mi chiedo per inciso come mai sia possibile che per acquistare un immobile o anche una automobile ci si informi in maniera incisiva ed adeguata e, per investire in strumenti finanziari del denaro, si impieghi meno di mezz' ora di colloquio con l addetto titoli ).
Naturalmente assieme a CONSULENZA e VENDITA che sono derivate da richieste specifiche dell'investitore, vi e' anche un terzo elemento che è la decisione autonoma dell'investitore, mossa dalla sua presunta convinzione di fare un buon investimento, spinta molto spesso dall'INGORDIGIA, e cioè dalla cattiva cognizione del rischio dell'investimento, guardando solo al rendimento.Questo è il cosiddetto "FAI DA TE".
Quello che è successo nei casi dei cosiddetti " risparmiatori traditi" è relativo sopratutto ai fattori VENDITA e INGORDIGIA, condite dai latenti e gravi conflitti di interesse di chi sta dall'altra parte dello sportello.
Mi piace pensare che queste mie considerazioni siano spunto per una obiettiva riflessione. Buona serata e buon anno ancora
Responsabile Commerciale Private Banking Nord Est
9 anniConcordo in pieno. Ritengo che, al netto del fattore vendite/budget, un importante aspetto abbia anche il tema aspettativa di rendimento o, come la definisce lei, ingordigia. Non possiamo continuamente pensare di privatizzare i guadagni e collettivizzare le perdite.