Qualità dell’aria e mobilità: gli scenari futuri fra innovazione e sostenibilità
In una sorta di ciclo dinamico, la mobilità incide sulla qualità dell’aria che si lega al cambiamento climatico e viceversa. Una dipendenza di causa-effetto che dall’ambito urbano si sposta fino a quello globale. Rimanendo nel nostro Paese, in ciascuno dei capoluoghi di provincia il quadro della qualità dell’aria, così come disegnato da Legambiente per il 2021, registra nella media lo sforamento di almeno uno dei tre valori limite dei marker previsti dall’OMS.
Ne deriva il primo alert che deve indirizzare le governance locali verso interventi volti a dimezzare (almeno) la quantità degli inquinanti nocivi per la salute pubblica dispersi nell’aria. L’innovazione ci porta nuove soluzioni. Basti pensare alla logistica urbana sostenibile o al controllo in modalità digitale delle aree di parcheggio e degli accessi alle ZTL. Tutte soluzioni che permettono di contrastare il congestionamento del traffico e di contribuire ad abbattere le emissioni nocive di qualsiasi tipo. In questo contesto ha un ruolo centrale la progettazione di ecosistemi digitali che garantiscono, attraverso un adeguato monitoraggio, la sostenibilità dei nuovi modelli di mobilità.
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L’evoluzione tecnologica propone una mobilità urbana evoluta e poliedrica. Con il digitale la fruibilità dei mezzi diventa facilmente accessibile ma meno impattante, la connessione delle tipologie di trasporto più fluida e controllata, la strutturazione e l’offerta più articolate ma semplici da gestire, per cui i benefici risultanti sono sia sotto il profilo ambientale che economico e sociale. In questo panorama, la tecnologia porta ad affrontare le dinamiche dei diversi ambiti (traffico veicolare, logistica, mezzi pubblici) in maniera evolutiva fornendo non solo stime, ma soprattutto indicazioni per progetti custom-made che si calano sulle realtà locali.
L’inversione di rotta nella mobilità non è rinviabile e vede come unico sbocco l’attuazione di policy locali e nazionali che riconoscano nella visione globale delle problematiche, nella progettazione integrata degli interventi e, inoltre, nella condivisione dei dati e scambio di best practice la vera soluzione.